“Ripuliamo
con le scope l’ingiustizia di questo mondo!”. Questo avrebbe sentito
urlare, a Buenos Aires, chiunque avesse preso parte allo sciopero delle
scope, nel 1907. Ad urlare però non era un sindacalista dai capelli
brizzolati. Ad urlarlo era un ragazzino, Miguel Pepe. Anni: 15. Un
quindicenne militante anarchico, ragazzino tra i ragazzini, protagonisti
di quello sciopero.
Miguel però, le alterne fortune della protesta
non le avrebbe viste fino in fondo: cadde, in calle San Juan 677,
colpito alla testa da uno dei proiettili sparati per ordine del capo
della polizia Ramón Falcón, che non era nuovo ad usare il pugno di ferro
contro le rivendicazioni popolari.
Era un ragazzo dei barrios,
Miguelito, anzi, dei conventillos, quelli che qui chiameremmo casermoni:
migliaia di famiglie di migranti e operai, ammassate in piccole stanze
con bagni in comune e senza troppi servizi igienici, continuamente
soggette ad epidemie. A La Boca, Barracas, San Telmo, il governo
conservatore non aveva nessuna intenzione di impegnarsi per migliorare
le condizioni di vita dei lavoratori, e non pensò alle conseguenze
dell’aumento delle tasse preventivato per il 1908, a seguito del quale i
proprietari
di immobili non esitarono ad innalzare i canoni di
affitto. Gli inquilini non ci stavano, non senza un miglioramento delle
condizioni abitative, e decisero per lo sciopero. Dal mese di agosto del
1907, le donne e i bambini dei conventillos, che dovevano difendersi
dagli sfratti di polizia e pompieri quando gli uomini erano in fabbrica,
impugnarono come armi le scope, utili ad opporsi fisicamente a chi
voleva cacciarli dalle loro case, ma anche simbolo della voglia di
ripulire la propria vita dagli approfittatori e da chi li opprimeva con
affitti esagerati, senza garantire loro le minime condizioni sanitarie.
Ed erano proprio i bambini quelli che andavano per le strade, brandendo
le loro scope, a invitare tutti ad unirsi alla rivolta. Furono in
migliaia, in centinaia di conventillos, ad alzare la voce contro ogni
tipo di sfruttamento.
Era il mese di ottobre, quando Miguelito si
beccò quella pallottola. Era il mese di ottobre quando le donne
coraggiose dei conventillos posarono per qualche ora le loro scope, per
accompagnare in migliaia la bara di Miguel Pepe, insieme a tutti i
giovani e gli operai che volevano dimostrare di non essere disposti alla
sconfitta.
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