Roma, 4 mar. (Adnkronos) CANDIDATO-POETA PER LA CORSA AL CAMPIDOGLIO
Penso che la Poesia e la cultura, trascendino gli schieramenti colitici,
pardon! politici. I Poeti d' Azione sono una forza culturale alternativa in
mezzo alla c.d. cultura ufficiale. vi sono parecchi giovani . si sta insieme per
la poesia e l' arte. poi ciascuno la pensa come gli pare, ciascuno fa le sue
scelte politico-ideologiche a livello individuale. Non ha assolutamente senso
etichettare un circolo culturale.
Mi trovo sostanzialmente d' accordo con Alex anche se non condivido
certi suoi errori di analisi. Fascisti di sinistra furono quegli esponenti della
corrente sindacale del ventennio e qualcuno della RSI, che andavano ben al dilà
del corporativismo di regime( a Verona si arrivò a CHIEDERE L' ABOLIZIONE DELLA
PROPRIETA' PRIVATA!) e dello stesso Mussolini, e che alcuni di essi, nel
dopoguerra passeranno a PCI, PSI, sinistre repubblicana e democristiana,
qualcuno adirittura ( come Germinal Concordia) anarchico!Non ha senso quindi
paragonarli a certi settari della SX ufficiale.
Quanto a Lotta Comunista, è errore d' analisi definirla " stalinista" .
Se nei gruppi della Sinistra extraparlamentare c' e n' è uno antistalinista per
eccellenza, ebbene questo è proprio Lotta Comunista, che piuttosto si rifà ,
almeno in parte, ad Amadeo Bordiga, che come sappiamo fu spesso perseguitato
dagli stalinisti e accusato di "troskysmo " e di...criptofascismo.
Non c' è da stupirsi del loro rifiuto della poesia. Unicamente perché
loro mettono tutto in termini economici e salariali. Tutto il resto, secondo il
loro punto di vista sono " sovrastrutture borghesi" . Nella cultura, invece,
occorre riconoscerlo purtroppo, lo stalinismo è piu' possibilista. beninteso si
tratti di cultura che porti acqua al suo mulino.
un abbraccio
g.d.
------RISPOSTA DEL MODERATORE--------
Cortese Gianni, conosco la tua passione esegetica dei "grupuscole" politici
nostrani ed esteri. La mia non era una "analisi" in tal senso. Ho solo riportato
alla rinfusa dei fatti realmente accaduti. Sul Fascismo di Sinistra concordo
pienamente. So benissimo di cosa parli. Conosco bene anche il sindacalismo di
allora: Corridoni in primis. Purtroppo l'ignoranza diffusa dalla storiografia
post ventennio, e le contingenze politiche e storiche che sai, ha trasformato la
stessa parola "fascita" che dovrebbe designare un sistema di riferimento
ideologico e una ben precisa dottrina economica e dello stato è attualmente
desemantizzata. Si dice "fascista" come "insulto" o sinonimo di violento o altri
significati del genere. La vulgata poi fa tutt'uno fra fascismo e nazismo
rendendo i due movimenti un tutt'uno indistinto. Altresì non si tiene conto
delle tante "anime" che il fascismo pure conteneva, dei periodi di riferimento
in cui ha assunto connotazioni differenti. Il fascismo rivoluzionari
o del 19 (sansepolcrista) il fascismo regime del 22 (con i patti
lateranenzi etc.), non si tiene poi conto della esperienza finale della RSI e
dei documenti che furono in quella occasione redatti e degli ideologi di quel
preciso momento. Non sono uno storico delle ideologie e non intendo occuparmi di
queste questioni in questa lista. Cmq conosci meglio di me personaggi della
cultura "militante" come Ugo Spirito che ebbero una storia prima, una durante e
una dopo il fascismo aderendo - mi sembra di ricordare - prima al fascismo poi
al PCI (correggimi se sbaglio).
Comq i Poeti d'Azione si interessano del presente e della edificazione del
futuro e non militano per i comunisti di oggi, come per i liberali conservatori
al governo. La nostra politica è "azione poetica" e non è schierata a destra nè
a sinistra, ma IN ALTO!
Che cosa penso esattamente? In cosa credo? Su cosa baso il mio
operare?
È la "tensione spirituale" che deve determinare le azioni di un individuo e
le proprie scelte e non l'economicismo comunista o liberale o d'altra risma. Ed
è sempre lo spirito che agendo nella volontà deve fare grandi gli atti di un
uomo nel corso di una vita.
L'arte è ascesi e sacerdozio, trascendenza, culto di bellezza e verità. Chi
prende i suoi voti non ha scelte ulteriori possibili da compiere, altrimenti
diverrebbe un rinnegato e semplicemnte scomparirebbe come unomo e come artista.
Vivere la condizione di artista in toto, essere pronto alle rinunce e al
"martirio" in ogni momento richiede una fede incrollabile, ma anche un senso di
ineluttabile: essere consapevoli di non poter cedere o recarsi altrove. Io non
potrei.
Questo per me è LA POLITICA e la MISSIONE.
Saluti,
Alessandro D'Agostini
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