giovedì 30 maggio 2013

Operai su gru a Torino, da mesi senza stipendio

'Non scenderemo senza un impegno scritto


 Protesta a Torino: operai edili salgono su una gru. Da mesi senza stipendio

 



TORINO - Sette operai di un cantiere edile di Torino sono saliti su una gru per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi da parte del loro datore di lavoro. La protesta è in corso Dante angolo corso Massimo d'Azeglio, non lontano dal centro cittadino. Sul posto sono intervenuti la polizia, i vigili del fuoco e un'ambulanza del 118. I manifestanti si dicono decisi a rimanere sulla gru fino a quando non verranno accontentati.
Si dicono decisi a non scendere fino a quando non sarà versata loro la cifra - 200 mila euro, dicono - destinata a pagare gli stipendi a se stessi e "ad altri 35 colleghi".  Si tratta di titolari di piccole imprese edili che rivendicano cifre che non sono state versate loro "dallo scorso febbraio" dalle aziende appaltatrici del cantiere del lussuoso palazzo che stanno costruendo. "Non sappiamo più come andare avanti - dicono dal braccio della gru, situato all'altezza di circa 30 metri -; anche noi dobbiamo dare da mangiare ai nostri familiari".
"Non scenderemo dalla gru fino a quando non ci sarà portato un impegno scritto, con una data precisa, a darci i soldi che ci spettano". Così, ai microfoni di Tgcom24, uno degli artigiani che questa mattina sono saliti sulla gru di un cantiere di Torino per protesta. "Ci devono oltre 200mila euro e ci sono altri lavoratori nelle nostre condizioni - ha spiegato l'artigiano edile - abbiamo già versato i contributi previdenziali e pagato le tasse. Adesso pretendiamo di essere pagati: che lo faccia l'azienda che ha avuto l'appalto dei lavori o quella a cui è stato assegnato il subappalto, a noi non importa, vogliamo la certezza che ci venga dato quanto ci è dovuto". "L'azienda dice che non ha soldi e di fatto ha bloccato il cantiere - ha proseguito l'artigiano in cima alla gru - ma noi aspettiamo da mesi di essere pagati, vogliamo i soldi per il lavoro che abbiamo fatto".
(ANSA)

Nessun commento:

Posta un commento