«Mi sento un po' stanco, mi metto qui sul divano a riposare». Sono state queste le ultime parole di Sandro Tognatti, il professore morto a Cossato (Biella) poche ore dopo la prima dose del vaccino anti Covid di AstraZeneca. Un caso che ha portato alla sospensione di un lotto del vaccino, il numero ABV5811, da parte della regione Piemonte in attesa di accertamenti.
Il papà del docente, Sergio, ha raccontato all'agenzia ANSA che Sandro «era un ragazzo forte, mai stato male. La sua passione era la musica e in questi giorni la sua preoccupazione più grande erano i suoi allievi, che questa settimana dovevano sostenere gli esami. Era contento di vaccinarsi perché così non avrebbe avuto più problemi a scuola, per se stesso e per i ragazzi». L'anziano, che vive nella stessa casa di via Maffei, a Cossato (Biella), ricostruisce con l'ANSA le ultime ore del figlio. «Ieri mattina stava bene - dice -. La sera prima aveva avuto una forte febbre ma sembrava tutto superato».
«Era venuto giù da noi come sempre a prendere il caffè, poi mi ha detto 'mi sento un po' stanco, mi metto qui sul divano a riposare'. Sono state le sue ultime parole. Mai avremmo pensato che sarebbe successa una cosa simile». Sarà l'autopsia a stabilire l'eventuale nesso tra il vaccino e la morte del professore. «Temeva anche che la zona rossa gli avrebbe impedito di andare al conservatorio a Novara - ricorda ancora il padre -. Adesso non ci andrà più. Si era vaccinata insieme a lui, sabato, anche la moglie. E sua figlia due giorni prima. Anche mia moglie ed io abbiamo fatto il primo richiamo, ma adesso pensare al secondo ci mette in agitazione. In questo momento siamo stravolti».
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