Essere una persona sensibile vuol dire percepire un tono di voce distante durante una telefonata, riconoscere l’ansia, la paura e la tristezza nella faccia degli altri. Essere sensibile vuol dire fare caso a tutto, e con “tutto” intendo veramente qualsiasi cosa: un fiore sconfitto dal vento, un cane solo, un colore diverso del cielo, un sorriso più sentito, una parola colorata in mezzo a tante parole anonime.
Essere sensibili vuol dire vivere dieci, cento, mille vite ogni giorno.
Quando sei sensibile non puoi fregartene, farti gli affari tuoi, lasciar perdere.
Susanna Casciani

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