NO GRAZIA, NO PARTY - “FARSA ITALIA” HA CAPITO CHE CON IL BANANA INCANDIDABILE RISCHIA DI SPARIRE E ALLORA LA SANTADECHE’ PROVA LA MOSSA DELLA DISPERAZIONE: RACCOGLIERE MILIONI DI FIRME PRO-CAV DA CONSEGNARE A RE GIORGIO - - -
Ieri sera l’annuncio dell’avvio della raccolta firme per sollecitare l’atto di clemenza al Colle e consentire la candidatura a Bruxelles - Intanto Alfano lavora ai fianchi il Banana: “Forza Italia oggi non è né carne né pesce. È un partito più grande che però non sa dove andare. Il vero voto inutile sarà quello dato a loro”…
Carmelo Lopapa per "la Repubblica"
BERLU E SANTANCHE IMAGES JPEG
«Voglio presentarmi al Quirinale portando camion ricolmi di scatoloni e, dentro, milioni di firme. Poi voglio vedere che succede. Ma dobbiamo mobilitarci tutti, Forza Italia, i Club Forza Silvio, l'Esercito di Silvio: basta chiacchiere, abbiamo un mese di tempo per aprire un migliaio di gazebo e raccogliere, non basta internet ». Daniela Santanché spiega così l'ultima iniziativa con cui si apre di fatto la campagna di primavera per quella grazia a Berlusconi che il presidente della Repubblica mai concederà motu proprio.
Campagna che coincide di fatto con quella per le Europee, tutta giocata sul fronte più caro al leader, quello giudiziario e della «persecuzione » di cui si ritiene vittima.
La candidatura è impossibile, codici alla mano, nonostante gli annunci: allora lo stato maggiore decide di passare al contrattacco. Lo fa intanto la "pitonessa", le cui mosse quasi mai sono all'oscuro o comunque lontane dalle strategie del Cavaliere. Ieri sera l'annuncio dell'avvio della raccolta firme per sollecitare l'atto di clemenza al Colle e consentire la candidatura a Bruxelles.
MANIFESTO DELLA SANTANCHELa candidatura è impossibile, codici alla mano, nonostante gli annunci: allora lo stato maggiore decide di passare al contrattacco. Lo fa intanto la "pitonessa", le cui mosse quasi mai sono all'oscuro o comunque lontane dalle strategie del Cavaliere. Ieri sera l'annuncio dell'avvio della raccolta firme per sollecitare l'atto di clemenza al Colle e consentire la candidatura a Bruxelles.
«Servono le firme di milioni di italiani affinché in Italia venga ripristinata la democrazia - afferma la deputata -. Il 10 aprile rappresenta un vulnus per la nostra democrazia. Dobbiamo mobilitarci e promuovere un appello a Napolitano. Non possiamo accettare lo scempio perpetrato da chi ha inteso estromettere Berlusconi per via giudiziaria dalla vita politica italiana».
E il 10 aprile è la data in cui il Tribunale di Sorveglianza di Milano deciderà sull'affidamento ai servizi sociali o ai domiciliari del condannato in via definitiva nel processo Mediaset. La senatrice Manuela Repetti, compagna di Sandro Bondi, rilancia: «I club Forza Silvio saranno in prima fila per la grazia a Berlusconi».
Altri lo faranno da oggi.
Il capo sembra meno ottimista dei suoi sulla possibilità di candidarsi alle Europee. Durante una telefonata ad un club di Varese, l'eurodeputata Lara Comi gli dice: «Presidente, tutti noi speriamo ti possa candidare». E lui risponde: «Grazie, grazie a tutti. Purtroppo il vizio della sinistra, quando non riesce a vincere sul piano politico un avversario, è quello di riuscire a farlo fuori giudiziariamente».
ANGELINO ALFANO PENNARELLO ARGENTOIl capo sembra meno ottimista dei suoi sulla possibilità di candidarsi alle Europee. Durante una telefonata ad un club di Varese, l'eurodeputata Lara Comi gli dice: «Presidente, tutti noi speriamo ti possa candidare». E lui risponde: «Grazie, grazie a tutti. Purtroppo il vizio della sinistra, quando non riesce a vincere sul piano politico un avversario, è quello di riuscire a farlo fuori giudiziariamente».
Però prova a galvanizzare le truppe, dicendosi certo che «le prossime elezioni politiche ci saranno tra circa un anno per necessità, a giudizio di tutti e in quel momento dovremo fare il grande salto e vincere per fare la riforma della giustizia». Poi è tutto il solito copione, i «quattro colpi di Stato», la «dittatura e l'oppressione dei giudici », l'idea di dar vita a un «partito delle vittime delle ingiustizie».
E una ingiustizia sarebbe intanto «impedire a Berlusconi di candidarsi », dice Giovanni Toti che a Torino inaugura la nuova sede del partito. Anzi, «una grave lesione al diritto di rappresentare i moderati italiani: se qualcuno dovesse impedirlo si assumerebbe una grave responsabilità».
BERLUSCONI E ALFANO AL QUIRINALE FOTO LAPRESSE
Ma a Torino si trovava ieri anche Angelino Alfano, che sceglie quel palcoscenico per dichiarare guerra al suo ex partito in nome del voto utile. «Forza Italia oggi non è né carne né pesce. Berlusconi parla tanto dei piccoli partiti, ma noi sappiamo dove andare mentre il suo è un partito più grande che però non sa dove andare e alle Europee il vero voto inutile sarà quello dato a loro», dice il leader Ncd. La contraerea non perde tempo. Replica lo stesso Berlusconi, pur senza mai citare l'ex pupillo.
«Agli elettori dei piccoli partiti va spiegato che frazionare il voto non è soltanto inutile ma dannoso, dovranno essere contattati e convinti a votare per noi». E Mariastella Gelmini: «Cerca alleanze con noi in Piemonte e altrove ma sta in un governo di centrosinistra e polemizza ogni due per tre con chi lo ha generato». Daniele Capezzone twitta: «Alfano? Di lui si occuperà lo sbarramento». Lo scontro in vista delle Europee è già iniziato.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/no-grazia-no-party-farsa-italia-ha-capito-che-con-il-banana-incandidabile-rischia-73698.htm
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