domenica 1 luglio 2012

Il testo integrale del dossier Mitrokhin (Quinta parte)






Roma, 11 ottobre 1999 - PROCURA DELLA REPUBBLICA

presso il Tribunale di Roma
N. 218/99 Prot. Gab
Rif. prot. n. 36/83/CS del 8.10.99

Al Signor Presidente della Commissione Stragi
e p.c. Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri

Le trasmetto, ai sensi dell'art. 117 c.p.p. e come da Sua richiesta dell'8 corrente, copia della documentazione concernente il c.d. "Dossier Mitrokhin", accompagnata dalla traduzione italiana curata dal SISMI. La suddetta documentazione è pervenuta il 6.10.99 a seguito di ordine di esibizione di questo Ufficio ex art. 256 c.p.p.
Le segnalo che su tale documentazione è presente la dicitura "riservato".
Sottolineo, infine, che quest'Ufficio non ha ritenuto di adottare il provvedimento di segretazione degli atti previsto dall'art. 329 c.p.p.: ciò in quanto la trasmissione a diversa Autorità legittimata non costituisce pregiudizio per lo svolgimento delle indagini.
IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
Salvatore Vecchione




Roma, 9 ottobre 1999
RAGGRUPPAMENTO OPERATIVO SPECIALE CARABINIERI
Reparto anti-eversione
N. 555/7 di prot. 1999
OGGETTO: Acquisizione delegata presso il SISMI
Proc. Pen. N. 4340/99N R.G.


ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
GIA' PROCURA PRESSO IL TRIBUNALE DI R O M A

Si trasmette il materiale documentale prodotto dal SISMI in data odierna, contenuto in plico sigillato al termine dell'acquisizione allegato alla presente e specificato nell'annesso verbale.
Non è stata estratta copia.

IL MAGGIORE COMANDANTE DEL REPARTO
Paolo SCRICCIA


OGGETTO: Verbale di acquisizione documentale ex art. 256 c.p.p.
L'anno 1999, addì 9 del mese di ottobre, alle ore 11.00 nei competenti uffici del SISMI innanzi ai sottoscritti Magg. CC Vittorio PAGLICCIA e Mar. Capo CC Massimo BROCCOLUCCI entrambi del Reparto di intestazione, è presente il dott. Guido GRASSI - funzionario incaricato dal Direttore del Servizio - che, a nome e per conto del Direttore medesimo, in relazione alla richiesta - inerente il p.p. 4340/99N R.G. - pervenuta per le v.b. in data 8 ottobre u.s., dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di ROMA, a scioglimento della riserva formulata nel precedente verbale dell'8 ottobre 1999, consegna, così come pervenute dalla competente articolazione del Servizio, le traduzioni dalla lingua inglese a quella italiana dei reports contrassegnati con i numeri 007, 015, 025, 030, 045, 047, 069, 070, 074, 079, 080, 081, 089, 095, 097, 099, 100, 119, 122, 124, 125, 126, 127, 128, 130, 131, 132, 134, 144, 145, 182, 197, 221, 249.
Si dà atto di aver proceduto al riscontro di uniformità delle date e degli oggetti tra le 34 traduzioni in italiano ora consegnate e le corrispondenti copie in inglese acquisite con il verbale del 6 ottobre 1999. Al riguardo si precisa che nella traduzione del rapporto n. 182 è stata erroneamente riportata la data del dell'11 maggio 1997 anzicchè (sic) quella dell'11 marzo 1997.
Il dottor GRASSI, a nome e per conto del Direttore del Servizio, esibisce altresì n. 20 atti corredati di elenco riepilogativo, così come pervenuti dalla competente articolazione, e relativi a corrispondenza intercorsa tra il Servizio stesso e il collegato inglese. Il dott. Grassi precisa che tali documenti sono pervenuti dalla suddetta articolazione in copia obliterata di alcune parti relative a dati identificativi di personale appartenente al SISMI e/o ai Servizi Collegati e di argomento oggetto di altre attività. Gli stessi, inoltre, sono corredati, ciascuno, di relativa traduzione in lingua italiana, ad eccezione di quelli riportati ai n. 10, 14, 18 e 19 dell'elenco allegato al presente verbale. Si precisa altresì che il rapporto indicato al n. 12 dell'elenco risulta corredato da due traduzioni.
Il citato elenco costituisce parte integrante del verbale stesso e viene siglato in calce dalle parti.
Tutto il materiale acquisito viene chiuso in un plico sigillato dalle parti.
Copia del presente verbale viene consegnata al dott. GRASSI.
L.C.S. in data e luogo di cui sopra, alle ore 13.40.
(controfirmato da Grassi, Pagliccia e Broccolucci).


Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 234
Data di emissione: 5 agosto 1998

Oggetto: Misura attiva del Kgb a Roma, giugno1978 - Nome in codice "Shpora"


Fonte: Ex agente del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data di emissione: Fino al 1984
ATTENZIONE: Si prega di tenere presente che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian va tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Sulla scorta di questo rapporto non va intrapresa alcuna azione, né è consentito discutere/disseminare materiale Impedian al di fuori del vostro servizio.
Commento: - (scritto a penna : necessita avere elementi di (plausibile?) riscontro storico)

Misura attiva del Kgb a Roma, giugno1978 - Nome in codice "Shpora"
1. Una misura attiva della Residentura del KGB a Roma è stata chiamata in codice "SHPORA" (Sperone). Il documento "SHPORA" è stato prodotto nel Centro. Le sue linee essenziali sono:
2. Il documento "SHPORA" fu inviato anticipatamente a "ZAK" prima dell'inizio dei lavori del Consiglio della Democrazia Cristiana, previsto per il 29-31 (?) giugno 1978. La Residentura teneva sotto costante controllo lo svilupopo dell'operazione "SHPORA" e le reazioni ad essa.
3. "ZAK" tenne effettivamente un discorso al meeting della Democrazia Cristiana, nel corso del quale dichiarò che c'erano molti punti oscuri nel caso MORO. (a penna: riscontri)
4. FRACANZANI, deputato della D.C., avanzò la proposta (sottolineato a mano nel testo) di istituire una commissione parlamentare per far luce sulle circostanze relative al rapimento ed omicidio di MORO da parte delle "Brigate Rosse" e sul possibile coinvolgimento nel caso di Servizi Speciali stranieri.
5. Fu data pubblicità a una dichiarazione di ZAMBERLE (sottolineato a mano nel testo), ex Vice Segretario della D.C. e sostenitore di "ZAK", circa il possibile coinvolgimento della CIA nel caso MORO e ciò divenne particolarmente evidente dopo che una lettera fu inviata a "ZAK". (a penna: riscontri)
6. Fu pubblicato sul periodico italiano "Panorama" dell'8 agosto 1978 un articolo dal titolo "MORO come KENNEDY" a firma di Filippo CECCARELLI. Il punto chiave di questo articolo era la tesi secondo cui l'eliminazione fisica di MORO dalla scena politica era molto probabilmente opera degli americani, dato che gli americani avevano motivo di essere delusi da MORO a causa sia della sua linea politica come Ministro italiano degli Affari Esteri, sia della sua politica interna, in particolare per quanto riguardava l'apertura ai Comunisti nella maggioranza di Governo. (a penna: acquisire).
7. La stampa italiana commentò favorevolmente l'articolo di CECCARELLI su "Panorama".
8. Il Capo del 5¡ Dipartimento del Primo Direttorato Principale del KGB, LVOV, scrisse il seguente sommario sul telegramma inviato dalla Residentura di Roma, l'11 agosto 1978, in merito all'operazione "SHPORA":
"Al Compagno ANTONOV G P, personale. Nessun'altra operazione ha avuto tale effetto. E' particolarmente importante che la reazione negli USA ci dia concrete possibilità di sviluppare questa operazione e produrre conseguenze che non ci saremmo mai aspettati. Per favore discuti di questo argomento personalmente con il Compagno SACHKOF L F".
(a penna: con 2 sez. procedere a verifica in atti su eventuali riferimenti anche stampa).
SEGRETISSIMO REGNO UNITO*

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 235
Data di emissione: 5 agosto 1998

Oggetto: Misura attiva del Kgb a Roma, giugno1978 - Nome in codice "Platan"


Fonte: Ex agente del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data di emissione: Fino al 1984
ATTENZIONE: Si prega di tenere presente che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian va tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Sulla scorta di questo rapporto non va intrapresa alcuna azione, né è consentito discutere/disseminare materiale Impedian al di fuori del vostro servizio.
Commento: -

Misura attiva del Kgb a Roma, giugno1978 - Nome in codice "Platan"
1. "PLATAN" era una misura attiva del Servizio A del Primo Direttorato Principale e del Direttorato K per compromettere i Servizi Speciali USA nel 1978.
2. L'operazione di basava sulle informazioni ricevute dalla Residentura di Roma secondo cui l'Intelligence americana faceva uso di installazioni ed infrastrutture dei Servizi Speciali NATO in Italia per condurre operazioni intelligence.
3. L'operazione fu portata avanti a nome di una fittizia organizzazione tedesca, l'Unione dei Movimenti Nazionali contro il Pericolo Americano in Europa. Venne preparato un memorandum con esempi di attività segrete dell'Intelligence americano in Italia, infarcito di disinformazione.
4. Il memorandum venne inviato a Deputati del Parlamento italiano ben noti per aver indagato sulle attività dei Servizi Speciali italiani, ed alle redazioni di alcuni quotidiani borghesi. L'operazione ebbe l'effetto desiderato, rendendo pubbliche le informazioni sull'interferenza della CIA negli affari italiani. Il materiale fu sottoposto a ROGNONI, Ministro dell'Interno, e la Stampa fece il nome di agenti dell'Intelligence americana operanti in Italia.
5. "PLATAN" gettò le basi per svolgere operazioni di questo genere contro i Servizi Speciali dei principali avversari dell'Europa Occidentale.
SEGRETISSIMO REGNO UNITO*

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 236
Fascicolo YCI/422/146/ Q/Z
Data di emissione: 13 agosto 1998

Oggetto: Misura attiva del servizio A e Direttorato T del Kgb FCD.


Fonte: Ex agente del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data di emissione: Fino al 1984
ATTENZIONE: Si prega di tenere presente che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian va tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Sulla scorta di questo rapporto non va intrapresa alcuna azione, né è consentito discutere/disseminare materiale Impedian al di fuori del vostro servizio.
Commento: -

Misura attiva del servizio A e Direttorato T del Kgb FCD
1. E' stato escogitato un piano, volto all'adozione di una Misura Attiva di natura economico-commerciale, congiuntamente da parte del Servizio A e del Direttorato t del KGB FCD.
2. Sono state adottate complesse misure per influenzare....
- Compagnie americane, tedesco-occidentali ed italiane in trattative per fornire complesso equipaggiamento chimico all'URSS....
SEGRETISSIMO REGNO UNITO*

