lunedì 15 marzo 2021

MIGUEL “MIGUELITO” PEPE AVEVA SOLO 15 ANNI QUANDO MORI’ COLPITO A MORTE DALLA POLIZIA. ERA UN PROTAGONISTA DELLO SCIOPERO DEI LAVORATORI DI BUENOS AIRES CONTRO GLI AUMENTI DEGLI AFFITTI

 Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, persone in piedi, persone che camminano, attività all'aperto e monumento  

“Ripuliamo con le scope l’ingiustizia di questo mondo!”. Questo avrebbe sentito urlare, a Buenos Aires, chiunque avesse preso parte allo sciopero delle scope, nel 1907. Ad urlare però non era un sindacalista dai capelli brizzolati. Ad urlarlo era un ragazzino, Miguel Pepe. Anni: 15. Un quindicenne militante anarchico, ragazzino tra i ragazzini, protagonisti di quello sciopero.
Miguel però, le alterne fortune della protesta non le avrebbe viste fino in fondo: cadde, in calle San Juan 677, colpito alla testa da uno dei proiettili sparati per ordine del capo della polizia Ramón Falcón, che non era nuovo ad usare il pugno di ferro contro le rivendicazioni popolari.
Era un ragazzo dei barrios, Miguelito, anzi, dei conventillos, quelli che qui chiameremmo casermoni: migliaia di famiglie di migranti e operai, ammassate in piccole stanze con bagni in comune e senza troppi servizi igienici, continuamente soggette ad epidemie. A La Boca, Barracas, San Telmo, il governo conservatore non aveva nessuna intenzione di impegnarsi per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori, e non pensò alle conseguenze dell’aumento delle tasse preventivato per il 1908, a seguito del quale i proprietari
di immobili non esitarono ad innalzare i canoni di affitto. Gli inquilini non ci stavano, non senza un miglioramento delle condizioni abitative, e decisero per lo sciopero. Dal mese di agosto del 1907, le donne e i bambini dei conventillos, che dovevano difendersi dagli sfratti di polizia e pompieri quando gli uomini erano in fabbrica, impugnarono come armi le scope, utili ad opporsi fisicamente a chi voleva cacciarli dalle loro case, ma anche simbolo della voglia di ripulire la propria vita dagli approfittatori e da chi li opprimeva con affitti esagerati, senza garantire loro le minime condizioni sanitarie. Ed erano proprio i bambini quelli che andavano per le strade, brandendo le loro scope, a invitare tutti ad unirsi alla rivolta. Furono in migliaia, in centinaia di conventillos, ad alzare la voce contro ogni tipo di sfruttamento.
Era il mese di ottobre, quando Miguelito si beccò quella pallottola. Era il mese di ottobre quando le donne coraggiose dei conventillos posarono per qualche ora le loro scope, per accompagnare in migliaia la bara di Miguel Pepe, insieme a tutti i giovani e gli operai che volevano dimostrare di non essere disposti alla sconfitta.


Cronache Ribelli
 

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