Toh, chi l’avrebbe mai detto.
C’è voluta una super-perizia per stabilire l’ovvio: il sangue comparso magicamente sulla statua della Madonna di Trevignano è solo ed esclusivamente di Gisella Cardia, l’auto-proclamata veggente a cui negli ultimi due anni decine di televisioni hanno dedicato trasmissioni, articoli, inchieste.
E oggi quelle stesse testate titolano stupefatte: “Nessun miracolo”.
Come se ci volesse l’esame del DNA per stabilire un tale livello di cialtroneria e circonvenzione di incapaci.
Abbiamo speso soldi, tempo, energie, palinsesti, sottratto minuti preziosi a questioni molto più serie per occuparci di una madonnina che sanguinava soldi.
Non solo mi auguro che ne risponda la diretta interessata.
Da Barbara D’Urso a Bruno Vespa, a tutti i giornalisti veri o presunti, chiunque abbia dato credito e spazio a questa cialtronata in cambio di un pugno di share o di click è pregato di restituire la tessera (ammesso che ne abbiano una) e chiedere scusa.
Siamo un Paese senza speranza.
Lorenzo Tosa

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