"La stagione in cui siamo nati influenza il nostro umore". La ricerca sugli effetti a lungo termine del mese di nascita (FOTO)
Ilaria Betti
C'è chi crede che la posizione delle stelle al momento della nostra nascita influenzi quello che siamo. A differenza di ciò che sostengono gli astrologi e i fan degli oroscopi, gli scienziati hanno scoperto che a determinare il nostro umore negli anni a venire non sono le congiunzioni astrali ma la stagione in cui veniamo messi al mondo. "Il mese di nascita influenza il nostro umore e il nostro temperamento", hanno spiegato gli studiosi presentando la ricerca all'European College of CNP Congress di Berlino. Ma non solo: "La stagione può anche aumentare la possibilità di soffrire di alcuni disturbi psicologici man mano che si cresce".
Ci verrebbe da pensare che chi è nato in inverno abbia più predisposizione verso la tristezza (per il clima del periodo, la mancanza di luce), e chi è nato in estate, invece, sia più allegro. Ma le cose sono più complicate di così. Secondo i ricercatori, le persone nate d'estate hanno sbalzi d'umore più frequenti rispetto a coloro che sono nati in inverno. Mentre è vero che i nati in primavera/estate tendono ad essere anche eccessivamente positivi. I bambini venuti alla luce d'inverno da grandi potrebbero essere molto più irritabili di altri nati in diverse stagioni. Confermato anche il cliché dell'autunno come momento "triste" dell'anno: chi è nato in questo periodo ha una possibilità maggiore, da grande, di sentirsi più spesso giù di corda. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Affective Disorders, ottobre è il mese di nascita più associato con la depressione, nonostante la ricerca non si basi su statistiche significative.
Per arrivare a tracciare la "mappa della felicità" tra i dodici mesi dell'anno, i ricercatori hanno analizzato l'impatto del periodo di nascita sul temperamento di 400 volontari. "La stagione influenza i neurotrasmettitori monoaminici, come la dopamina e la serotonina, rintracciabili anche da adulti. Questo ci fa credere che la stagione in cui nasciamo ha un effetto a lungo termine su di noi", ha spiegato Xenia Gonda, professoressa del "Department of Clinical and Theoretical Mental Health" dell'università di Budapest e autrice dello studio. "Ci è sembrato evidente - continua - che il momento in cui sei nato aumenta o diminuisce la possibilità di sviluppare da grande alcuni disturbi dell'umore".
A sentirne gli effetti, però, non sono solo i bambini, ma anche i genitori. Alcuni periodi dell'anno sono più fertili di altri: "Le stagioni influenzano anche la voglia di una coppia di procreare", spiega Gonda. Chi soffre di disordini dell'umore legati alla stagione, ad esempio, eviterà di riprodursi durante il periodo freddo, quando si sentirà più giù di morale. "Ecco perché - continua Gonda - i bambini più esposti al rischio di ereditare questa malattia hanno meno possibilità di venire messi al mondo in autunno. Quando si cercano corrispondenze tra la stagione e l'umore, dunque, bisogna prendere in considerazione sia fattori genetici, sia fattori ambientali". Se siamo tristi, insomma, non è tutta colpa delle foglie che cadono.
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