Al Senato è in preparazione una silenziosissima incursione delle destre che rischia di fare enormi danni a centinaia di migliaia di persone in condizioni di fragilità.
Qualche mese fa, i senatori Garavaglia e Borghi provarono a far passare un emendamento ad un decreto legge che prevedeva, in soldoni, di togliere buona parte delle tutele a chi riusciva ad estinguere prima un prestito ottenuto con la cessione del quinto, un istituto purtroppo oggi molto usato soprattutto da lavoratori e pensionati a basso reddito che si basa sul ripagare il debito cedendo, appunto, un quinto dello stipendio o della pensione. Parliamo di centinaia di migliaia di persone, per intenderci.
Se fosse passato, gli intermediari finanziari avrebbero guadagno cifre stellari, evitando di rimborsare molti dei costi. Ma fortunatamente scoperto lo scandalo l'emendamento venne ritirato.
Oggi ci riprovano. In silenzio, senza annunci. E aggravano per altro la questione perché, oltre a intervenire sulla cessione del quinto, vogliono aggirare le normative europee e togliere i fornitori di servizi BNPL (Buy now pay later) dalla rosa di credito al consumo (per chi non lo conoscesse il BNPL è il pagamento a rate di beni o servizi ma con forti interessi, quindi è un prestito spesso al limite dello strozzo). Tradotto: meno tutele per le persone, più vantaggi per chi guadagna prestando denaro a tassi spesso assurdi (anche 13%).
Presidente Meloni, io non so se lei sta seguendo la vicenda, che è (OVVIAMENTE) targata Lega. Ma se ha ancora un minimo di scrupoli, li fermi. Perché questa roba impatterà negativamente su pensionati e lavoratori già fragili e ingrasserà finanziarie e banche che prestano denaro spesso al limite dello strozzinaggio.
Leonardo Cecchi
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