Rapporto Impedian numero 237

Residentura KGB di Roma - Collocazione e contenuto dei nascondigli del KGB in Italia.
A. Il nascondiglio MEZHOZERNYY
1. Descrizione del percorso per arrivare al nascondiglio MEZHOZERNYY (inter-lago) e collocazione dello stesso.
2. Il 15 aprile 1962 un apparato radio trasmittente BR-3U, nr. 609072/9126 è stato posto, all'interno di un contenitore, nel nascondiglio MEZHOZERNYY
3. Il nascondiglio MEZHOZERNYY si trova a 30 km da Roma, in una zona boscosa fra i laghi di Albano e di Nemi, a 50 m dalla Via dei Laghi, sul lato destro della strada, viaggiando da Roma a Velletri.
Uscire da Roma sull'Appia Antica e dopo 17 km (il limite inferiore dell'Aeroporto di Ciampino) girare a sinistra per Via dei Laghi, in direzione di Velletri. Percorrere Via dei Laghi per 13 km, fino alla progressiva chilometrica 13, e proseguire nella stessa direzione per 120 m oltre la pietra che indica il 13¡ km, a questi punto un ampio sentiero, sulla destra, si diparte e si inoltra in un bosco.
Percorrere questo sentiero per 90 m fino ad una biforcazione, proseguire lungo il sentiero di destra, che inizia 10 m dopo quattro grosse pietre sul sentiero principale.
Questi due sentieri percorrono i due lati di una collinetta. Dopo aver percorso il sentiero di destra per 15 m dal punto in cui esso di diparte, girare a sinistra e risalire la collina per 7-8 m. Sulla collina e sulle sue pendici ci sono delle buche, apparentemente lasciate dopo che degli alberi sono stati sradicati. Fra tutte queste buche ce n'è un gruppo di quattro disposte fianco a fianco.
Il nascondiglio in cui è stato occultato il carico è una buca quadrata, sita nei pressi di un'altra grossa buca di forma irregolare, come in fig. 8 (la figura 8 non è stata allegata - ndr. ).
Sul fondo della buca è stata scavata una cavità in direzione della biforcazione dei due sentieri ed è lì che è stata posta la cassa con l'apparato radio ricetrasmittente. E' stata coperta con terra e pietre per una profondità di 55-60 cm. Dopo che il contenitore era stato coperto con 25 cm di terra, è stato messo un primo segno: due pezzi di filo verde sono stati posti diagonalmente attraverso il punto ed il contenitore è stato coperto con altri 50 cm di terra, poi un filo giallo è stato posto in diagonale attraverso il punto; questo è stato poi coperto con uno strato di 55-60 cm di terra. Sul lato opposto della buca c'è una grossa pietra.
La distanza dalla Via dei Laghi e incroci Ariccia-Rocca di Papa fino all'ampio sentiero, venendo da Roma, è di circa 1450 m.
4. L'equipaggiamento è stato rimosso dal nascondiglio MEZHOZERNYY il 6 febbraio 1970.
B. Il nascondiglio MARINO
1. Descrizione del percorso per arrivare al nascondiglio MARINO e collocazione dello stesso.
Il 20 settembre 1962 due contenitori sono stati posti nel nascondiglio MARINO - un blocco con le istruzione su come rimuovere e imballare la radio ricetrasmittente e una capsula contenente le istruzioni sul funzionamento dell'apparato ricetrasmittente, insieme ai programmi per le comunicazioni mono e bidirezionali; tutto il materiale era in inglese su pellicola morbida.
Il nascondiglio MARINO consisteva in una spaccatura ai piedi di un vecchio albero, che si era allargata fino alle radici dell'albero stesso.
Il nascondiglio si trovava in un punto a 6 km lungo la Via dei Laghi, in uscita da Roma. Procedendo in direzione Roma-Albano, girare a sinistra per la Via dei Laghi e proseguire per 6,3 km. Dalla pietra che indica il sesto chilometro la strada compie una curva stretta in direzione dell'abitato di Marino. Al centro della curva si dipartono, a destra e a sinistra, due viottoli senza massicciata. Fra il viottolo a destra della strada e la strada stessa c'è uno spazio coperto di alti cespugli. Fra questi cespugli c'è un vecchio albero a 25 m dalla strada. Il nascondiglio MARINO si trova ai piedi di quest'albero, fra le radici, sul lato opposto a quello della strada, ad una profondità di 25 cm dalla superficie.
Due contenitori avvolti nel cellophane sono posti in un contenitore di lamiera metallica, che misura cm 18x10x4, i cui bordi sono stati incollati con del nastro isolante.
Gli oggetti sono stati coperti con della terra e sopra è stata posta una pietra.
2. L'equipaggiamento è stato rimosso dal nascondiglio MARINO il 7 febbraio 1970.
Commento della fonte
KOVANOV V.P. (Valentin Pavlovich) era il Residente KGB a Roma (1970).
C. Il nascondiglio KOLLO
1. Il nascondiglio KOLLO era sito in un punto a 23,5 km da Roma, fra i cespugli che crescevano su una collinetta nella zona del Monte Perazzo, sulla curva della strada che va dalla Via Tiberina all'abitato di Riano.
Andare da Roma sulla Via Flaminia fino all'abitato di Prima Porta, poi girare a destra sulla Via Tiberina e proseguire per 9,5 km lungo la strada che si diparte dalla Via Tiberina in direzione dell'abitato di Riano.
Andare verso Riano per 750 m ed a sinistra della strada, su una collinetta, c'è un palo (o pilone?), in calcestruzzo, di una linea elettrica, n¡ 390.
Il nascondiglio si trova a Nord-Est di questo palo (80¡), esattamente a 4,5 m dalla sua base.
Il 13 giugno 1964 un apparato radioricevente SVIR-1-M è stato occultato nel nascodiglio KOLLO. L'equipaggiamento è stato sepolto ad una profondità di 50 cm.
In data successiva, la Residentura ha compiuto un'ispezione visiva del sito, seguendo le istruzioni della Centrale, ma si è constatato che il palo che fungeva da punto di riferimento era stato rimosso (Vds. voce 158(d)).
Nel nascondiglio è stata occultata una radio ricevente SVIR.
I segni per trovare il nascondiglio erano i seguenti:
Vicino al palo della linea elettrica n¡ 390, sulla strada che dalla Via Tiberina porta all'abitato di Riano (a circa 750 m dal punto in cui la strada si diparte dalla Via Tiberina).
Vicino alla collinetta in cui si trova il nascondiglio i punti di riferimento sono costituite da piccole pietre miliari (paracarri?) che indicano la distanza in centinaia di metri fra le progressive chilometriche. Le pietre sono contraddistinte dai numeri II e III.
Il nascondiglio KOLLO si trova a Nord-Est del palo di cemento, esattamente a 4,5 metri dalla sua base.
L'equipaggiamento è imballato in una cassa di legno, le cui pareti sono spesse 1,5 cm, interrata ad una profondità di 50 cm. La distanza di 4,5 cm dal palo segna esattamente il centro del nascondiglio.
Seguendo le istruzioni della Centrale, nel 1971 la Residentura ha cercato di rimuovere l'equipaggiamento dal nascondiglio KOLLO. Un'ispezione visiva ha rivelato che il palo 390, che fungeva da riferimento, era stato rimosso. Secondo la Residentura era pertanto impossibile ritrovare l'equipaggiamento sotterrato.
2. La residentura KGB di Roma non ha trovato l'apparato radio ricevente SVIR nel nascondiglio KOLLO (1970).
Commento della fonte
1. Vds. cartina allegata (ndr: manca).
2. KOVANOV V.P. (Valentin Pavlovich) era il Residente del KGB a Roma (1970).
D. Il nascondiglio BOR
1. Il nascondiglio BOR era stato approntato dalla Residentura del KGB di Roma.
2. Il nascondiglio BOR è sito in prossimità di un pilone di calcestruzzo-ferro della linea elettrica a circa 60-70 metri alla sinistra del km 34 (in uscita da Roma) sulla Strada Statale nr. 215, con direttrice di marcia Grottaferrata-Artena (approssimativamente a Sud-Est di Roma). A circa 40 m prima della progressiva chilometrica 34, alla sinistra della Strada 215 (guardando il segnale di curva stretta), un viottolo di campagna s'inoltra in un bosco. A 70-75 metri dalla strada, lungo il viottolo e a 10 m alla sinistra di questo, si trova un pilone in calcestruzzo-ferro della linea elettrica, nascosto dal alberelli.
Il nascondiglio BOR si trova a 9,5 m a Sud (la bussola segna 180¡) del pilone in calcestruzzo-ferro della linea elettrica, cioè a circa 40-45 m dalla pietra che indica il km 34 sulla Strada 215, andando da Grottaferrata verso Artena.
I punti di riferimento sono i seguenti:
un albero dal diametro di 20 cm, si trova a 10,5 m dal suddetto palo, rilevamento alla bussola 183¡. Il nascondiglio è stato realizzato a m 1,40 da detto albero, rilevamento alla bussola 30¡.
Il punto di riferimento sulla strada è il seguente: circa 40 m prima della citata progressiva chilometrica 34, a sinistra della strada 215, di fronte a un segnale di "curva stretta", un viottolo parallelo alla strada s'inoltra in un bosco. Il nascondiglio contiene due radio riceventi SVIR e l'operazione è stata conclusa il 31 maggio 1966. I numeri di matricola dei ricevitori SVIR sono 2123 e 2133. I due apparati radio riceventi SVIR sono stati posti nel nascondiglio dalla Residentura del KGB di Roma.
E. Il nascondiglio FOSSO.
1. Il nascondiglio FOSSO è stato approntato dalla Residentura del KGB di Roma.
Un kit radio ricetrasmittente nr. 624742/2334 è stato occultato nel nascondiglio FOSSO. L'operazione è stata condotta il 7 febbraio 1966. La radio trasmittente è stata posta nel nascondsiglio della Residentura del KGB di Roma.
Il nascondiglio FOSSO è posto a 200 m circa dalla biforcazione della vecchia strada Roma-Rieti, andando lungo la strada secondaria verso Poggio Moiano sulla Strada Statale 314.
Prima della biforcazione (a 58 km da Roma), il vecchio percorso della strada Roma-Rieti passa sopra un ponte di pietra che attraversa un piccolo corso d'acqua. A circa 800 m dalla biforcazione, una linea elettrica su piloni in calcestruzzo-ferro attraversa la Strada nr. 314 ed un fiumiciattolo passa sotto la strada.
10-15 m prima di un ponticello sul fiumiciattolo, a sinistra della Strada 314 un viottolo di campagna risale una collina, a fianco di una linea elettrica.
La radio ricetrasmittente è occultata a 7,5 m dal secondo palo (pilone?) della linea elettrica, lasciando laSstrada 314, a circa 0,5 m a sinistra della linea elettrica, guardando il citato palo. Rilevamento bussola del nascondiglio 225¡. Le istruzioni si trovano a 1,10 m (rilevazione bussola 10¡) dalla grossa quercia che si trova a 7 m a sinistra del viottolo, imboccandolo dalla Strada 314.
2. La trasmittente BR-3U matr. 624742/2334 è stata dotata di un dispositivo esplosivo di sicurezza MOLNIYA (lampo).
La radio trasmittente ed i ricevitori non sono stati rimossi dal nascondiglio; sono stati depennati dall'inventario del Direttorato S del KGB FCD. Nel novembre del 1974 la Centrale ha deciso di non rimuoverli dal nascondiglio.
Il valore della trasmittente era di 3.896 rubli e quello del ricevitore era di 998,50 rubli.
Il ricevitore SVIR era valutato 1999,34 rubli. Questo era il costo del solo apparato radio, imballaggio escluso.
Commento della fonte
1. Vds. cartina allegata (ndr: manca).
F. Il nascondiglio FORM.
1. Il 2 ottobre 1965 nel nascondiglio FORM è stato occultato un involucro con 3.000 $ USA.
2. Nel marzo 1973 la Residentura ha recuperato da un nascondiglio 3.000 $ USA. I dollari erano inutilizzabili, per essere stati tenuti troppo a lungo in ambiente umido.
Commento del servizio
1. La fonte non ha fornito ulteriori informazioni sul nascondiglio FORM
2. Vedasi il Rapporto Nr. 3409, contenente ISTRUZIONI PER LA DISATTIVAZIONE DEL CONGEGNO ESPLOSIVO MOLNIYA.
RISERVATO

Fonte sensibile
Relazione Impedian numero 237
Data di redazione: 21 agosto 1998.

Oggetto: Residenza del KGB a Roma Ð Locazione e contenuto dei nascondiglio del KGB in Italia.


