Battute antisemite, comico sotto accusa
Si tratta di Alessandro Bianchi, personaggio del programma Colorado Cafè
Le associazioni Ucei ed Equality si sono letteralmente scagliate contro l’esibizione a Colorado Cafè di Alessandro Bianchi, ex comico de I Cavalli Marci, che nell’edizione di quest’anno appena conclusasi ha proposto il personaggio di un assistente di volo di una compagnia low cost. A finire sotto l’occhio del ciclone le sue frasi che le associazioni hanno ritenuto omofobe e razziste, basati su luoghi comuni assolutamente inappropriati.
Mancano ancora tredici euro e 50, non fate i rabbini, vuotate le tasche
Ecco la battuta tipo contestata, che per altro, sottolineano le associazioni, non è l’unica, visto che Bianchi fa anche battute sul lato b maschile. Ecco la protesta di Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia: “È accaduto già in altre occasioni, e abbiamo lasciato stare, ma ora non possiamo tacere che il comico Alessandro Bianchi continui a utilizzare espressioni discriminatorie, sguazzando nei peggiori stereotipi antisemiti e omofobi, per realizzare una performance di dubbio gusto. Non chiediamo censure, pensiamo, però, di dover esprimere la nostra protesta, e di poter pretendere il rispetto delle minoranze e delle persone”.
Al centro delle battute di Bianchi, in riferimento alla sua omosessualità, sarebbe altre volte finito il governatore della Puglia Nichi Vendola, cosa che Mancuso ci tiene a sottolineare, per evidenziare proprio il cattivo gusto delle battute del comico: “Allo squallido richiamo del comico “non fate i rabbini” per indicare di non essere avari, rispondiamo, utilizzando un refrain di un grande comico, purtroppo scomparso: Bianchi non faccia il cretino”.
Rincara la dose presidente dell’Unione delle comunità ebraiche Italiane Renzo Gattegna, che aggiunge: “Nella società della comunicazione le parole hanno un valore e una centralità imprescindibile. Possono emozionare, avvicinare, unire. Ma possono anche contribuire, nei modi più diversi, a diffondere ostilità e pregiudizio. La performance del comico Bianchi, protagonista della prima serata di un canale che si rivolge prevalentemente a un pubblico giovane come Italia1, è in questo senso emblematica. Un passo falso che condanniamo con forza e che è segno, nella migliore delle ipotesi, di una scarsa consapevolezza e sensibilità. A questo punto potrebbe avere un significato positivo l’estensione di scuse formali da parte della produzione e dello stesso Bianchi”.
Al centro delle battute di Bianchi, in riferimento alla sua omosessualità, sarebbe altre volte finito il governatore della Puglia Nichi Vendola, cosa che Mancuso ci tiene a sottolineare, per evidenziare proprio il cattivo gusto delle battute del comico: “Allo squallido richiamo del comico “non fate i rabbini” per indicare di non essere avari, rispondiamo, utilizzando un refrain di un grande comico, purtroppo scomparso: Bianchi non faccia il cretino”.
Rincara la dose presidente dell’Unione delle comunità ebraiche Italiane Renzo Gattegna, che aggiunge: “Nella società della comunicazione le parole hanno un valore e una centralità imprescindibile. Possono emozionare, avvicinare, unire. Ma possono anche contribuire, nei modi più diversi, a diffondere ostilità e pregiudizio. La performance del comico Bianchi, protagonista della prima serata di un canale che si rivolge prevalentemente a un pubblico giovane come Italia1, è in questo senso emblematica. Un passo falso che condanniamo con forza e che è segno, nella migliore delle ipotesi, di una scarsa consapevolezza e sensibilità. A questo punto potrebbe avere un significato positivo l’estensione di scuse formali da parte della produzione e dello stesso Bianchi”.
http://www.lafucina.it/2013/11/20/alessandro-bianchi-colorado/
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