-Redazione- “Voglio dire che è vero, alla fine i colpi l’ho esplosi io ma senza mirare." E' quanto scrive Daniele De Santis in una lettera, inviata nei giorni scorsi alla Procura di Roma, in cui ricostruisce quanto avvenuto negli scontri del 3 maggio scorso, quando venne ferito anche Ciro Esposito. "Ero pieno di sangue dappertutto. Mi stavano ammazzando punto e basta”.
“Sono davvero disperato per quello che è successo e mi porto dentro tutto il dolore per la morte di Esposito Ciro", prosegue la missiva. "Non volevo uccidere proprio nessuno però purtroppo alla fine un ragazzo è morto”.
“Sono uscito dalla Boreale (un circolo sportivo, ndr) dove vivo per chiudere il cancello perché si sentiva un casino di bomboni e fumogeni e dentro stavano giocando i ragazzi", spiega ancora De Santis. "Non ho tirato nessun bombone, quando sono uscito ho solo raccolto un fumogeno che stava per terra e l’ho tirato e ho strillato al conducente del pullman di levarsi da là quando ho visto che c’erano già casini."
"Mi hanno rincorso in trenta o forse di più e ho provato a scappare e già di spalle mi hanno preso a bastonate, mi hanno dato le prime tre coltellate e poi le bastonate”, ha concluso.
http://www.articolotre.com/2014/10/ciro-esposito-de-santis-sparai-perche-mi-stavano-ammazzando/
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