Fonte: Un ex ufficiale del KGB di provata attendibilità con accesso diretto ma parziale.
Data di riferimento: a partire dal 1984.
ATTENZIONE: Si prega di notare che la fonte è sensibile, il materiale Impedian deve essere visto e trattato soltanto da personale adeguatamente indottrinato.
Non si dovrà intraprendere alcuna azione prendendo spunto dalla presente relazione e non si dovrà tenere alcuna discussione sul materiale IMPEDIAN al di fuori dell'ambito del Vs. Servizio senza averne preventivamente ricevuto l'autorizzazione dall'ente originatore.
Residenza del KGB a Roma Ð Locazione e contenuto dei nascondiglio del KGB in Italia.
A. Il nascondiglio "Mezhozernyy"
1. Descrizione del tragitto verso Mezhozernyy (zona fra i laghi) e locazione del nascondiglio.
2. Il 15 aprile 1962 una radio trasmittente BR-3U n. 609072/9126 è stata posizionata in un contenitore impermeabile nel nascondiglio Mezhozernyy.
3. Il nascondiglio Mezhozernyy è situato a 30 km da Roma in un'area boschiva fra i laghi di Albano e Nemi, al 50 km della Via dei Laghi, sul lato destro della strada in direzione da Roma a Velletri.
Lasciando Roma dall'Appia Antica e dopo 17 km (parte finale dell'aeroporto di Ciampino) girare a sinistra per prendere la Via dei Laghi in direzione Veletri. Procedere per 13 km lungo la Via dei Laghi fino all'indicaizone del km 13 e continuare nella medesima direzione per 120 metri oltre l'indicaizone stessa. A questo punto un ampio sentiero gira a destra verso un bosco.
Proseguire su tale sentiero per 90 metri fino ad un bivio dove il sentiero si biforca, continuare sul sentiero di destra che inizia 10 metro dopo quattro grandi pietre situate sul sentiero principale.
Questi due sentieri determinano la circonferenza di una collinetta. Dopo aver percorso il sentiero di destra per 15 m dal punto in cui si biforcava, girare a sinistra e salire sulla collina per 7-8 metri. Sulla collina e sui suoi declivi ci sono dei buchi, apparentemente rimasti dopo l'estirpazione di alcuni alberi. Fra tutti questi, buchi ce n'è un gruppo di quattro che sono fianco a fianco.
Il nascondiglio in cui è stato nascosto il carico è un buco quadrato vicino ad un altro grande buco di forma irregolare (figura 8).
Sul fondo del buco è stata scavata una cavità in direzione della biforcazione del sentiero ed è là che è stato posto il contenitore con la radio a due uscite. E' coperto da terra e pietre ad una profondità di 55-60 cm. Dopo che il contenitore è stato coperto con 25 cm di terra è stato posto un primo indicatore: due lunghezze di filo verde sono state poste diagonalmente sul posto, poi il contenitore è stato coperto con altri 50 cm di terra, infine un filo giallo è stato ugualmente posizionato sul luogo in direzione diagonale. Il tutto è stato ancora coperto con 55-60 cm di terra. Sul lato opposto di tale buco c'è una grande pietra.
La distanza fra la Via dei Laghi ed il bivio Ariccia-Rocca di Papa, misurato sul largo marciapiede proveniendo da Roma, è di circa 1.450 metri.
4. L'attrezzatura è stata rimossa dal nascondiglio Meshozernyy il 6 febbraio 1970.
B. Il nascondiglio "Marino"
1. Descrizione del tragitto verso il nascondiglio Marino e sua locazione.
Il 20 settembre 1962 due contenitore sono stati posizionati nel nascondiglio Marino: un taccuino con le istruzioni per la rimozione e l'imballaggio della radio a due uscite ed una capsula contenente le istruzioni per operare sulla radio a due uscite insieme agli schedari relativi alle comunicazioni a una o due uscite. Tutto il materiale ero microfilmato in inglese.
Il nascondiglio Marino constava di una fenditura situata ai piedi di un vecchio albero che si estendeva all'interno del sistema di radici dell'albero stesso.
Il nascondiglio era situato a 6 km sulla via dei Laghi dopo aver lasciato Roma. Proseguendo lungo la strada che da Roma va ad Albano, girare a sinistra sulla Via dei Laghi e continuare per 6.3 km. Dall'indicazione del km 6 la strada comincia a girare decisamente proprio di fronte alla cittadina di Marino. Al centro della curva due indicazioni stradali non di metallo segnalano la svolta a sinistra e a destra della strada. Fra l'indicazione di svolta a destra e la strada c'è una zona coperta di vegetazione con bassi cespugli. Fra tali cespugli c'è un vecchio albero situato a 25 metri dalla strada. Il nascondiglio Marino è situato ai piedi di questo albero nel sistema di radici sul lato opposto alla strada, ad una profondità di 25 cm dalla superficie.
I due contenitori sono stati involti in celophane e posizionati in una scatola di metallo di dimensioni 18x10x4 cm, i cui angoli sono stati avvolti in nastro isolante.
Gli oggetti sono stati coperti con terra e pietre?
2. L'attrezzatura è stata rimossa dal nascondiglio Marino il 7 febbraio 1970.
Commento della fonte:
1. Kovanov V. P. (Valentin Pavlovich) era il Capo Centro del KGB a Roma (1970).
C. Il nascondiglio "Kollo".
1. Il nascondiglio Kollo era situato a 23.5 km da Roma fra i cespugli che crescevano su una collinetta della zona di Monte Perazzo, sulla curva che si trova sulla Via Tiberina in direzione di Riano.
Procedendo da Roma lungo la Via Flaminia fino alla collina di Prima Porta, girare a destra e prendere la Via Tiberina, continuando per 9.5 km fino a che la strada si biforca per prendere la direzione di Riano.
Proseguire sulla strada per Riano per 750 metri e, su una collinetta sulla sinistra, c'è un pilone dell'energia elettrica contrassegnato con il n. 390.
Il nascondiglio è a nord-est (80¡) di questo pilone, precisamente a 4.5 metri dalla base.
Il 13 giugno 1964 un radio ricevitore "SVIR-1-M" è stato nascosto nel nascondiglio Kollo. L'attrezzatura è stata situata ad una profondità di 50 cm.
In una data successiva la residenza ha condotto un'ispezione visiva di questo luogo su ordine della Centrale, ma ha scoperto che il pilone indicatore era stato rimosso (cfr.item 158/d).
Un radio ricevitore "SVIR" è stato nascosto in questo nascondiglio.
I segnali per ritrovare il nascondiglio erano i seguenti:
- accanto al pilone di energia elettrica n. 390, sulla strada che dalla Via Tiberina va a Riano (750 metri circa dal luogo in cui la strada per Riano si biforca dalla Via Tiberina);
- -accanto alla collinetta dove è situato il nascondiglio esistono degli indicatori stradali sotto forma di piccoli segnali di pietra che indicano i 100 metri di distanza dai cartelli del chilometraggio. Le pietre in questione sono contrassegnate dai numeri II e III.
Il nascondiglio Kollo si trova a nord-est (80¡) del pilone di cemento, precisamente a 4.5 metri dalla base.
L'attrezzatura è confezionata in una scatola di legno i cui lati sono di 1.5 cm di spessore, situata a 50 cm di profondità. La distanza di 4.5 metri dal pilone indica il centro esatto del nascondiglio.
Su istruzioni della Centrale nel 1971 la residenza ha fatto un tentativo di rimozione dell'attrezzatura dal nascondiglio Kollo. Un'ispezione visiva ha rivelato che il pilone di indicazione n. 390 era stato rimosso. A parere della residenza era dunque impossibile trovare l'attrezzatura sotterrata.
2. La residenza del KGB di Roma non ha ritrovato il radio ricevitore "SVIR" nel nascondiglio Kollo (1970).
Commento della fonte:
1. Cfr. piantina allegata.
2. Kovanov V. P. (Valentin Pavlovich) era il capo centro del KGB a Roma (1970)
D. Il nascondiglio "Bor"
1. Il nascondiglio Bor è stato istituito dalla residenza del KGB di Roma
2. Il nascondiglio Bor è situato vicino ad un pilone in cemento armato circa 60-70 metri a sinistra dell'indicazione del Km 34 (provenendo da Roma) sulla strada nazionale n. 215 in direzione da Grottaferrata ad Artena (approssimativamente a sud-est di Roma). Circa 40 metri prima dell'indicaizone del km 34, a sinistra della strada n. 215 (di fronte al segnale stradale "di bivio") una strada di campagna si addentra in direzione di un bosco. Circa 70-75 metri su tale strada, lungo il tratto rurale e 10 metri a sinistra di esso, c'è un pilone in cemento armato che sostiene dei fili elettrici, nascosto da un giovane albero.
Il nascondiglio Bor è situato 9.5 metri a sud (a 180¡) del pilone in cemento armato, il quale si trova a 40-45 metri a sinistra dell'indicaizone del km 34 sulla strada n. 215, proveniendo da Grottaferrata in direzione Artena.
I segnali sono i seguenti:
- un albero con un diametro di 20 cm posto a 10.5 metri dal pilone di cui sopra, a 180¡. Il nascondiglio è stato costruito a 1.40 metri dal suddetto albero, ad un'angolazione di 30¡.
L'indicazione sulla strada e la seguente circa 40 metri prima della suddetta indicazione del km 34, a sinistra sulla strada n. 215, di fronte ad un'indicaizone stradale "di bivio", una strada di campagna parallela si getta in un bosco.
Il nascondiglio contiene due radio ricevitori "SVIR" e l'operazione è stata realizzata il 31 maggio 1966. I numeri seriali dei ricevitori "SVIR" sono 2123 e 2133.
I due radio ricevitori "SVIR" sono stati posizionati nel nascondiglio dalla residenza di Roma del KGB.
E. Il nascondiglio "Fosso"
1. Il nascondiglio Fosso è stato istituito dalla residenza di Roma del KGB.
Una radio a due uscite BR-3U n. 624742/2334 è stata nascosta nel nascondiglio Fosso. L'operazione è stata realizzata il 7 febbraio 1966. La radio trasmittente è stata situata nel nascondiglio dalla residenza di Roma del KGB.
Il nascondiglio Fosso è situato a 200 metri dal bivio sulla Vecchia Salaria Roma-Rieti, viaggiando sul tratto in direzione di Poggio Moiano sulla strada nazionale n. 314.
Prima di giungere al punto di biforcazione (58 km da Roma), la Vecchia Salaria Roma-Rieti attraversa un ponte di pietra su un piccolo fiumiciattolo. Circa 800 metri dal punto di biforcazione una linea aerea di alimentazione elettrica su piloni in cemento armato attraversa la strada n. 314, mentre un piccolo torrente passa al di sotto.
10-15 metri prima del piccolo ponte sul fiume, a sinistra della strada n. 314, un viottolo di campagna sale su una collinetta, parallelamente alla linea di alimentazione elettrica.
Una radio a due uscite è stata nascosta a 7.5 metri dal secondo pilone partendo dalla strada n. 314 e a circa 0.5 metri a sinistra della linea di alimentazione elettrica situata di fronte a detto pilone. L'angolazione del nascondiglio è di 225¡.
Le istruzioni sono state situate a 1.10 metri (angolazione 10¡) dal grande albero (quercia) che cresce 7 metri a sinistra del viottolo di campagna, partendo dalla strada n. 314, e circa a 20 metri dal primo pilone elettrico dopo aver lasciato la strada n. 314.
2. Il radio trasmettitore BR-3U n. 624742/2334 era dotato di un dispositivo di sicurezza esplosivo "Molniya" (illuminante).
La radio trasmittente ed i ricevitori non erano stati rimossi dal nascondiglio; erano stati cancellati dall'inventario della Direzione S del KGB FCD. Nel novembre 1974 la Centrale ha deciso di non rimuoverli dal nascondiglio.
Il valore della rice trasmittente era di 3.896 rubri, mentre quello dei ricevitori era di 998,50 rubli.
Il ricevitore "SVIR" era valutato circa 1999,34 rubli. Questo era il prezzo dello stesso apparecchio radio, senza contare il costo dell'imballaggio.
Commento della fonte: Cfr. Piantina allegata.
F. Il nascondiglio "Form"
1. Il 2 ottobre 1965 un pacchetto con 3.000 dollari Usa è stato nascosto nel nascondiglio Form.
2. Nel marzo 1973 la residenza ha rinvenuto un pacchetto con 3.000 dollari Usa dal nascondiglio. I dollari erano inutilizzabili, in quanto si erano deteriorati per essere stati conservati per troppo tempo in condizioni di umidità.
Commento della fonte:
1. La fonte non ha fornito ulteriori informazioni sul nascondiglio Form.
2. Cfr. LAMPERS, relazione n. 3409 con le "Istruzioni per disarmare il dispositivo esplosivo Molnyia".
RISERVATO*

Relazione Impendian numero 238
Data di redazione: 21 agosto 1998.

Oggetto: Istruzioni del KGB per disarmare il dispositivo esplosivo "Molniya" utilizzato per proteggere i nascondigli.


Fonte: Un ex ufficiale del KGB di provata attendibilità con accesso diretto ma parziale.
Data di riferimento: a partire dal 1984.
ATTENZIONE: Si prega di notare che la fonte è sensibile, il materiale Impendian deve essere visto e trattato soltanto da personale adeguatamente indottrinato.
Non si dovrà intraprendere alcuna azione prendendo spunto dalla presente relazione e non si dovrà tenere alcuna discussione sul materiale IMPENDIAN al di fuori dell'ambito del Vs. Servizio senza averne preventivamente ricevuto l'autorizzazione dall'ente originatore.
Istruzioni del KGB per disarmare il dispositivo esplosivo "Molniya" utilizzato per proteggere i nascondigli.
1. La Centrale (Direzione S del KGB FCD) ha inviato le istruzioni alla residenza di Berna del KGB per rimuovere la radio trasmittente BR-3U nell'attrezzatura confezionata come "Aliot" comprendente il dispositivo "Molnyia". Come disarmare il dispositivo di esplosione e rimuovere il contenitore dal nascondiglio:
1. Quando si estrae il contenitore dal terreno aver cura di non agitare il contenuto. Scoprire la faccia superiore del contenitore finchè non se ne scorgerà il contenuto, poi rimuovere il bordo e il compensato che coprono il contenitore stesso.
2. Il contenuto può soltanto essere girato, e il contenitore può essere inclinato ed estratto dal buco, dopo che il dispositivo di espolosione è stato disarmato. 3. Al fine di disinnescare il dispositivo si deve disporre di uan pila tascabile a batterie non inferiore a 3.5 volt. Attaccare due fili di 30-50 cm di lunghezza alla batteria con dei terminali (un ago o un chiodo).
4. Senza estrarre il contenitore dal nascondiglio, posizionare uno dei contatti della batteria sul corpo del contenitore stesso, l'altro sulla parte sinistra (cerniera di chiusura), atteso che il coperchio del contenitore sia di fronte all'operatore. I punti di contatto devono essere posizionati dopo aver esaminato le scritte sul corpo del contenitore e sulla cerniera di chiusura.
5. Quando è stato instaurato il contatto con la batteria si sentirà un "click" all'interno del contenitore, il che indica che il dispositivo di esplosione è stato disinnescato. Se non si sente questo "click" controllare nuovamente i punti di contatto e ripetere l'operazione per disarmare il congegno.
6. Se quando l'operaizone viene ripetuta ancora non si sente alcun "click" è vietato estrarre il contenitore dal nascondiglio e questo deve essere riempito.
Per aprire il contenitore e rimuovere i detonatori elettrici dalla radio a due uscite:
- rimuovere i lucchetti e sollevare il coperchio del contenitore con la chiave che si trova all'interno. Svitare le quattro viti e rimuovere il box di metallo in cui è situata la radio a due uscite nell'imballaggio "Aliot";
- tagliare ciascuno dei due fili che collegano il contenitore all'imballaggio "Aliot" e rimuovere lo stesso dal contenitore.
Commento della fonte:
1. Preso da un file di osservazione della Direzione S del KGB FCD (AND).
RISERVATO*

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 239

Obiettivi Usa della Linea X in Europa
Gli obiettivi di penetrazione della Linea X nei confronti dei Principali Avversari in Europa comprendevano la Compagnia Honeywell, nei cui confronti si svolgeva attività di ricerca attraverso la Residentura di Roma.
Commento del servizio:
Questa informazione non è datata
Data di emissione: 21 agosto 1998.
Oggetto: Obiettivi della Linea X in Europa.

Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
Data di emissione: fino al 1984.
ATTENZIONE: Si fa presente che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian va visto e tenuto solo da personale indottrinato.
Non è consentito intraprendere azioni sulla scorta di questo rapporto né discutere. Diffondere materiale Impedian fuori del vostro servizio. Senza la preventiva autorizzazione dell'originatore.
Commento: -
RISERVATO*

Fonte sensibile
Rapporto Impendian numero 240
Data di emissione: 27 agosto 1998.

Oggetto: Dettagli di materiali e campioni segreti ottenuti dal KGB e trasmessi ad enti governativi nel 1964.


Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso dirette ma parziale.
Data di emissione: fino al 1984.
ATTENZIONE: Si fa presente che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian va visto e tenuto solo da personale indottrinato.
Non è consentito intraprendere azioni sulla scorta di questo rapporto; né discutere. Diffondere materiale Impedian fuori del vostro servizio senza la preventiva autorizzazione dell'originatore.
Commento: -
Dettagli di materiali e campioni segreti ottenuti dal KGB e trasmessi ad enti governativi nel 1964.
1. L'attività informativa del Direttoreato KGB FCD, volta ad ottenere e sfruttare documentazione scientifica e tecnica e campioni di nuova tecnologia, veniva attauta in conformità alle richieste della Commissione Industriale Militare de Consiglio Supremo Economico dell'URSS, del Comitato Statale dell'URSS per il Coordinamento della Ricerca Scientifica, del Comitato Statale per lo Sfruttamento dell'Energia Nucleare, delle sezioni del KGB ed altri Comitati Statali, Ministeri e DipartimentiÉ
2. Attraverso la Residentura di Roma il KGB era venuto in possesso di materiale documentale di una Ditta americana, relativo alla gomma sintetica e sua applicazione praticaÉ
Commento del servizio
Dati relativo al 1963/64.
RISERVATO*

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 241
Data di emissione: 27 agosto 1998.

Oggetto: Fonte del KGB "SAUL".


Data di emissione: fino al 1984.
ATTENZIONE: Si fa presente che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian va visto e tenuto solo da personale indottrinato.
Non è consentito intraprendere azioni sulla scorta di questo rapporto; né discutere, diffondere materiale Impendian fuori del vostro servizio, senza la preventiva autorizzazione dell'originatore.
Commento: Si fa riferimento a "TIBR" e "DEMID" anche nei rapporti Impedian n. 53 e 165.
Fonte del KGB "SAUL"
1. "TIBR" (TEVERE) lavorava come ragioniere al Ministero dell'interno italiano. Era il fratello della fonte del KGB "DEMID". Era stato reclutato nel 1962 allo scopo di fornire copertura alla stazione radio clandestina della fonte del KGB "SAUL".
2. "SAUL" era un cittadino dell'URSS, un prete cattolico lituano, il quale, sin dal 1959, seguiva dei corsi in Vaticano.
3. Manipolato dal n. 2 del Servizio del KGB FCD.
4. I dati si riferiscono al 1963.
RISERVATO*

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 242
Data di emissione: 16 settembre 1998.

Oggetto: Uso da parte del KGB di pseudonimi e di nomi in codice.


Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
Data di emissione: fino al 1984.
ATTENZIONE: Si fa presente che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian va visto e tenuto solo da personale indottrinato.
Non è consentito intraprendere azioni sulla scorta di questo rapporto; né discutere, diffondere materiale Impedian fuori del vostro servizio, senza la preventiva autorizzazione dell'originatore.
Commento: -
Uso, da parte del KGB, di pseudonimi e di nomi in codice.
Residenture all'estero
1. Nel periodo fino agli inizi del 1980 gli agenti addetti al caso della Residentura sceglievano nomi in codice (Klichka). Evidentemente c'era una diffusa tendenza ad escogitare Klichki suggestivi: giochi di parole con riferimento al vero nome, professione o background della fonte, anche se talvolta i nomi in codice riflettevano gli interessi dell'agente che aveva scelto il nome, per esempio i nomi con riferimenti letterari o classici. Tutti i nomi in codice erano sottoposti al veto da parte del Residente (per evitare possibili confusioni, o allusioni troppo specifiche all'identità/coltivaizone delal fonte). Il Residente era pertanto in condizione di assicurare che lo stesso nome in codice non fosse assegnato a due fonti gestite da Linee diverse nell'ambito della Residentura. In ogni caso, poiché i nomi in codice erano assegnati localmente, poteva esistere un certo numero di fonti diverse con lo stesso nome in codice in varie parti del mondo, tutte gestite più o meno simultaneamente.
2. Agli inizi degli anni '80, comunque, sembra che la Centrale abbia disposto che alle fonti straniere fossero assegnati klichki di tipo russo (e non suggestivi), mentre era diventato abituale per gli agenti di residentura adottare nomi adeguati al proprio Paese ospite.
3. Anche nei primi anni, i klichki delle fonti venivano cambiati di tanto in tanto. Esistevano varie spiegazioni per questo, (per es. quando le fonti passavano dal controllo di una Residentura all'altra, oppure se operavano con coperture diverse). Il cambiamento potevano rendersi necessario anche per ragioni di sicurezza.
Fonti di nazionalità sovietica
4. Le fonti di nazionalità sovietica potevano scegliere i propri pseudonimi. Lo scopo principale dello peseudonimo era quello di far sentire alla fonte appena reclutata che era divenuta un membro non dichiarato del KGB. Scegliendo uno pseudonimo la fonte si obbligava a mantenere le appropriate relazioni con il KGB e non altro tipo di relazioni. Lo pseudonimo acquistava così un'importanza operativa. La scelta di uno pseudonimo disciplinava la fonte e la indirizzava verso un contatto clandestino con il KGB ed un modo di operare sotto copertura.
5. L'ordine n. 00430 del KGB riguardava l'impegno firmato a cooperare e a non rivelare ai Servizi di sicurezza dello Stato l'esistenza di tale cooperazione; era previsto che la fonte appena arruolata assumesse tale impegno all'occorrenza. Talvolta, in mancanza di un impegno scritto da parte della fonte, la scelta dello pseudonimo era fatta senza conferma scritta da parte della fonte. Si raggiungeva un accordo verbale con la fonte, che avrebbe firmato i propri rapporti con un particolare pseudonimo.
6. L'ordine n. 00235 del KGB prevedeva che, per le fonti di maggior valore, fosse fatta solo un'annotazione nel cartellino sotto il loro pseudonimo.
7. Alcune fonti rifiutavano di scegliere il proprio pseudonimo, considerandolo umiliante. Il rifiuto da parte di una fonte di scegliere uno pseudonimo avrebbe ridotto l'effetto, in termini operativi e psicologici, del reclutamento ed avrebbe potuto influenzare negativamente l'attività della fonte e la sua copertura.
RISERVATO*

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 243
Data di emissione: 23 settembre 1998.

Oggetto: Attività anti-Nato da parte della residentura KGB di Roma


Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
Data di emissione: fino al 1984.
ATTENZIONE: Si fa presente che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian va visto e tenuto solo da personale indottrinato.
Non è consentito intraprendere azioni sulla scorta di questo rapporto; né discutere, diffondere materiale Impedian fuori del vostro servizio, senza la preventiva autorizzazione dell'originatore.
Commento: -
Attività Anti-Nato da parte della residentura KGB di Roma
La Residentura del KGB di Roma è venuta in possesso dei discorsi del Ministro degli Esteri italiano al Consiglio NATO della Sessione della primavera del 1976 ed alla Sessione riservata del Consiglio NATO, come pure dei Sommari di intelligence del Servizio Speciale, contenenti informazioni sul livello ed il grado di preparazione militare dell'URSS e dei Paesi del Patto di Varsavia.
RISERVATO*

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 244
Data di emissione: 20 ottobre 1998.

Oggetto: Rete di fonti del 2¡ dipartimento del direttorato T dell'FCD (1975 circa)


Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità con accesso diretto ma parziale.
Data di emissione: fino al 1984.
ATTENZIONE: Si fa presente che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian va visto e tenuto solo da personale indottrinato.
Non è consentito intraprendere azioni sulla scorta di questo rapporto; né discutere, diffondere materiale Impedian fuori del vostro servizio, senza la preventiva autorizzazione dell'originatore.
Commento: -
Rete di fonti del 2¡ dipartimento del direttorato T dell'FCD (1975 circa)
Nel 1975 (?) c'erano 95 fonti nella rete del 2¡ Dipartimento del Direttorato T dell'FCD. Di queste, dieci erano gestite dalla Residentura di Roma.
RISERVATO*

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 245
Data di emissione: 21 ottobre 1998.

Oggetto: Identità di agenti della linea X in Italia (1974-79).


Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
Data di emissione: fino al 1984.
ATTENZIONE: Si fa presente che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian va visto e tenuto solo da personale indottrinato.
Non è consentito intraprendere azioni sulla scorta di questo rapporto; né discutere, diffondere materiale Impedian fuori del vostro servizio, senza la preventiva autorizzazione dell'originatore.
Commento: -
Identità di Agenti della linea X in Italia (1974-79)
Elenco delle identità degli agenti del 2¡ Dipartimento del Direttorato T dell'FCD operanti in Italia nel 1974-79:
Malyshv A.A. Ð Istomin V.A. Ð Zotov I.V. Ð Kamenskiy A.V. Ð Fomin V.M. Ð Ivlev V.M. Ð Bernov S.Yu. (o Berpov?) Ð Losaberidze G.Sh. Ð Moshkov S.V. Ð Shmelev G.G. Ð Isayev V. Yu. Ð Chernyshev Ye.G. Ð Khlyzov N.A. Ð Mashkov Ye.A. Ð Kryukov G.G. Ð Milenin A.G. Ð Chizhov A.M.
RISERVATO*

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 246
Data di emissione: 21 ottobre 1998.

Oggetto: Posti nella linea X della residentura del KGB a Roma (1975).


Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità con accesso diretto ma parziale.
Data di emissione: fino al 1984.
ATTENZIONE: Si fa presente che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian va visto e tenuto solo da personale indottrinato.
Non è consentito intraprendere azioni sulla scorta di questo rapporto; né discutere, diffondere materiale Impedian fuori del vostro servizio, senza la preventiva autorizzazione dell'originatore.
Commento: -
Posti nella linea X della residentura del KGB a Roma (1975)
Nel 1975 c'erano 9 posti nella linea X della residentura del KGB a Roma.
RISERVATO*

Segretissima G.B./Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 247
Data di emissione: 10 novembre 1998

Oggetto: Valeriy Khachaturovich Narymov - nome in codice "MARIO"


Fonte: Ex agente del Kgb di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
Data delle informazioni: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Si prega di notare che si tratta di una fonte sensibile. Il materiale IMPEDIAN deve essere conservato e visto unicamente da personale indottrinato. Non deve avere luogo alcuna azione sulla scorta di questo rapporto, né discussione/distribuzione del materiale IMPEDIAN al di fuori del vostro servizio senza la preventiva approvazione dell'originatore.
Valeriy Khachaturovich NARYMOV - nome in codice "MARIO"
1. Valery Khachaturovich NARYMOV era il rappresentante in Italia della Soveksportfilm dal 1980 in poi. Il suo nome in codice era "MARIO". NARYMOV era una fonte del KGB
SEGRETISSIMO *

Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 248
Data di emissione: 10 novembre 1998

Oggetto: Boris Fedorovich LOMOV - Direttore dell'Istituto di Psicologia


Fonte: Ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data delle informazioni: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Si prega di notare che si tratta di una fonte sensibile il materiale IMPEDIAN deve essere conservato e visto unicamente da personale indottrinato.
Non deve avere luogo alcuna azione sulla scorta di questo rapporto, né discussione/distribuzione del materiale IMPEDIAN al di fuori del vostro servizio senza la preventiva approvazione dell'originatore.
Boris Fedorovich LOMOV - Direttore dell'Istituto di Psicologia
1. B.F. LOMOV era Direttore dell'Istituto di Psicologia dell'Accademia delle Scienze dell'URSS e contatto fidato del KGB. Nel 1975 si è recato a New York per assistere la Residentura del KGB Linea PR.
2. Nel 1977 LOMOV ha trascorso tre anni negli Stati Uniti, accompagnato da A.M. ZABRODIN, Vice Direttore dell'Istituto di Psicologia. Essi hanno raccolto informazioni sui nuovi metodi di interrogatorio. I metodi si riferivano alla persona che, interrogata, forniva informazioni veritiere, senza poi ricordare più nulla.
3. LOMOV è stato in visita ufficiale in Italia nel 1981. Era una fonte del KGB.
SEGRETISSIMO *

Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 250
Data di emissione: 10 novembre 1998

Oggetto: Relazioni del KGB con Giancarlo LANNUTTI


Fonte: Ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data delle informazioni: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Si prega di notare che si tratta di una fonte sensibile. Il materiale IMPEDIAN deve essere conservato e visto unicamente da personale indottrinato.
Non deve avere luogo alcuna azione sulla scorta di questo rapporto, né discussione/distibuzione del materiale IMPEDIAN al di fuori del vostro servizi senza la preventiva approvazione dell'originatore.
Relazioni del KGB con Giancarlo LANNUTTI
1. La Residentura del KGB a Roma ha mantenuto relazioni speciali con il Capo del Dipartimento Internazionale del quotidiano "l'Unità", Giancarlo LANNUTTI. Il corrispondente dell'Izvestiya A. A. SUVOROV ha lavorato con LANNUTTI.
SEGRETISSIMO *

Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 251
Data di emissione: 10 novembre 1998

Oggetto: A.V. Yablokov Agente del KGB


Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
Data delle informazioni: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Si prega di notare che si tratta di una fonte sensibile. Il materiale Impedian deve essere conservato e visto unicamente da personale indottrinato.
Non deve aver luogo alcuna azione sulla scorta di questo rapporto, né discussione/distribuzione del materiale Impedian al di fuori del vostro servizio, senza la preventiva approvazione dell'originatore.
Commento: -
A.V. YABLOKOV: agente del KGB
1. A.V. YABLOKOV era un agente del 5¡ Dipartimento del Primo Direttorato Principale del KGB (si conosce la data dell'informazione).
2. YABLOKOV era un agente del Primo Direttorato Principale del KGB. Prestava servizio presso la Residentura di Roma nel 1980-81, sotto la copertura di un corso presso l'Università di Roma.
SEGRETISSIMO*

Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 252
Data di emissione: 10 novembre 1998

