sabato 29 marzo 2025

Àndrea Pirlo

 




Estate 1999. Andrea Pirlo è un giocatore dell'Inter, ma dopo una stagione non proprio positiva, gli fanno capire che è ancora troppo acerbo per proseguire in maglia nerazzurra.

Andrea quindi, per farsi le ossa, decide di trasferirsi a Reggio Calabria e vestire la maglia della Reggina.

«Vi aspetto da Cova per formalizzare.»

Il Presidente Foti invita così a pranzo un giovanissimo Pirlo in compagnia del suo procuratore, Tullio Tinti.  Due spaghetti e un caffè per conoscersi meglio, poi il discorso si sposta in via Verri, dentro la Boutique Philippe di Pisa Orologeria, negozio e allo stesso tempo ufficio milanese del presidente della Reggina. 

«Se vi piace qualcosa, ditemi…»


Dopo aver firmato tutti i documenti in via Durini, sede nerazzurra, Pirlo scende le scale e in strada chiede informazioni a Foti. 

«Dove si trova la squadra?»

Gelo. 

«In che senso? Dici adesso?»

«Sì!»

«È sabato, domani la Reggina è impegnata a Bologna.»

«Perfetto, presidente.»

Andrea apre il cofano della sua porsche, da cui spuntano pantaloncini, scarpette e un borsone mezzo pieno. C’è un po’ di tutto. 

«Ho quello che mi serve! Se posso, li raggiungerei.»

Foti, sorpreso dalla velocità di pensiero del ragazzo, esulta come fosse gol. 

«Ah! Ottimo!» 


E Pirlo, quella domenica, gioca subito, regalando anche l’assist decisivo per la rete vittoria di Possanzini. 

Il primo di una lunghissima serie, l’antipasto di una carriera davvero favolosa. 👏🏻❤️


Fonte: Grand Hotel Calciomercato

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