Ogni giorno 20mila bambine diventano mamme
7,3 mln under 18 partoriscono ogni anno in paesi in via sviluppo
Ogni giorno diventano mamme 20mila bimbe
Sono 20 mila le ragazze sotto i 18 anni che ogni giorno partoriscono nei paesi in via di sviluppo, 7,3 milioni ogni anno. Di queste, 2 milioni hanno meno di 15 anni. Nove nascite su 10 avvengono all'interno di un matrimonio o di un'unione stabile. Se le tendenze attuali proseguiranno, il numero di nascite da ragazze under 15 potrebbe salire a 3 milioni l'anno nel 2030. E' quanto emerge dal rapporto dell'Unfpa (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione) ''Lo Stato della popolazione nel mondo 2013'', diffuso oggi in tutto il mondo e presentato in Italia da Aidos (Associazione italiana donne per lo sviluppo).
Secondo i dati, il 95% delle nascite mondiali da mamme adolescenti si verifica nei paesi in via di sviluppo. Nei paesi sviluppati ogni anno partoriscono circa 680 mila ragazzine; quasi la metà risiede negli Stati Uniti. Nei paesi in via di sviluppo si contano circa 3,2 milioni di aborti non sicuri l'anno tra le ragazzine di 15-19 anni; 70 mila sono invece le giovanissime che muoiono per complicazioni durante la gravidanza e il parto.
Le mamme under 15 nei paesi a basso e medio reddito hanno il doppio del rischio di morte materna e fistola ostetrica delle donne più grandi, soprattutto nell'Africa sub-sahariana e in Asia meridionale. Secondo il rapporto, l'istruzione, la provenienza da zone rurali e la povertà incidono sulle gravidanze precoci.
Ad esempio le ragazze che rimangono a scuola più a lungo hanno meno probabilità di restare incinta; l'educazione scolastica è inoltre il ''miglior deterrente'' per evitare i matrimoni precoci, fenomeno che riguarda circa 39 mila minorenni ogni giorno (questo il numero dei matrimoni con spose bambine stimato quotidianamente nel mondo).
Infine - si legge nel rapporto - il costo opportunità-vita relativo alle gravidanze adolescenziali, misurato dal reddito annuale perso dalla madre durante tutta la sua vita, va dall'1% (ossia 124 miliardi di dollari in Cina) al 30% del Pil annuale (15 miliardi di dollari in Uganda).
(ANSA)
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