Oggetto: Illegali del KGB 'Zhulyen' (Julien) Ð Vladimir Mikhaylovich Largin e 'Zhulyena' (Juliena) Ð Irena Viktorovna Largina


Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
Data delle informazioni: aggiornate al 1984.
AVVERTENZA: Si prega di notare che si tratta di una fonte sensibile. Il materiale Impedian deve essere conservato e visto unicamente da personale indottrinato.
Non deve aver luogo alcuna azione sulla scorta di questo rapporto, né discussione/distribuzione del materiale Impedian al di fuori del vostro servizio, senza la preventiva approvazione dell'originatore.
Commento: -
Illegali del KGB 'Zhulyen' (Julien) Ð Vladimir Mikhaylovich Largin e 'Zhulyena' (Juliena) Ð Irena Viktorovna Largina
1. 'Zhulyen' (Julien) - Vladimir Mikhaylovich LARGIN era un illegale del KGB, nato nel 1936. Di lui si conoscono i seguenti particolari:
COSGROVE Patrick James, nato il 3 luglio 1935 a Castecliff, Nuova Zelanda.
2. Il suo passaporto neozelandese è stato emesso il 7 dicembre 1964 a Wellington, sulla scorta di un autentico certificato di nascita relativo ad un'altra persona. Il passaporto ed il certificato erano autentici ed erano stati ottenuti all'interno del Paese. La documentazione dell'illegale si basava su una persona morta, i cui genitori erano pure morti. L'altra persona (il doppio) era nata in Nuova Zelanda ed era morta all'età di 4 anni. Il doppio era stato scelto dalla Residentura nel 1962; si trattava di un figlio unico, il cui padre era sempre vissuto in Nuova Zelanda ed era deceduto nel 1956; non è stato possibile stabilire cosa sia accaduto alla madre, comunque non risultava vivere in Nuova Zelanda. Il certificato di nascita era stato ottenuto inconsapevolmente dal contatto confidenziale 'TOP', che è deceduto il 30 marzo 1968.
3. La complessa operazione di procacciamento di documenti autentici necessari al rilascio, nel 1964, di un passaporto straniero ha implicato la partecipazione della fonte 'TON' ? ('TOP') (che è morto) e di 'KRUG', che viveva in Nuova Zelanda e che si è trasferito in URSS nel maggio del 1970. Entrambi sono stati usati a loro insaputa, unicamente per affittare una casella postale. Il passaporto è stato ottenuto con l'aiuto di una compagnia di viaggi.
4. La storia di copertura si è sviluppata in diversi Paesi, poiché non era possibile ambientarla in Nuova Zelanda, cioè: Nuova Zelanda, Cuba, Australia, di nuovo Nuova Zelanda e Libano. 'ZHULYEN' ha visitato questi Paesi nel 1964-66 con documenti falsi.
5. Gli aspetti deboli della documentazione erano i seguenti:
l'illegale non poteva risiedere in Paesi anglosassoni.
Non esisteva conferma documentale della morte della madre del doppio; gli indirizzi in cui, secondo la storia, l'illegale era vissuto ed aveva lavorato in Nuova Zelanda ed in Australia non avevano supporto.
6. 'ZHULIEN' nel 1968 è stato destinato in Spagna. Ha preso domicilio a Barcellona, poi a Madrid; si è stabilito come capo di una scuola di cosmesi a Madrid e proprietario di un salone di bellezza. Ha vissuto in Spagna come cittadino neozelandese.
7. Nel giugno 1968 'ZHULYEN' è stato inviato illegalmente in Occidente, dove ha fatto uso dei propri documenti neozelandesi. Dopo aver vissuto in Svizzera, Belgio e Francia, nell'ottobre 1968 è andato in Spagna per risiedervi temporaneamente.
8. Nel gennaio 1968 (? 1969) "ZHULYEN" ha lasciato la Spagna per recarsi in Europa settentrionale, dove ha incontrato 'ZHULYENA', la quale era stata inviata illegalmente in Europa usando documenti francesi.
9. Nell'agosto 1973 è stato fatto rientrare poiché il figlio era ammalato. L'impresa di copertura dell'illegale è stata venduta con profitto.
10. Nell'ottobre 1974 "ZHULYEN" ha ottenuto un nuovo passaporto dall'Ambasciata neozelandese a Roma, con il n¡ R432048, COSGROVE P J, nato a Castecliff, Nuova Zelanda. Nel 1974 "ZHULYEN" (-Julien- o "ZHULYEN" - Julenia - ?) ha scambiato il proprio passaporto con uno nuovo (in Italia o in Francia?).
11. Nel 1975-77 "ZHULYEN"ha avuto una serie di assegnazoini di breve durata in America latina dove ha fatto uso dei propri documenti neozelandesi. E' stato utilizzato per addestrare illegali nell'URSS e all'estero; è stato inviato in missioni operative in Argentina ed in Venezuela (1975), nella Guyana, in Jamaica, Bolivia e Grenada (1976-77).
12. In URSS ha svolto compiti operativi a Yerevan nei panni di uno straniero; incontrando cittadini sovietici si atteggiava a portatore di ideologia borghese.
13. "ZHULYENA" (Juliena) era la moglie dell'illegale "ZHULYEN". "ZHULYENA" era Irena Viktorovna LARGINA, nata nel 1937, un'illegale del KGB.
14. Aveva ottenuto i propri documenti usando i dati di un'altra persona, LA VILLE Pierrette Louise, nata il 22 agosto 1934 a Lione, in Francia.
15. "ZHULYENA" aveva documenti francesi, che erano stati forniti inconsapevolmente. Si era fatto uso delle buone relazioni esistenti fra la suocera di una fonte del 4¼ Dipartimento dell'SCD, nome in codice "ZOVAZH" (Sauvage), ed il Vice Capo di Gabinetto del Prefetto di Polizia di Parigi AMADE'. Il doppio in questo caso era un francese di nome LA VILLE Pierrette, nata il 22 agosto 1934 a Lione, deceduta nel Comune di Boulogne-Billancourt il 3 marzo 1942. Il doppio era stato scelto attraverso "OKSANA", MARKOV si era procurato un estratto dai registri dell'anagrafe nel 4¼ Distretto di Lione nel gennaio 1966, ed e una storia di copertura era stata costruita da "SOVAZH" presso il MAE francese.
16. La fonte del KGB "SOVAZH" (Sauvage) aveva procurato un certificato di nascita autentico ed un passaporto francese. "SOVAZH" era stato reclutato nel 1944 quando lavorava per il controspionaggio francese; alla fine degli anni '40 ha fondato una compagnia di assicurazioni.
17. Nel 1958 è stata fabbricata in Centrale una carta d'identità per LA VILLE P. L'indirizzo di casa dal lei scelto dalla Residentura era il seguente: Rue Franois Ponceau, 8, Parigi, 16. La casa è stata demolita nell'autunno del 1965. "MARK" (MARKOV) ha procurato l'estratto dal registro anagrafico di LAVILLE; il 10 giugno 1966 è stato rilasciato con sollecitudine, attraverso AMADE', il passaporto n. 437075.
18. "ZHULYENA" ha ottenuto il rinnovo del suo passaporto per altri 5 anni.
19. Il punto debole della documentazione era che non si sapeva nulla dei genitori di LA VILLE e che il passaporto poteva essere utilizzato solo al di fuori della Francia.
20. La base della documentazione era costituita dai dati di un doppio, deceduto, ottenuti con l'aiuto di "OKSANA", una forte della Residentura KGB di Parigi.
21. "GOR" era il Console uruguaiano a Genova. Si è cercato di servirsene per ottenere un passaporto straniero per l'illegale "ZHULYENA", utilizzando i dati del doppio "BES" -MARISTAN Teresa Izabel, nata il 29 luglio 1934 a Paysandu, in Uruguay, registrata al n. 520 il 30 luglio 1934 presso l'ufficio n. 1 del Dipartimento di Paysandu.
22. La storia di copertura di "ZHULYENA" si basa sul fatto che il doppio era nato in Uruguay e che l'illegale conosceva il francese e lo spagnolo; si basa inoltre sul lavoro precedentemente fatto per sviluppare una storia di copertura partendo dal doppio francese. L'illegale "PATRIYA"si procurato un certificato di nascita il 22 ed il 27 aprile 1965. Lo schema era il seguente: "PATRIYA", frugando fra le carte del defunto marito, ha scoperto che questi aveva una figlia, che lei ha deciso di adottare. La "figlia" era "ZHULYENA". L'operazione non ha avuto successo perché "GOR" ha deciso di mettere le sue relazioni su un piano ufficiale nel 1968.
23. Nell'aprile 1969 gli "ZHULYEN" si sono sposati a Gibilterra. Presumibilmente in luna di miele gli "ZHULYEN" hanno viaggiato attraverso la Svizzera, il Belgio e l'Olanda; a l'Aja hanno chiesto al locale Consolato neozelandese come "ZHULYENA" avrebbe potuto ottenere un passaporto neozelandese a seguito di matrimonio. Nel settembre 1969 "ZHULYENA" è riuscita ad avere passaporto e certificato di cittadinanza neozelandesi all'Aja; il passaporto di "ZHULYEN" è stato rinnovato per 5 anni. Poi sono tornati in Spagna. "ZHULYENA" ha aperto una succursale di una scuola di bellezza a Madrid e "ZHULYEN" né divenuto amministratore. Il loro indirizzo di Madrid era il seguente: Calle Rios Rosas 8-c (Callerios Rozasa, 8c).
24. Il numero del passaporto neozelandese di "ZHULYENA" era R117163, a nome di COSGROVE (LAVILLE); è stato rinnovato a Roma nell'ottobre 1974.
25. Coperture come saloni di bellezza, la frequenza di corsi di lingue straniere, sport, scuole di equitazione e la costituzione di circoli di appassionati di varie materie forniscono ottime opportunità di stabilire contatti con dipendenti del Governo USA o di altri Paesi. Tale tipo di copertura è stato usato dagli illegali noti come gli "ZHULYEN" (gli Julien). La moglie/partner "ZHULYENA" (Juliena) ha frequentato un corso di cosmetologia in un Paese in cui ha brevemente soggiornato (la Svizzera), conseguendo un diploma in tale campo. Grazie alle buone relazioni con il direttore della Scuola, ha aperto una sede affiliata, poi un proprio salone. Suo marito "ZHULYEN" è diventato il direttore del salone. Tale copertura gli ha aperto le porte di vari circoli sociali e gli ha permesso di stabilre solidi contatti.
26. Il passaporto di "ZHULYEN"era stato rilasciato a nome di Patrick James COSGROVE, nato il 3 luglio 1935, n¼ C223797, scadente il 17 dicembre 1974. Gli "ZHULYEN" sono stati registrati al Consolato presso l'Ambasciata della Gran Bretagna a Madrid.
27. "ZHULYEN" ha regolarizzato la propria posizione in Spagna nel 1973-75 ed ha realizzato una lucrosa copertura sotto forma di un salone di bellezza. Nell'agosto e nel dicembre 1974 i suoi proventi venivano incamerati attraverso una buca morta.
28. "ZHULYEN"ha sviluppato la propria storia di copertura in Nuova Zelanda, Australia ed attraverso un breve viaggio nel 1975 (dal 4 giugno al 7 ottobre) in Argentina e Venezuela. In Argentina ha studiato le condizioni di vita degli stranieri e la possibilità di farsi una copertura e di stabilirvisi, ha espletato dei controlli sulla casa n¼ 923 a San Antonio de Padua; ha fatto anche dei controlli ed ha raccolto dati su (un certo numero di studenti).
29. KLIMOV Ð SHILKIN Igor Yevgenyevich, nato nel 1947 a Mosca, era un agente del Direttorato S. del KGB FCD. Era stato destinato in Messico nel 1976-79, come consulente (referent) nello staff del Consigliere Sovietico per il Commercio. Il suo lavoro in tale sede è stato definito mediocre. Si concentrava nella scelta dei termini di contatto (podbor usloviy svyazi) e nello sviluppare il materiale prodotto da "ZHULYEN"(e da altri).
30. "ZHULYEN"comunicava con l'Europa a mezzo radio, posta ed esisteva una liena diretta fra "ZHULYEN"ed il Centro. Gli indirizzi usato per la corrispondenza comprendevano:
la casella postale "CECIL" Ð Monsignor Docteur TSISSU, translitteraz. = ZISSOO o CISSOU (fonetico?), Boulevard de la Chapelle 39, Parigi 10; il nome del mittente era A VERDEYO (traslitt. = VERDEILLAU fonetico?);
la casella postale "RAMNES" Ð Maitre Martinez, S M J A, rue Adbelmomen 10, Rabat, Marocco;
la casella postale "MARTA" Ð Frau Irmgard NETZEWITZ, 117 Berlin Ð Koepenik, Flammingrstrasse 16;
(la casella postale "IOAKHIM")
31. La parola convenzionale usata nella parte occulta era "USPEKH" (Successo). Il testo palese era scritto a mano, in francese per "CECIL", o in spagnolo per "IOAKHIM". Il contenuto delle lettere indirizzate a "CECIL" suggeriva una corrispondenza ufficiale su a aspetti di omeopatia; la corrispondenza con "IOAKHIM" suggeriva invece uno scambio amichevole fra conoscenti. Il mittente sulla busta doveva corrispondere all'area da cui la lettera era stata spedita e doveva essere autentico. Il nome del mittente, Nall A VERDEYO ed Aurora VERDEYO, venivano usati come indicatori. Tutte le lettere avevano la parte occulta ed erano numerate in serie. Le lettere erano imbucate tenendo conto della sicurezza.
32. Il testo occulto era posto all'interno di un foglio di carta piegato in 2. Per scrivere occulto "ZHULYEN"usava una carta carbone speciale (kopirka), che portava con sé in un kit da scrittura fatto nella Germania Occidentale. La formula di sviluppo era n¼ 899. Le lettere indirizzate a "IOAKHIM" dovevano essere sviluppate in Centrale, quelle indirizzate a "CECIL" dovevano essere sviluppate presso la Residentura di Parigi.
33. Accordi standard di presenza (yavka) per farsi trovare in località prestabilite. Ovunque fosse "ZHULYENA" si presentava ad una determinata yavka due volte al mese, il 5 ed il 20 di ogni mese. Questa presenza fisica in località prestabilita poteva servire alla Centrale per controllare visivamente i movimenti di "ZHULYENA", ma il contatto con lei doveva avvenire solo in caso di necessità e previa autorizzazione della Centrale. L'orario previsto per una yavka erano le 19, ora locale, con un periodo di attesa che non superasse i 5 minuti. Il segnale di riconoscimento era una rivista illustrata che "ZHULYENA" teneva arrotolata nella mano destra. La parola d'ordine dell'agente doveva essere:
"Mi scusi, ma non ci siamo già visti alle corse a Montevideo, nel 1965?"
La controparola sarebbe stata:
"No, in Francia nel 1964".
Parola d'ordine e controparola potevano essere pronunciate in francese, spagnolo o inglese.
34. Incontro urgenti a richiesta potevano essere organizzati come segue: un incontro urgente yavka richiesto da "ZHULYENA" poteva aver luogo con il permesso della Centrale due giorni dopo che lei aveva fatto il segno "O". Per esempio "ZHULYENA"avesse messo il segnale mercoledì sera, la Residentura l'avrebbe visto giovedì mattina, ed il contatto yavka avrebbe avuto luogo sabato, nei termini di un normale incontro, previa autorizzazione della Centrale. Il contatto yavka di ripiego poteva avvenire di domenica. Un contatto yavka in caso di emergenza poteva aver luogo senza l'autorizzazione della Centrale, se la Residentura avesse visto il segnale speciale (¯), con le stesse modalità di un normale contatto yavka. Il contatto yavka di ripiego avrebbe avuto luogo il giorno seguente.
35. Le località previste per gli incontri yavka nei vari paesi erano le seguenti:
a Vienna (località nome in codice "LEDI") a fianco alla vetrina del negozio di abbigliamento femminile "Moden Soyel", al distretto XXI di Vienna, Prugerstrasse 10;
a Basilea (località detta "VELT" o "VILLI"), a fianco alla cabina telefonica all'angolo di St. Galler Ring e Rufacnerstrasse;
a Tunisi (località detta "TONI") a fianco della vetrina del negozio di Claire Fontaine, all'angolo di Rue d'Alger e l'impasse d'Alger;
a Roma (località detta "SPOT" o "SAM") all'angolo di via Tommaso d'Aquino e via Marsilio Ficino (non lontano da Piazza degli Eroi).
A Parigi la yavka, nome in codice "SKHEMA", era sita in prossimità dell'uscita della stazione Danube della metropolitana, nel 19¡ arrondissement.
A Bruxelles la Yavka, nome in codice "Leo", era a fianco della vetrina del negozio di calzature al civico 128 di rue Léon Théod (all'angolo con rue Henri Werrie); qui lei doveva attendere 3 minuti e poi incamminarsi lungo rue Henri Werrie.
36. I siti in cui apporre i segnali nei vari Paesi erano i seguenti:
A Vienna ("FON"), era la cabina telefonica a Vienna IX, Reznicekgasse 3; il segnale doveva essere apposto sul lato della cabina che guardava la strada, sotto il telaio della finestra.
A Berna (sito nome in codice "STOLB"), era il pilastro in pietra a sinistra del cancello d'ingresso della casa numero 4 sulla Kistlerweg street (guardando di fronte la casa).
Il sito è stato successivamente cambiato in "UGOL", che era il lampione metallico all'angolo fra Jegelbergstrasse e JegelÉ (illeggibile). Il lampione si trova presso un muro di pietra a destra della casa n. 26 sulla Jegelbergstrasse.
A Tunisi (nome in codice "TEO") era a livello della mano, su un pilastro di pietra che reggeva un'inferriata metallica. All'inferriata era affisso un cartello blu con la scritta "rue de l'Inde", sulla sinistra venendo da avenue Mohamed V.
A Roma (nome in codice "RITA") era all'angolo fra via Ferdinando di Savoia e via Maria Adelaide, non lontano da Piazza del Popolo, vi si trovava un orologio retto da una struttura metallica rettangolare alta 3 metri. Il segnale veniva apposto sul lato di via Ferdinando di Savoia, ad altezza della mano.
A Parigi (nome incodice "PETRA") era un pilastro metallico, che indicava la fermata Ranebagu (traslitteraz.) dell'autobus n. 32, non lontano dalla stazione Muette della Metropolitana.
A Bruxelles (nome in codice "FLER") era una cassetta postale rossa all'esterno della casa sita al civico 180 di avenue de Floreal, non lontano dall'angolo con avenue Brugman. Il segnale doveva essere apposto sul lato destro della cassetta delle lettere, vista di fronte.
37. Il segnale in codice da usare per tutti i siti era lo stesso:
il segnale per indicare l'arrivo nel Paese era il più (+);
quello per lasciare il Paese era il meno (-);
per richiedere un contatto yavka era lo zero (0);
per richiedere un contatto yavka d'emergenza era uno zero barrato (¯);
una richiesta per una buca morta era il segno "V";
il segnale che confermava la ricezione di una trasmissione radio (da usarsi unicamente dietro istruzioni della Centrale) era il segno "Z";
il segnale di pericolo era dato da due linee perallele (II) (nel caso in cui era dato questo segnale la Centrale controllava giornalmente il sito permanente e faceva ricorso a trasmissioni radio giornaliere).
38. "ZHULYENA" apponeva un segno con un gesso bianco la domenica ed il mercoledì sera, che la Residentura controllava lunedì e giovedì mattina. "ZHULYENA" cancellava i segnali (tranne quello che indicava che aveva lasciato il Paese) due giorni dopo averli apposti. Quando "ZHULYENA" si spostava di Paese in Paese, la Centrale poteva chiedere che i suoi segnali fossero controllati giornalmente per un certo periodo.
39. Buche morte da usare una sola volta. Nei Paesi in cui soggiornava per un certo lasso di tempo, "ZHULYENA" provvedeva a scegliere buche morte da usare una sola volta ed i relativi siti per i segnali, di cui inviava una descrizione alla Centrale a mezzo scritto occulto.
40. La comunicazione a mezzo buca morta fra "ZHULYENA" e la Centrale iniziava quando lei apponeva il segnale sull'apposito sito. La procedura di prelievo da una buca morta partendo da un segnale era la stessa di un contatto yavka, cioè due giorni dopo che lei aveva apposto il segno ("V"). Per esempio, se "ZHULYENA" avesse apposto un segno per buca morta la domenica sera, la residentura l'avrebbe visto il lunedì mattina e l'operazione di prelievo avrebbe avuto luogo il mercoledì. In ogni caso le buche morte venivano riempite alle 21, ora locale, ed i segnali letti dopo le 21.30 dalla Residentura. "ZHULYENA" poteva vedere il segnale di avvenuto prelievo dalla buca dopo le 22.30. Per indicare che la buca morta era stata riempita, "ZHULYENA" apponeva un segno orizzontale, mentre la Residentura con un segno verticale indicava che il prelievo era stato effettuato. Se era impossibile usare una data buca morta, " ZHULYENA" apponeva il seguente segnale: 2 righe orizzontali (=) indicavano che era passata alla buca successiva e che l'operazione era stata rinviata al giorno successivo. Tali segnali erano apposti sui siti scelti ad hoc per ogni buca morta. " ZHULYENA" usava le buche morte in ordine numerico.
41. Le comunicazioni fra la Centrale e " ZHULYENA" erano organizzate come segue:
avrebbe ricevuto le comunicazioni radio dalla Centrale una volta alla settimana con un ben noto ricevitore a transistor. Avrebbe provveduto a confermare l'avvenuta ricezione della comunicazione radio mediante scritto occulto o segnale (qualora richiesto dalla Centrale). La Centrale avrebbe iniziato a trasmettere dopo il suo arrivo in Austria.
42. Le comunicazioni postali (come ripiego) in caso di assoluta necessità, implicavano l'invio di corrispondenza all'indirizzo di " ZHULYENA" da parte della Centrale. Le comunicazioni postali erano firmate da Luc Roussel ed erano mascherate da corrispondenza fra conoscenti. Le comunicazioni postali di questo tipo potevano includere micropunti (sul cellophane nell'involucro) o nomi in codice nel corpo della lettera (ad es. "LEDI", "VILLI", "SAM", "SERZH"). L'uso di tali nomi in codice Yavka nel corpo di una lettera stava ad indicare che " ZHULYENA" era chiamata ad un incontro nel Paese in questione, e che lei doveva farsi trovare lì ogni giorno, per una settimana, a partire dalla data della lettera, osservando le condizioni per il contatto yavka in questione, fino a quando non fosse avvenuto il contatto con la Centrale. I segnali in codice erano gli stessi usati per i contatti di "ZHULENYA" con la Centrale. I segnali venivano apposti da un agente della Residentura del Paese in cui lei soggiornava a lungo, o per corriere, al sito denominato "ANNA" (in tutti i Paesi) che "ZHULYENA" aveva scelto e di cui aveva reso edotta la Centrale.
43. Buche morte di ripiego monouso. In caso di estrema necessità, dietro istruzioni della Centrale, poteva avere luogo un'operazione con una buca morta o una comunicazione fra la Centrale e "ZHULYENA" attraverso una delle buche morte che essa stessa aveva scelto. La Centrale informava di ciò "ZHULYENA" via radio, indicando la data stabilita per l'operazione ed il numero identificativo della buca morta. La procedura per lo svolgimento dell'operazione sarebbe stata la stessa, come nel caso in cui "ZHULYENA" avesse agito d'iniziativa.
44. Richiesta urgente di contatto yavka. La Centrale poteva chiamare "ZHULYENA" per radio o mediante comunicazione postale, come per le operazioni "ANNA". In tal caso "ZHULYENA" sarebbe dovuta andare all'incontro lo stesso giorno in cui avesse visto il segnale, attenendosi alle stesse procedure di un ordinario contatto yavka.
45. La scadenza prevista per il suo (di "ZHULYEN") passaporto neozelandese era il 4 ottobre 1979. Quando un funzionario della Residentura di Parigi ha smarrito un documento connesso, il Dipartimento di Sicurezza del Direttorato S (Dipartimento 9) ha raccomandato che il passaporto non fosse rinnovato, ma che il vecchio passaporto fosse utilizzato all'interno dell'URSS unitamente alle operazioni "PROGRESS".
46. C'erano 19 illegali che sono stati inviati per una sola missione nei Paesi del Blocco Sovietico, di cui due venivano dalla Branca anglo-americana, cinque dalla Branca europea, otto dalla Branca austro-tedesca, tre dalla Branca latino-americana ed uno da quella cinese.
C'erano 46 persone tenute sotto osservazione: (compresi) "ZHULYEN" (Julien) e "ZHULYENA" per la Branca anglo-americana, sei per la Branca europea, 26 per la Branca austro-tedesca, cinque per la Branca (Medio) orientale e cinque per la Branca latino-americana.
47. Gli "ZHULYEN" sono stati rimpatriati a causa della malattia del figlio. "ZHYLUENA" è stata collocata in pensione nell'agosto del 1977 per motivi di salute.
48. Nel 1978 gli "ZHULYEN" hanno divorziato; lei si è fatta una nuova famiglia, lui è stato trasferito a svolgere mansioni di addestramento nell'URSS, alle dipendenze del 3¼ Dipartimento del Direttorato S.
49. Tornata nell'Unione Sovietica, "ZHULYEN" ha divorziato da suo marito e si è sposata con BIRYUKOV Vadim Osipovich, un ex agente del KGB. Il figlio di quest'ultimo (nato nel 1957) ha sposato una figlia del poeta Robert ROZHDESTVENSKIY. Il padre di Biryukov, come è risultato, era un ebreo.
Commenti del servizio
Para 22. "PATRIYA" era l'agente illegale Maria Luiza del ERNANDES DARBAT DE LAS ERAS alias Maria Luise de MARCHETTE.
SEGRETISSIMO G. B. *

