venerdì 14 febbraio 2025

Le autorità si muovono solo quando c'è eco mediatico

 


Sara, di Caltanissetta, aveva denunciato l'ex marito per le violenze subite anche durante la chemioterapia.

Otto denunce in 16 anni di cui nessuno si è mai minimamente interessato.

Nonostante il volto tumefatto, nonostante fosse arrivata a pesare 42 chili, nonostante le sue condizioni mostrassero tutte le violenze, le istituzioni hanno ignorato.

Il figlio di otto anni e’ finito in ospedale più volte, l’ultima con un occhio nero.


Grazie all’intervento di alcune associazioni era riuscita ad entrare in casa protetta insieme al bambino ma il gip cosa ha fatto?

Ha imposto il braccialetto elettronico alla donna, le ha tolto la custodia del figlio ed ha permesso che il padre violento lo riportasse a vivere con sé.

E’ VERGOGNOSO!


Il piccolo è stato prelevato dai carabinieri nella casa protetta e riportato al padre, nonostante il giudice stesso avesse riconosciuto i comportamenti violenti del padre verso madre e figlio.

Un marito/compagno che maltratta la partner, maltratterà anche i figli.

Un uomo violento con la propria compagna non potrà mai essere un buon padre.


I bambini esposti alla violenza, assistita oppure agita, subiscono traumi così gravi che nell’età adulta li porterà a sviluppare patologie di varia natura

Sia fisiche che psicologiche.


Tutto questo senza l’appoggio adeguato delle istituzioni che, anziché intervenire con fermezza, si muovono in mancanza totale di etica e protezione per le vittime.

La violenza non si fermerà se le istituzioni e la società continueranno ad emarginare piuttosto che ascoltare,  le donne vittime di violenza.

E la responsabilità è solo ed unicamente di uno Stato che protegge ‘legalmente’ le illegalità  commesse quotidianamente dai carnefici. 

E’ necessario intervenire con fermezza perché le leggi in atto contro la violenza sulle donne vengano totalmente ribaltate.

Claudia Saba Due

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