giovedì 13 febbraio 2025

The Sandman

 


Irriverente. Si esprime con parole poche carine nei confronti di tutti. Beve birra come se non ci fosse un domani. È violento e brutale. Ed è amatissimo dai fan.


Ma se pensate che stia parlando di "Stone Cold" Steve Austin, beh, vi sbagliate di grosso!


Tra le icone della vera ECW dell'epoca d'oro, tutte le splendide e deliziose qualità di cui sopra, appartengono ad uno ed uno solo dei wrestler impegnati in quelle faide al vetriolo: The Sandman.


Pluricampione della federazione di Philadelphia, il fumatore di sigarette più estremo del mondo è stato al centro di incontri e rivalità tra le più incredibili e destabilizzanti della storia del wrestling. E quella che segue fece persino imbestialire un certo campione olimpico...


Ma andiamo con ordine, partendo dalle coordinate temporali: 26 Ottobre 1996, evento della ECW "High Incident", chiamato così in virtù di un pericolosissimo "scaffold match" tra Tommy Dreamer e "Prime Time" Brian Lee.


Il nichilistico wrestler grunge Raven, accompagnato dalla sua stable, il "Nest", aveva messo gli occhi già da tanto tempo sul campionato ECW, nel 1995 saldamente alla vita di The Sandman. Ben presto, grazie anche all'intervento dei suoi scagnozzi, Raven riuscì nell'impresa di strappare la cintura al campione e mantenerla, nonostante numerosi match di rivincita.


Ma a Raven, sia il personaggio sul ring che l'atleta dietro le sue macchinazioni machiavelliche, questo non bastava. Bisognava spingere il pedale sull'acceleratore al massimo.


Ad Hardcore Heaven 1996 Raven introdusse nella sua stable l'ex-moglie del wrestler tabagista, Lori. Ma questo non riuscì ad infastidire il wrestler, che anzi suggerì a Raven di andare a letto con lei  mettendosi i tacchi "perché a lei piace così".


Ma Raven aveva un asso nella sua manica: il figlio di Sandman, Tyler. Un minorenne.


Tyler cominciò a subire il lavaggio di testa di Raven, che iniziò ad essere più presente del padre nella vita del giovane ragazzo, il quale iniziò a vestirsi come il lottatore ed utilizzare le stesse iconiche mosse, in primis il classico segno della braccia aperte a significare un crocifisso.


I segmenti che seguirono nelle settimane successive furono sempre più disturbanti, ancora di più se pensiamo che a farle era un minore. La più incisiva fu forse quella in cui Tyler, ripudiando il padre ubriacone, dichiarò di aver capito "chi era un vero padre", mentre Raven amorevolmente lo baciava sulla guancia.


Ma il peggio doveva ancora arrivare.


Arriviamo alla sera di "High Incident", The Sandman ha appena sconfitto 2 Cold Scorpio ed in questo modo ha mantenuto il titolo ECW alla propria vita, quando improvvisamente appare il piccolo Tyler, in abiti simili a quelli del padre. Dopo un pò di esitazione, nel tripudio generale, i due si abbracciano, in un momento emozionante.


Sembra tutto al suo posto finalmente, quando all'improvviso Raven sbuca dal nulla ed assalta il campione, rifilandogli il suo famoso DDT per poi massacrarlo con un piledriver su un tavolo di legno! Poi, non contento di tutto ciò, Raven ed il figlio disturbato di Sandman procedono a crocifiggere su una vera croce la loro vittima, mettendogli in testa una corona di filo spinato, con ovvio rimando cristologico.


Una volta finito il tutto, poco dopo, un mesto Raven tornò sul ring, non come il wrestler ma come l'uomo dietro, Scott Levy, chiedendo scusa al pubblico in sala, un momento davvero surreale se si pensa a come la ECW non si sia mai preoccupata di "andare oltre". Cosa diavolo era successo?


Shane Douglas era in contatto con una medaglia d'oro olimpica, che aveva una mezza intenzione di approdare al mondo del pro wrestling... stiamo parlando di Kurt Angle. In qualche modo "The Franchise" aveva convinto il campione di Pittsburgh a partecipare a quello stesso show, presentandogli la ECW come qualcosa di totalmente innovativo, nella speranza che potesse firmare con la compagnia di Paul Heyman.


Angle, fervente cristiano, era là, la sera dell'incidente. In un nanosecondo, sconvolto da quanto aveva visto, si rivolse muso a muso su tutte le furie verso il commentatore Joey Styles (forse perché era l'unico vestito in maniera normale!), chiedendo spiegazioni di quella oscenità.


A Paul Heyman chiese subito di farsi mandare l'assegno per il suo intervento (una breve apparizione ed un commento al match di Taz), chiedendo però che ogni sua immagine ed ogni sua associazione con la ECW fosse cancellata per sempre, pena una denuncia nei confronti di Heyman e della sua piccola federazione già in bilico finanziariamente.


Heyman chiese così scusa ad Angle ed obbligò un riluttante Raven a fare le famose scuse. Sandman, dietro le quinte, fu assolutamente contrario al tutto, essendo parte in causa nella creazione della rivalità e del momento in questione (addirittura aveva costruito lui di sua mano la croce!), ma la parola finale fu comunque quella di Heyman (che - tra parentesi - era ovviamente al corrente di tutto).


Cala il sipario così sulla rivalità tra Sandman e Raven, con questo finale così forte e così strano, che lascia un gusto dolceamaro per tutto quello che ha causato.


Ah, una nota finale: nel 1999 Angle fu convinto da Vince McMahon (ed i suoi soldi) a far parte della WWE, e la sua incredibile storia ormai la conosciamo tutti. Nello stesso, medesimo anno Undertaker metteva in croce "Stone Cold" Steve Austin... e da Angle non ci fu alcuna lamentela.


A volte, purtroppo, i soldi sono più forti di qualsiasi convinzione.


Il Vostro Sempre (poco) Umile Maestro Zamo 


#Sandman #Raven #KurtAngle #ECW #wrestling #maestrozamo

Facebook 

Nessun commento:

Posta un commento