Fonte delicata
Rapporto Impedian Numero 253
Data di emissione: 10 novembre 1998

Oggetto: Interprete della Società Fiat - Nome in codice "LAURA"


Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
Data delle informazioni: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Si prega di notare che si tratta di una fonte sensibile. Il materiale Impedian deve essere conservato e visto unicamente da personale indottrinato.
Non deve avere luogo alcuna azione sulla scorta di questo rapporto, né discussione/distribuzione del materiale Impedian al di fuori del vostro servizio senza la preventiva approvazione dell'originatore.
Interprete della Società Fiat - nome in codice "LAURA"
1. "LAURA" era una interprete della Società Fiat. Insegnava anche russo all'Università di Torino. "LAURA" è stata reclutata dal KGB nel 1962.
L'informazione si riferisce al 1979.
Commento del servizio
La fonte non conosceva l'identità di "LAURA".
SEGRETISSIMO GB*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 254
Data di emissione: 10 novembre 1998

Oggetto: Lev Mikhailovich Kapalet Ð Nome in codice "Vladimir"


Fonte: Ex agente del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data: fino al 1984
ATTENZIONE: Si prega di notare che si tratta di una fonte sensibile. Il materiale Impedian deve essere conservato e visto unicamente dal personale indottrinato.
Non deve avere luogo alcuna azione sulla scorta di questo rapporto, né discussione/distribuzione del materiale Impedian al di fuori del vostro servizio senza la preventiva approvazione dell'originatore.
Commento: -
Lev Michailovich Kapalet - nome in codice "Vladimir"
1. Lev Mikhailovich KAPALET, Vice Capo del Dipartimento Europa Occidentale dell'SSOD (Unione delle Associazioni dell'Amicizia), era una fonte del KGB. Aveva precedentemente prestato servizio in Italia. Il suo nome era "VLADIMIR".
2. Nel settembre 1978 KAPALET si è impegnato in modo particolare per avere un colloquio con AMADEI, Deputato del Parlamento italiano sotto coltivazione da parte del KGB.
SEGRETISSIMO G.B.*

Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 255

Oggetto: Agente del KGB Ivan Dimitriyevich Nikulin.


