Un team di ricercatori coreani ha sviluppato un test che potrebbe riscrivere le regole della diagnosi oncologica. Niente aghi, niente biopsie: basta un campione di urina e pochi minuti per individuare alcuni dei tumori più difficili da diagnosticare.
Il segreto è in minuscole molecole chiamate metaboliti tumorali, che vengono rilevate da una striscia intelligente abbinata a un sensore ottico ultra-sensibile e a un algoritmo di intelligenza artificiale. Nei primi test su casi di tumore alla prostata e al pancreas, la precisione è arrivata al 99 %.
Il dispositivo è economico (costa meno di un caffè), portatile e non richiede personale specializzato. Secondo i ricercatori, può essere usato ovunque: in ospedale, in farmacia o perfino a casa. Il sogno? Un futuro in cui ogni visita annuale includa uno screening anticancro istantaneo.
Al momento lo studio si sta ampliando a tumori del polmone e del colon. I dati sono ancora preliminari, ma se venissero confermati, saremmo davanti a una svolta epocale nella diagnosi precoce.
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