Non sapevano nulla dell’attacco.
Nessuno li ha avvisati.
Non hanno speso una sola parola di condanna nei confronti di Trump e di un bombardamento che viola ogni diritto interno e internazionale.
Uno addirittura, Salvini, che dice la sua su tutto lo scibile umano, non ha twittato mezza parola su Trump, come se nulla fosse successo.
Di più. A 36 ore dall’attacco americano in Iran non esiste una posizione chiara, precisa, coerente del governo Meloni e del ministro degli Esteri Antonio Tajani sulla guerra in Iran.
E poche ore fa, senza nessun titolo o reale possibilità, Tajani se ne esce proponendo un tavolo di pace tra Usa e Iran a Roma.
Ma quale pace? Ma quale tavolo? Senza neanche uno straccio di condanna. Di idea. Di posizione. Di ruolo.
Siamo sull’orlo di un conflitto mondiale e ci arriviamo nelle mani del governo più debole e inadeguato in politica estera della storia repubblicana.
Si affannano per mostrarsi centrali, in realtà Meloni e Tajani (figuriamoci Salvini) non toccano palla.
Mai l’Italia aveva contato così poco. In balia degli imperi, dei bulli, degli eventi.
Auguri.
Lorenzo Tosa

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