sabato 20 luglio 2013

«La centrale Enel a Tor del Sale rischia la chiusura»


allarme della cisl 


PIOMBINO. La centrale dell’Enel a Tor del Sale rischia la chiusura. A dare l’allarme è la Cisl, dopo le assemblee che si sono svolte in questi giorni. «Le mancate scelte o quelle sbagliate prima o...

 PIOMBINO. La centrale dell’Enel a Tor del Sale rischia la chiusura. A dare l’allarme è la Cisl, dopo le assemblee che si sono svolte in questi giorni.
«Le mancate scelte o quelle sbagliate prima o poi presentano il conto – dice la Cisl – come quelle legate al tema dell'energia, che tra l'altro registra un costo per famiglie e imprese italiane, superiori quasi del 30% rispetto alla media europea. Questo ha portato ad un utilizzo marginale di molte centrali di produzione che rischiano una fermata definitiva, finora non concretizzata in seguito all’utilizzo degli impianti termoelettrici, come per la centrale di Piombino, a seguito del decreto ministeriale per l'emergenza gas. La chiusura di un impianto strategico come la centrale termoelettrica di Piombino non rappresenta un problema solo per chi ci lavora ma anche per le sorti di tutta la Val di Cornia, in quanto il costo dell'energia é fondamentale per la competitività nella produzione siderurgica».
La Cisl ricorda quindi di aver sostenuto invano con le istituzioni locali «la proposta di coinvolgere l’Enel in un progetto di riconversione a carbone pulito della centrale con l'eventuale creazione di una joint-venture con la proprietà di allora delle acciaierie».
Per la Cisl «quel progetto prospettava importanti opportunità e ricadute sul territorio, sia economiche che in termini di occupazione diretta e indotta considerando che un’opera del genere avrebbe impegnato 1500/1600 addetti di aziende appaltatrici per circa 5/6 anni, garantendo successivamente la continuità lavorativa, con un notevole abbattimento del costo dell'energia, anche del polo siderurgico oggi commissariato e in forte crisi produttiva».

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