“Ho visto una vicenda familiare in cui mio papà aveva un unico fratello, che era un fascista della prima ora, si amavano molto, ma discutevano spesso. Lo zio si era sposato in camicia nera. Dopo anni di confronto, mio zio si tagliò dalle foto del matrimonio, mia zia sembrava fosse sposata da sola. Mio zio dopo aver perso tutta la sua famiglia con le leggi razziali, si ritrovò con il rimorso e fare i conti con il fascismo, che gli aveva ucciso ad Auschwitz il padre, la madre e il suo unico fratello. Se mi chiedi se esista ancora l’antifascismo, io ricordo mio zio che la notte sognava ancora di tirare giù suo padre dal treno per Auschwitz, ed ecco, io spero che esista ancora l’antifascismo.
Per fare la pace con tutta la morte che c’era in me ci sono voluti tanti anni, ma sicuramente io sono una donna di pace e in pace".
La senatrice Liliana Segre a "Che tempo che fa".
(Immagine dal Web)
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