NIKULIN I.D., Console dell'URSS a Genova, era un agente del KGB (1976)
SEGRETISSIMO G.B.*

Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 256
Documento del MAE italiano sui dissidenti ed i diritti umani, ottenuto dal GRU (1977)


1. Il GRU dello Stato Maggiore Generale del Ministero della Difesa dell'URSS è venuto in possesso di un documento del Ministero degli Esteri italiano, che consisteva in una guida, datata 5 aprile 1977, indirizzata alle Rappresentanze italiane all'estero, inerente ai dissidenti nell'Europa orientale. La guida esponeva la posizione dei Paesi della CEE sul tema dei diritti umani.
2. Nel corso di un incontro dal 19 al 30 marzo a Londra, il Comitato Politico della Comunità Economica Europea ha preso in considerazione il problema della dissidenza e dei diritti umani;
3. Il Rappresentante francese ha detto "che vi sarebbero state spiacevoli ripercussioni, qualora l'Est avesse scoperto l'esistenza di una policy comune della CEE sulla questione dei diritti umani". Per il Rappresentante francese, "ogni membro della Comunità avrebbe dovuto seguire in proposito una linea di condotta improntata a cautela, in sintonia con i propri mezzi e risorse e con la natura delle sue relazioni con ogni Paese dell'Est".
4. Da parte inglese si è sostenuta la tesi secondo cui era indispensabile avere un'approccio comune alla tematica. Gli inglesi erano appoggiati dai rappresentanti di Olanda, Danimarca e Lussemburgo.
5. Queste informazioni sono state trasmesse al Politburo del Comitato Centrale del PCUS.
SEGRETISSIMO G.B.*

Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 257
Operazione del KGB contro lo scienziato italiano Doctrinelli


1. Quando la fabbrica di fertilizzanti al nitrogeno di Grodno era ancora in costruzione, era stata realizzata una fabbrica di ammoniaca su progetto della ditta italiana Montecatini. Quando avevano venduto il progetto, gli italiani avevano dato i soli lavori di routine ed i parametri stabiliti. Si erano rifiutati di cedere la ricerca scientifica relativa alla deviazione dell'attività di routine dell'impianto, asserendo che la ricerca costituiva un segreto commerciale.
2. Il KGB ha allora cercato delle persone che potessero avere queste informazioni.
3. DOCTRINELLI (si sconosce il nome), cittadino italiano, era assistente dello scienziato italiano GEMARCO. DOCTRINELLI ha trascorso circa 3 settimane a Grodno. E' stato alloggiato in una camera d'albergo dotata di dispositivi elettronici (?) e tenuto sotto costante soveglianza da parte di agenti.
DOCTRINELLI portava sempre al seguito una voluminosa valigetta, che non lasciava mai incustodita. Il KGB ha ritenuto che la valigetta potesse contenere materiale d'interesse scientifico e tecnico. Per ispezionare di nascosto la valigetta di DOCTRINELLI sono stati organizzati due avvenimenti per gli stranieri, ma in entrambi i casi DOCTRINELLI ha portato seco la valigetta. Quando si recava a piedi a Grodno lasciava la valigetta agli altri italiani che restavano in albergo.
Allora è stata organizzata una cena di gala in onore di DOCTRINELLI, cui sono stati invitati anche gli altri specialisti stranieri. In quell'occasione DOCTRINELLI ha nascosto la valigetta sotto il letto.
4. Il KGB ha fotografato 493 pagine di documenti della valigetta. Le carte descrivevano l'attività tecnologica della Società GEMARCO-VETROCOCK ed hanno fornito informazioni sulle caratteristiche di assorbimento delle soluzioni a varie temperature e pressioni. Gli scienziati sovietici non disponevano di questi dati e la Società italiana si era rifiutata di fornire i numeri.
L'operazione del KGB ha ricevuto una valutazione di elevato livello, in quanto le informazioni sono state di notevole aiuto per la progettazione e funzionamento di nuove fabbriche.
(La fonte non ha saputo datare questa informazione)
SEGRETISSIMO G.B.*

Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 258
Operazione del KGB contro lo scienziato italiano Gapoli


1. Il Dott. GAPOLI, specialista italiano in catalizzatori, ha trascorso 5 mesi in missione ufficiale presso la fabbrica di fertilizzanti al nitrogeno di Grodno.
2. Per riparare guasti nella strumentazione della fabbrica, GAPOLI faceva uso di documenti scritti in italiano. Portava i documenti in una cartellina. Il KGB ha creato le condizioni che hanno incoraggiato GAPOLI a lasciare i documenti in albergo. Hanno procurato un baule che aveva tre chiusure, ma anche un doppiofondo.
3. Il KGB è riuscito ad accedere al baule attraverso il doppiofondo ed ha fotografato i documenti. Questi descrivevano la produzione e lavorazione dei catalizzatori utilizzati nell'industria del nitrogeno.
4. Il Direttorato del KGB ha creato ulteriori condizioni da utilizzare nei confronti di specialisti italiani, all'insaputa della loro ditta.
(La fonte non ha saputo datare quest'informazione)
SEGRETISSIMO G.B.*

Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 259
Punto di intercettazione radio "TSENTSAVR" presso la Residentura del KGB a Bonn


Il punto di intercettazione radio "TSENTSAVR" (centauro) presso la Residentura del KGB a Bonn si occupava di quanto segue
- intercettare il canale delle comunicazioni fra l'Ambasciata italiana a Bonn e il MAE italiano.
SEGRETISSIMO G.B.*

Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 260
Residentura del KGB a Roma incaricata di far penetrare un agente in Vaticano (1980)


1. La Centrale ha consegnato alla Residentura del KGB di Roma il compito prioritario di penetrare obiettivi vaticani, particolarmente al momento attuale (1980), in cui i Servizi Speciali occidentali cercavano continuamente di usare la Chiesa Cattolica per fini anti-sovietici ed anti-socialisti.
2. Un settore particolare di questo piano era destinato a studiare e coltivare lo staff di supporto delle Istituzioni vaticane, che avevano accesso diretto ai registri segreti. Il compito era difficile, tenuto conto del clima di sfiducia e sospetto, oltre che dell'influenza dei mezzi di informazione ostili e del fanatismo religioso di particolari individui.
3. Non bisognava necessariamente cercare un contatto diretto. Bisognava trovare ed acquisire agenti di supporto, i quali potevano coltivare sotto falsa bandiera personale vaticano. Questa categoria di dipendenti era mal pagata ed il fattore materiale non giocava un ruolo trascurabile.
4. In seno a questa categoria si poteva trovare però anche chi era chiuso dal punto di vista ideologico e chi, a causa del proprio lavoro, affrontava aspetti negativi con la leadership vaticana, come corruzione, disonestà, condotta immorale, ed individui che erano talmente disillusi dagli ideali ed idee del Cattolicesimo.
5. Erano di indubbio interesse gli interpreti che lavoravano alla Segreteria di Stato ed al Consiglio degli Affari Pubblici della Chiesa, poiché qui si concentravano le informazioni principali sulle questioni politiche. Costoro potevano essere contattati attraverso annunci in cui, come membri di una categoria scarsamente retribuita, essi offrivano i propri servizi quali insegnanti, traduttori, ecc.
SEGRETISSIMO G.B.*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 261
Reclutamento di Giuseppe Pullara (nome in codice "Dzhura") da parte del KGB


1. "DZHURA" Ð PULLARA Giuseppe, cittadino italiano, nato nel 1942, faceva parte dello staff del quotidiano romano "Corriere della Sera". Nel coltivarlo, la Residentura del KGB di Roma ha adottato il metodo di coinvolgerlo gradualmente, facendo leva su fattori idelogico-politici e materiali.
2. Nel dicembre 1972 ha avuto luogo un'operazione di prova aggressiva, con l'uso di dispositivi tecnico-operativi (articoli Z-241 e G-65, sonde per attività radio terrestre ed aerea, mimetizzati come pali di recinzione).
3. "DZHURA" è stato reclutato nel marzo 1972.
4. Si è poi però venuti a conoscenza che i Servizi Speciali avversari erano al corrente di casi in cui i SS.II. sovietici avevano fatto uso di dispositivi per sondare l'attività radio terrestre ed aerea in Paesi dell'Europa Occidentale.
5. Il contatto con "DZHURA" è stato temporaneamente sospeso.
6. Nel 1977 ha destato sospetto il comportamento di "DZHURA".
7. "DZHURA" era in contatto con i seguenti agenti della Residentura di Roma:
POLUNIN Lev Gerasimovich
ANNENKOV Georgiy Pavlovich
PERSHIN Vladimir Aleksandrovich
SEGRETISSIMO G.B.*

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 7
Data di emissione: 23 marzo 1995

Oggetto: Lelio Basso Di Ugo Ð Nome in codice " Libero"


Fonte: Un ex ufficiale del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data dell'informazione: fino al 1984
AVVERTIMENTO: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile.
Il materiale Impedian va tenuto e visionato solo da personale indottrinato.
Nessuna attività può essere intrapresa sulla base di questo rapporto, né il materiale Impedian può essere discusso/distribuito al di fuori del vostro servizio senza la preventiva autorizzazione dell'ente originatore.
Commento: -
Lelio Basso Di Ugo Ð Nome in codice "Libero".
1. Lelio BASSo (sic) DI UGO, nato il 1903 a Varazze, Savona, era un laureato italiano di scienze giuridiche e filosofiche e un avvocato. Era anche Presidente del Partito socialista italiano di Unità Proletaria, un deputato del Parlamento italiano e un ex-Segretario del PSI.
2. Il contatto operativo del KGB con BASSO DI UGO venne stabilito nel '63 ed egli fu reclutato nel '70 come contatto riservato. A BASSO DI UGO venne dato il nome in codice "LIBERO" e fu gestito da un membro della Residentura del KGB di Roma. Attraverso di lui sono state realizzate le seguenti misure attive sovietiche:
Partecipazione al Tribunale Russel (1966-75), organizzazione di una tavola rotonda sui problemi del Mediterraneo e sulla situazione in M.O. (data non nota), richieste nel Parlamento italiano sul destino dei criminali internazionali BRAZINSKI (1976) e attività sul Comitato Internazionale per la unificazione della Corea (data non nota).
3. BASSO DI UGO è morto nel 1978.
RISERVATO

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 15
Data di emissione: 23 marzo 1995

Oggetto: "Contatto riservato del KGB - Kanio"


Fonte: Un ex ufficiale del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data dell'informazione: fino al 1984
AVVERTIMENTO: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile.
Il materiale Impedian va tenuto e visionato solo da personale indottrinato.
Nessuna attività può essere intrapresa sulla base di questo rapporto, né il materiale Impedian può essere discusso/distribuito al di fuori del vostro servizio senza la preventiva autorizzazione dell'ente originatore.
Commento: Saremmo grati di poter conoscere l'identità di "KANIO".
Contatto riservato del KGB - Kanio
"KANIO" era il Capo del Dipartimento Stampa del Partito Democrazia Cristiana ed un assistente personale di PEDINI, un Vice-Ministro degli Esteri. KANIO era un contatto riservato della Residentura del KGB di Roma (data dell'informazione 1972)
RISERVATO

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 25
Data di emissione: 23 marzo 1995

Oggetto: Alfredo Casilio - Nome in codice "Renato"


Fonte: Un ex ufficiale del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data dell'informazione: fino al 1984
AVVERTIMENTO: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile.
Il materiale Impedian va tenuto e visionato solo da personale indottrinato.
Nessuna attività può essere intrapresa sulla base di questo rapporto, né il materiale Impedian può essere discusso/distribuito al di fuori del vostro servizio senza la preventiva autorizzazione dell'ente originatore.
Commento: -
Alfredo Casilio - Nome in codice "Renato"
1. Alfredo CASILIO nato nel 1938 a Napoli, era Capo della Segreteria del Gruppo della "Sinistra Indipendente" al Senato italiano ed editore capo della pubblicazione "L'astrolabio". Era responsabile dei contatti fra l'Eni ed il Parlamento Europeo.
2. CASILIO è stato reclutato dal KGB nel 1974 con il nome in codice "RENATO".
Nel 1977, in quanto valido agente della Residentura del KGB di Roma, venne premiato con un salario mensile di 170 rubli. In quel periodo, comunque, CASILIO ha cominciato a prendere le distanze dalla cooperazione con il KGB. Nel 1980 il KGB ha deciso di sospendere le relazioni con lui fino al 1984.
RISERVATO

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 30
Data di emissione: 23 marzo 1995

Oggetto: Franco Galluppi Ð Nome in codice " Gayev"


