giovedì 31 ottobre 2013

Ilva: chiusa inchiesta, indagato Vendola

Avrebbe tentato di 'far fuori' il dg di Arpa Puglia



C'è anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, tra gli indagati dell'inchiesta per disastro ambientale a carico dell'Ilva. Secondo quanto indicato negli atti dell'accusa nei mesi scorsi Vendola avrebbe tentato di ''far fuori'' il dg di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, figura 'sgradita' all'azienda.
L'avviso di chiusura delle indagini sull'Ilva è stato ricevuto anche dal sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, formalmente indagato dall'aprile scorso, quando fu firmata la proroga di 6 mesi dell'inchiesta 'Ambiente svenduto'. Stefano è stato rieletto lo scorso anno a capo di una coalizione di centrosinistra: i magistrati ipotizzano nei suoi confronti il reato di abuso e omissioni in atti d'ufficio. Per l'accusa, non si sarebbe adoperato con le necessarie misure per tutelare la salute dei cittadini.
I militari della Guardia di Finanza di Taranto hanno iniziato a notificare in Puglia e in altre zone d'Italia l'avviso di chiusura delle indagini preliminari ad oltre 50 indagati dell'inchiesta per disastro ambientale a carico dell'Ilva.
Il provvedimento, che riguarda dirigenti, funzionari e politici, è stato firmato dal procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio, dal procuratore aggiunto, Pietro Argentino, e dai sostituti procuratori Mariano Buccoliero, Giovanna Cannarile, Remo Epifani e Raffaele Graziano. Quest'ultimo è titolare di due fascicoli d'inchiesta relativi ad incidenti mortali verificatisi all'Ilva di Taranto, fascicoli che sono stati inglobati nell'inchiesta-madre oggi chiusa. I reati contestati agli indagati vanno dall'associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale all'avvelenamento di sostanze alimentari, all'emissione di sostanze inquinanti con violazione delle normative a tutela dell'ambiente.
In questo, che è "il momento di più grande turbamento, continuo a dare una straordinaria importanza all'inchiesta sull'Ilva" commenta Vendola. "La mia amministrazione ha provato a scoperchiare le pentole e a vedere dove nessuno aveva visto prima".
Intanto oggi quindici operai dell'Ilva questa mattina sono stati portati in infermeria dopo aver avvertito sintomi di intossicazione per aver inalato fumi che si sono sprigionati dalla Siviera di emergenza della Colata a caldo dell'Acciaieria 1, probabilmente a causa di un incendio. Lo rende noto il coordinatore provinciale di Taranto dell'Usb (Unione sindacale di base) Francesco Rizzo.
Il rappresentante dell'Usb ha giudicato ''grave l'atteggiamento di alcuni responsabili di reparto che hanno chiesto ai lavoratori di continuare a lavorare nonostante l'accaduto e senza aver effettuato le opportune verifiche''. In questo momento, ha precisato Rizzo, gli operai si trovano nell'infermeria dello stabilimento Ilva ''e siamo in attesa di conoscere le condizioni e lo stato di salute dei compagni di lavoro. Come Usb abbiamo richiesto l'intervento urgente degli ispettori dello Spesal e della Asl di Taranto al fine di accertare le reali cause dell'incidente ed eventuali responsabilità''. 
(ANSA)

Nessun commento:

Posta un commento