"Lui è Matteo Iacobacci ed è il ragazzo di 21 anni che ieri sull’Aurelia ha aiutato a salvare 30 bambini dal rogo, dirigendo le operazioni di evacuazioni dell’edificio.
“Beh, cosa c’è di strano? È un eroe.” Domanderete voi.
Ecco. Ve lo dico subito.
La cosa strana è che Matteo sogna di fare il vigile del fuoco, ma una settimana fa è stato bocciato alla prova scritta del concorso, per soli due punti.
Una prova scritta che, come la stragrande maggioranza delle prove scritte per i concorsi pubblici, ha pochissimo a che vedere con il lavoro che poi si andrà a fare.
Una prova che spesso non fa altro che eliminare persone di talento, che, per un motivo o per un altro, sono deboli in cultura generale o in materie che non gli saranno mai utili per fare meglio il lavoro che sognano di fare.
Spero che Matteo venga riconsiderato al concorso e che la sua storia diventi una occasione per ripensare i concorsi pubblici".
Concordo con le parole di Valerio Capraro, che ha ben sintetizzato il punto sui concorsi.
Leonardo Cecchi
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