11 Gennaio 2022
L'immagine del suo feretro avvolto da una bandiera nazista ha fatto il giro dei social: "Lei stessa non avrebbe in nessun modo condiviso né apprezzato questo gesto". Ecco tutto quello che c'è da sapere su Alessia Augello
fonte: Facebook Alessia Augello
Alessia Augello, chi è la militante di Forza Nuova scomparsa dopo una trombosi il 7 gennaio 2022: la sua bara, durante i funerali a Roma, era avvolta da una grande bandiera nazista. Ecco tutto quello che c'è da sapere sul suo conto, dall'attivismo politico fino ai genitori e alla sua famiglia. Il nome di Alessia Augello è finito al centro della bufera perchè il suo feretro è stato immortalato da alcuni passanti che, increduli, lo hanno subito fotografato e hanno denunciato tutto sui social. Il funerale si è svolto in circonvallazione Clodia, vicino alla cittadella giudiziaria di piazzale Clodio.
Alessia Augello morta per trombosi
Alessia Augello, ex militante di Forza Nuova, come riposta Fascinazione.info, sarebbe morta per una trombosi. La donna, scomparsa prematuramente all'età di 44 anni, nel corso della sua vita - scrive il sito - si è fatta "apprezzare e amare per la sua indefessa generosità e per l'umile gentilezza". Al momento non è ancora noto cosa abbia scatenato la trombosi.
Alessia 'Tungsy' Augello, chi è la donna di Forza Nuova
Alessia Augello apparteneva al mondo della politica e il suo soprannome, per amici, conoscenti e colleghi, era quello di 'Tungsy'. Sui social infatti, in particolare su Facebook, si chiamava così. La donna era una militante di Forza Nuova. Al termine del suo funerale, appena fuori dalla chiesa di Santa Lucia, alcune decine di compagni camerati l'hanno ricordata con il saluto romano e hanno appunto posto sulla sua bara la bandiera nazista. Un grande telo rosso con un cerchio bianco e al centro una svastica nera.
A immortalare il momento sono state delle immagini che hanno fatto il giro del web e hanno provocato moltissima indignazione. Il giornale online Open ha anche pubblicato il video choc di quel momento. Ora la Digos ha dato il via a un'indagine per identificare gli organizzatori dell'iniziativa. Presto gli investigatori capiranno anche chi ha portato ed esposto pubblicamente la bandiera nazista in mezzo al traffico di Roma. Sono previste decine di denunce. Al momento sono già stati identificati diversi soggetti appartenenti all'estrema destra che hanno preso parte all'esequie.
La risposta dei parroci di Roma
A distaccarsi completamente da quanto accaduto sono subito sui social i parroci della Chiesa di Roma dove si sono svolti i funerali di Alessia. Don Alessandro e Don Paolo Emilio, titolari della parrocchia di Santa Lucia, hanno scritto un post su Facebook: "Abbiamo pregato e confortato familiari ed amici intervenuti, affidando l'anima di Alessia a Dio Padre misericordioso. Purtroppo quanto si è verificato all'esterno della chiesa alla fine della celebrazione è avvenuto senza nessuna autorizzazione da parte del parroco né del sacerdote celebrante, entrambi all’oscuro di quanto stava per accadere".
E ancora si legge: "A tale proposito intendiamo esprimere la nostra profonda tristezza, delusione e disappunto per quanto si è verificato prendendo le distanze da ogni parola, gesto e simbolo utilizzati all'esterno della chiesa, riconducibili a ideologie estremiste lontane dal messaggio del Vangelo di Cristo".
Genitori e famiglia
"La famiglia, gli amici e Alessia stessa scomparsa a Roma il 7 gennaio scorso prendono le distanze e si dissociano da quello che è accaduto all’esterno della chiesa di Santa Lucia dopo i funerali". Lo scrive su Facebook Stefania Vesica, la zia di Alessia Augello, dopo le polemiche.
D'accordo con la zia della 44enne scomparsa è in generale tutta la famiglia, che in un messaggio precisa: "Siamo addolorati per la perdita della nostra amata Alessia. Ci dissociamo totalmente dai fatti che si sono svolti all’esterno della Chiesa, dei quali non eravamo a conoscenza e che nemmeno Alessia stessa non avrebbe in nessun modo condiviso né apprezzato. Non avremmo mai permesso né autorizzato quanto poi è successo". Infine: "Chiediamo ai giornalisti e a tutti quanti, vista la gravità della nostra perdita di rispettare il nostro dolore e il nome di Alessia Augello".
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