Fonte: Un ex ufficiale del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data dell'informazione: fino al 1984
AVVERTIMENTO: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile.
Il materiale Impedian va tenuto e visionato solo da personale indottrinato.
Nessuna attività può essere intrapresa sulla base di questo rapporto, né il materiale Impedian può essere discusso/distribuito al di fuori del vostro servizio senza la preventiva autorizzazione dell'ente originatore.
Commento: -
Franco Galluppi Ð Nome in codice "Gayev"
1. Franco GALLUPPI, nato nel '22, era un membro del PSI.
Nel 1948, ha lavorato come Segretario del leader del PSI, Riccardo LOMBARDI. GALLUPPI ha perso questo incarico quando NENNI è diventato leader del partito e nella organizzazione del Partito vennero fatti dei cambiamenti;
2. GALLUPPI venne reclutato nel '52 e gli venne assegnato il nome in codice "GAYEV". Era solito coltivare il "Movimento dei Lavoratori italiani", una organizzazione troskista, ed è stato utilizzato anche contro la Yugoslavia. Nel '54, il contatto venne interrotto perché GALLUPPI aveva perso le sue possibilità di raccolta per l'intelligence.
3. Nel '75, il KGB ha riallacciato il contatto con GALLUPPI continuando fino al 1982. Come già avvenuto in precedenza il contatto venne interrotto poiché GALLUPPI non aveva più accesso informativo.
RISERVATO

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 45
Data di emissione: 7 aprile 1995

Oggetto: Giuseppe Amedei Ð Nome in codice "Antoniy"


Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
Data informazione: fino al 1984
AVVERTIMENTO: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile.
Il materiale Impedian va tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Nessuna azione va presa sulla scorta di questo rapporto o discussione/distribuzione del materiale Impedian al di fuori del vostro servizio senza il consenso dell'originatore.
Commento: -
Giuseppe Amedei Ð Nome in codice "Antoniy"
Giuseppe AMEDEI, nato nel 1919, era membro del Parlamento italiano e Sottosegretario alle Finanze. AMEDEI era d'interesse del KGB, ma non è nota la condizione del suo reclutamento. Il suo nome in codice era "ANTONIY".
(Data dell'informazione Ð 1981 e più tardi)
RISERVATO

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 47

Oggetto: Giuseppe Avolio Ð Nome in codice "Viktor"


Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
Data informazione: fino al 1984
AVVERTIMENTO: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile.
Il materiale Impedian va tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Nessuna azione va presa sulla scorta di questo rapporto o discussione/distribuzione del materiale Impedian al di fuori del vostro servizio senza il consenso dell'originatore
Commento: -
Giuseppe Avolio Ð Nome in codice "Viktor"
1. Giuseppe AVOLIO, nato nel 1924, faceva parte della dirigenza del Partito Socialista Italiano. Era anche Direttore del quotidiano "Mondo Nuovo" e Deputato al Parlamento italiano dalla città di Napoli.
2. AVOLIO è stato coltivato dalla Residentura di Roma dal 1961 al 1965. Il suo nome in codice era "VIKTOR". AVOLIO è stato utile per porre in essere misure attive, ma si è rifiutato di appofondire il rapporto con il KGB.
RISERVATO

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 69
Data di emissione: 14 luglio 1995

Oggetto: Fonte italiana del KGB Ð Nome in codice "Mark"


Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
Data dell'informazione: fino al 1984
AVVERTIMENTO: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile.
Il materiale Impedian va tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Nessuna azione va presa sulla scorta di questo rapporto o discussione/distribuzione del materiale Impedian al di fuori del vostro servizio senza il consenso dell'originatore.
Commento: Gradiremmo sapere a tempo debito se siete stati in grado di identificare "MARK".
Fonte italiana del KGB Ð Nome in codice "Mark"
"MARK" era un alto funzionario del Comitato Centrale del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP); Era anche vice-capo del Dipartimento Internazionale del PSIUP. "MARK" era stato reclutato e manipolato dalla Residentura del KGb di Roma.
(Data dell'informazione Ð 1970)
Commento del servizio: La fone non conosceva l'identià di "MARK".
RISERVATO

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 70
Data di emissione: 14 luglio 1995

Oggetto: Fonte italiana del KGB Ð Nome in codice "Nemets"


Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
Data dell'informazione: fino al 1984
AVVERTIMENTO: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile.
Il materiale Impedian va tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Nessuna azione va presa sulla scorta di questo rapporto o discussione/distribuzione del materiale Impedian al di fuori del vostro servizio senza il consenso dell'originatore.
Commento: Vi saremmo grati se ci faceste sapere in tempo debito se siete stati in grado di identificare "NEMETS". Gradiremmo anche conoscere il significato delle sigle IPSLA E IPALMO.
Fonte italiana del KGB Ð Nome in codice "Nemets"
1. "NEMETS" ("TEDESCO") era un uomo politico e parlamentare italiano, fonte della Residentura del KGB di Roma. "NEMETS" era una fonte che forniva informazioni e reclutava altre fonti. E' stato inviato a Bruxelles con il compito di stabilire utili contatti. Ha anche coltivato funzionari del Ministero degli Esteri italiano sotto la bandiera IPALMO (si ignora il significato della sigla) ed ha fornito notizie su SANTORO, SAVERIO, SANTANILMO e Claudio MORENO. Era coinvolto in misure attive.
2. Nel 1971 "NEMETS" è diventato il Capo dell'IPSLA (si ignora il significato della sigla). Questo Istituto aveva stretti contatti con funzionari del Ministero degli Esteri Italiano ed era finanziato da Amintore FANFANI. "Nemets" era un confidente di FANFANI.
3. Per iniziativa del KGB "NEMETS" si è fatto promotore di un Comitato Nazionale Contro la Bomba al Neutrone. Il Partito Comunista Italiano (PCI) era coinvolto in questo Comitato. Il coinvolgimento del PCI costituiva motivo di preoccupazione per la Residentura del KGB di Roma, in quanto il PCI avrebbe potuto prendere l'iniziativa e controllare il Comitato, privando così il KGB dell'opportunità di usarlo a proprio vantaggio.
4. Nel gennaio 1977 le fonti valide della Residentura del KGB di Roma venivano retribuite su base mensile in rubli correnti. "NEMETS" riceveva 240 rubli.
Commento del servizio: La fonte non conosceva l'identità di"NEMETS'.
RISERVATO

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 74
Data di emissione: 28 luglio 1995

Oggetto: Contatto confidenzaile del KGB - nome in codice "Adriat"


Fonte: ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
Data informazione: fino al 1984
ATTENZIONE: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile. Il materiale Impedian va tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Nessuna azione va presa sulla scorta di questo rapporto o discussione/distribuzione del materiale Impedian al di fuori dal vostro Servizio senza il consenso dell'originatore.
Commento: -
Contatto confidenzale del KGB - Nome in codice "Adriat"
"ADRIAT" era un senatore del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP). Era anche uno dei Segretari del Presidente del Senato Amintore FANFANI. "ADRIAT" era un contatto confidenziale della Residentura del KGB di Roma.
COMMENTO DEL SERVIZIO
La fonte non conosceva né l'identità di "ADRIAT" né la data alla quale si riferiva questa informazione.

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 79
Data di emissione: 28 luglio 1995

Oggetto: Rappresentanti del Pci addestrati in Unione Sovietica.


Fonte: ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
DOI: fino al 1984
ATTENZIONE: Trattasi di fonte sensibile. Il materiale Impedian deve essere tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Non deve essere intrapresa alcuna azione sulla scorta di questo rapporto o discussione/disseminazione del materiale Impedian all'esterno del vostro Servizio, se non previa autorizzazione dell'originatore.
Commento: -
Rappresentanti del Pci addestrati in Unione Sovietica.
1. Nel 1979 tre rappresentanti del Partito Comunista Italiano (PCI) furono addestrati in Unione Sovietica. Uno fu addestrato come istruttore radio e cifra, un altro come specialista in disinformazione ed il terzo come esperto nella produzione di documenti falsi.
2. L'addestramento fu organizzato dal Direttorato S del Primo Direttorato Principale del KGB. Fu fatto sulla base di una decisione del Comitato Centrale del PCUS Politburo nr. SG 143/8 GS del 17 gennaio 1979.
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 80
Data di emissione: 28 luglio 1995

Oggetto: N Cona - Nome in codice "Bauer"


Fonte: un ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
DOI: fino al 1984
ATTENZIONE: Trattasi di fonte sensibile. Il materiale Impedian deve essere tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Nessuna azione deve essere intrapresa sulla scorta di questo rapporto o discussione/disseminazione del materiale Impedian all'esterno del vostro Servizio se non previa autorizzazione dell'originatore.
Commento: -
N Cona - Nome in codice "Bauer"
N CONA era il Segretario particolare di Enrico MANCO, Vice Segretario Generale del Partito Socialista Italiano (PSI). A nome di MANCO, CONA si rivolse agli Ungheresi per assistenza materiale in favore del "gruppo MANCO". Ciò sarebbe stato ottenuto facendo concludere agli Ungheresi affari nel commercio estero in cambio di informazioni sulla situazione politica estera italiana. A CONA fu dato il nome in codice "BAUER".
(data dell'informazione 1978)

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 81
Data di emissione: 23 agosto 1995

Oggetto: Michele Achillis - Nome in codice "Agel"


Fonte: un ex ufficiale del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
Data dell'informazione: sino al 1984
ATTENZIONE: si fa presente che si tratta di una fonte sensibile. Il materiale Impedian va tenuto e visionato solo da personale indottrinato.
Nessuna attività può essere intrapresa sulla base di questo rapporto, né il materiale Impedian può essere discusso/distribuito al di fuori vostro Servizio senza la preventiva autorizzazione dell'ente originatore.
Commento: -
Michele Achillis - nome in codice "Agel"
1. Michele Achillis era il vicepresidente del gruppo parlamentare del Partito Socialista Italiano (PSI). Egli era anche a capo del gruppo di sinistra all'interno del PSI.
2. Achillis era un agente dell'intelligence ungherese. Il suo nome in codice era "Agel".
Data dell'informazione: 1978

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 89
Data di emissione: 23 agosto 1995

Oggetto: coltivazione del KGB del giornalista italiano Gawronski


Fonte: ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
DOI: fino al 1984
ATTENZIONE: trattasi di fonte sensibile. Il materiale Impedian deve essere tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Non deve essere intrapresa alcuna azione sulla scorta di questo rapporto, o discussione/disseminazione del materiale Impedian all'esterno del vostro Servizio, se non previa autorizzazione dell'originatore.
Commento: Notiamo da "Mosca Informazione" (equivalente lista diplomatica) che Jan (sic) Gawronski era corrispondente RAI-Tv a Mosca nel 1981.
Coltivazione del KGB del giornalista italiano Gawronski
GAWRONSKI (nome non noto) era un italiano che lavorava con il giornale "La Repubblica" ed era corrispondente RAI-TV a Mosca. GAWRONSKI era oggetto di coltivazione da parte del Secondo Direttorato Principale del KGB.

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 95
Data di emissione: 23 agosto 1995

Oggetto: funzionario del Partito Socialista Italiano - Nome in codice "Evklid"


Fonte: ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
DOI: fino al 1984
ATTENZIONE: trattasi di fonte sensibile. Il materiale Impedian deve essere tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Non deve essere intrapresa alcuna azione sulla scorta di questo rapporto, o discussione/disseminazione del materiale Impedian all'esterno del vostro Servizio, se non previa autorizzazione dell'originatore.
Commento: -
funzionario del Partito Socialista Italiano - Nome in codice "Evklid"
1. "EVKLID" ("EUCLID") era un membro del Comitato Centrale del Partito Socialista Italiano. Era anche membro del Dipartimento Internazionale della Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL).
2. "EVKLID" era d'interesse del KGB, ma il suo stato di reclutamento non è noto.
(data d'informazione 1969)
Commento del servizio:
La fonte non conosceva l'identità di "EVKLID".
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 97
Data di emissione: 23 agosto 1995

Oggetto: coltivazione da parte del KGB di D Lubreno


Fonte: un ex ufficiale del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data dell'informazione: fino al 1984
ATTENZIONE: si fa presente che si tratta di fonte sensibile. Il materiale Impedian va tenuto e visionato solo da personale indottrinato.
Nessuna attività deve essere intrapresa sulla base di questo rapporto, né il materiale Impedian può essere discusso/distribuito al di fuori del vostro Servizio senza la preventiva autorizzazione dell'ente originatore.
Commento: Anche il Rapporto Impedian 33 si riferisce a Libero LIZZADRI ("MAVR").
coltivazione da parte del KGB di D Lubreno
D LUBRENO (LUBRANO?) era un membro della Segreteria del Consiglio dei Ministri italiano sotto DE MARTINO. La coltivazione da parte del KGB di LUBRANO fu condotta tramite l'agente reclutatore "MAVR2. "MAVR" era Libero LIZZADRI.

Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 99
Data di emissione: 23 agosto 1995

Oggetto: Contatto riservato del KGB - nome in codice "Rokko"


Fonte: un ex ufficiale del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data dell'informazione: fino al 1984
ATTENZIONE: si fa presente che si tratta di una fonte sensibile. Il materiale Impedian va tenuto e visionato solo da personale indottrinato.
Nessuna attività può essere intrapresa sulla base di questo rapporto, né il materiale Impedian può essere discusso/distribuito al di fuori del vostro servizio senza la preventiva autorizzazione dell'ente originatore.
Commento: -
Contatto riservato del KGB - nome in codice "Rokko"
"ROKKO" era un funzionario dell'apparato centrale del Partito della Democrazia Cristiana.
Era un contatto riservato della Residentura del KGB di Roma.
Commento del servizio:
La fonte non conosceva l'identità di "ROKKO" né la data a cui si riferisce questa informazione.

12 ottobre 1999
Fonte: www.emule.it  

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