martedì 9 settembre 2014

Jack lo Squartatore ora ha un nome. Aaron Kosminski, barbiere polacco di 23 anni incastrato dal Dna 126 anni dopo

Silvia Pasqualotto

JACK LO SQUARTATORE

L’identità misteriosa del serial killer che terrorizzò la Londra vittoriana noto con lopseudonimo di Jack Lo Squartatore è stata svelata. Secondo nuovi studi si tratterebbe di un immigrato polacco, Aaron Kominski, un giovane barbiere di 23 anni, che già all'epoca dei delitti era comparso nella lista dei sospettati dalla polizia.
L'ispettore Donald Swanson, a capo delle indagini, scrive di Kominski nei suoi appunti: "E' un ebreo polacco, di basso ceto, che vive con la sua famiglia a Whitechapel, la zona tristemente rinomata per i suoi quartieri degradati e teatro degli efferati delitti del killer". Tra gli appunti regalati dai discendenti di Swanson al Museo del Crimine di Scotland Yard nel 2006, anche un memorandum dell'assistente capo, Sir Melville Macnaghten, che di Kosminski dice: "Ha un grande odio per le donne ... con forti tendenze omicide". La colpevolezza di Kominski non venne però mai accertata e il presunto killer morì impunito, nel 1899, in un manicomio dopo aver contratto la cancrena a una gamba
La scoperta è illustrata in un libro in uscita in questi giorni in Inghilterra, che fa luce sull’identità dell’omicida grazie a nuove analisi storiche combinate a test del Dna condotti su uno scialle. Un indumento che si crede essere appartenuto ad una delle vittime del killer, Catherine Eddowes assassinata il 30 settembre 1888, e che l’autore del libro Russell Edwards ha acquistato ad un’asta nel 2007. «Ci ho lavorato per 14 anni - afferma Edwards - Abbiamo definitivamente risolto il mistero sull’identità di Jack lo Squartatore».

Anche se è stata svelata la sua identità, non è ancora certo il numero delle sue vittime. A Jack lo Squartatore vengono attribuiti con sicurezza gli omicidi di cinque donne nell’East London, avvenuti fra l’agosto e il novembre del 1888. Ma secondo molti il killer sarebbe responsabile anche di altri delitti. Quello che accomuna tutti gli omicidi è il modo in cui uccideva le sue vittime. Tagliava loro la gola, rimuoveva gli organi interne e poi abbandonava il corpo mutilato in un vicolo buio, attendendo, forse poco distante da lì, che qualcuno lo scoprisse.

http://www.huffingtonpost.it/2014/09/08/jack-lo-squartatore-aaron-kosminski_n_5782684.html

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