Auto a fine vita: tutta l’Italia è una Terra dei Fuochi
Tre le aree sottoposte a sequestro e sette le persone denunciate
- Vacanze di Natale all’insegna del cattivo smaltimento delle auto a fine vita: da Nord a Sud il mancato recupero e riciclo di rottami e materiali di consumo si è concluso in denunce e multe
(Rinnovabili.it) – Il cattivo smaltimento delle auto a fine vita continua ad alimentare gli scempi ambientali non solo in quella che è ormai conosciuta come la Terra dei Fuochi, ma anche in tante altre zone insospettabili dell’Italia. In questi giorni di vacanze natalizie, infatti, tra traffici illeciti di rottami, discariche abusive e cattivo smaltimento di rifiuti “speciali”, le forze dell’ordine hanno avuto un bel da fare, non solo nel Sud, ma anche nel Nord d’Italia.A Ottaviano, nel napoletano, sono state sequestrate due discariche non autorizzate di rifiuti speciali, contenenti, oltre a indumenti, anche tubi in gomma, pneumatici fuori uso, parti meccaniche e rottami di veicoli giunti a fine vita; l’area, per un totale di 1.430 metri quadrati, era stata allestita da due residenti nella zona, che sono stati denunciati insieme ad altre due persone del posto, sorprese dagli inquirenti a smaltire illecitamente batterie esauste proprio nei presi delle due discariche abusive, un rifiuto altamente pericoloso che può avere serie conseguenze sulla salute umana e quella dell’ambiente. Raccolta e trasporto non autorizzato di rifiuti pericolosi è stata l’accusa nei confronti dei 4 imputati.Spostandoci al Nord, invece, nei pressi di Crema, la Polstrada ha fermato un romeno che all’interno dell’auto stava trasportando 91 batterie esauste, per un totale di 980 chili di materiale; oltre alla multa per il sovraccarico trasportato (l’auto infatti risultava omologata per un trasporto massimo di 100 chili), l’uomo è stato multato per trasporto di materiale altamente inquinante. Le batterie sono state recuperate, sequestrate e portate in discarica per un loro corretto smaltimento.Il sequestro è scattato anche in alcune aree agricole nella zona di Reggio Emilia, dove da tempo venivano stoccati rifiuti pericolosi, tra cui batterie esauste e cavi elettrici, utilizzati anche per appiccare incendi finalizzati allo smaltimento dei rifiuti, come accaduto nella Terra dei Fuochi; in seguito a segnalazioni pervenute dai residenti della zona, infatti, le forze dell’ordine hanno denunciato due nomadi per raccolta, trasporto, smaltimento e commercio illecito di rifiuti pericolosi.
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