A Orvieto spunta dipinto Dante Alighieri con la barba
Per Fondazione Faina è "quadro misterioso"
ORVIETO (TERNI), 24 MAR - Nell'ufficio della sindaca di Orvieto c'è un
Dante Alighieri con la barba. Un dipinto inedito che raffigura il Sommo
poeta in maniera completamente diversa dall'iconografia ufficiale.
E' passato inosservato per decenni, forse secoli, e solo ora, alla
vigilia del "Dantedì" con cui si celebrano i 700 anni dalla morte
dell'autore della Divina commedia, è balzato agli occhi di Roberta
Tardani, che guida l'amministrazione comunale della Rupe. "Siamo
di fronte a un quadro misterioso, secondo le prime ricerche sarebbe
databile tra il 1500 e il '600", spiega Daniele Di Loreto, presidente
della Fondazione museale "Claudio Faina". "L'autore è ignoto -
aggiunge -, ma è ipotizzabile che si sia ispirato al pittore fiorentino
Cristofano di Papi dell'Altissimo, stando a una prima valutazione fatta
da alcuni storici dell'arte". "Quello che appare certo - sottolinea Di
Loreto - è che la raffigurazione sembra prendere spunto dalla
dettagliata descrizione che Giovanni Boccaccio fa del volto di Dante
Alighieri nel 'Trattatello in laude di Dante' scritto tra il 1351 e il
1355. Boccaccio scrive: 'Il suo volto fu lungo, e il naso aquilino, e
gli occhi anzi grossi che piccioli, le mascelle grandi, e dal labro di
sotto era quel di sopra avanzato; e il colore era bruno e i capelli e la
barba spessi, neri e crespi, e sempre nella faccia malinconico e
pensoso'. E' esattamente come è stato raffigurato nel dipinto che si
trova all'interno del palazzo comunale". "Magari siamo davanti a
un capolavoro e ne eravamo ignari", annuncia la sindaca che si dice
"emozionata" nell'averlo accanto dentro il suo ufficio. "Una valutazione
più puntuale dovrà essere fatta proprio sulla barba, che potrebbe
essere stata aggiunta in un secondo momento", spiega Tardani. "Al di là
di quello che emergerà - sottolinea la sindaca - resta un dipinto
affascinante che vorremmo condividere con gli orvietani e, pandemia
permettendo, con i turisti che ogni anno raggiungono la nostra città.
Per questo - conclude - lo metteremo al centro della mostra che
organizzeremo dopo l'estate a partire dal 14 settembre".
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