venerdì 31 maggio 2013

Riforme: passa la mozione della maggioranza

Il premier Letta alla Camera: 'Al percorso costituzionale e' legata vita questa legislatura'


 Enrico Letta, Gaetano Quagliariello e Angelino Alfano

 Il premier Enrico Letta in Aula alla Camera

L'assemblea della Camera ha approvato con 436 voti a favore, 134 no e otto astenuti la mozione della maggioranza che indica il percorso per le riforme costituzionali.
Con 400 no e 139 sì la Camera ha respinto la mozione presentata da Roberto Giachetti che chiedeva l'immediata abolizione del Porcellum e il ritorno al sistema elettorale del Mattarellum. Gli astenuti sono stati nove.
Roberto Giachetti mantiene la sua mozione per abolire il Porcellum e tornare al Mattarellum ma è cosciente che il voto di oggi segnerà una sua sconfitta sul tema. "Do la mia piena adesione alla maggioranza ma riproverò ad abolire il Porcellum magari con maggior fantasia di oggi".
Con le precisazioni che erano state chieste in sede di replica dal presidente del Consiglio, Enrico Letta, la Camera ha approvato con 441 sì, 138 no e un astenuto, la mozione della Lega Nord sul percorso di riforma della Costituzione.
 La Camera, in due distinte votazioni, ha respinto le mozioni di Sel e del M5S sul percorso per le riforme costituzionali. Il documento di Sel è stato respinto con 547 no e 33 sì. Quello del Movimento 5 Stelle, che era in parte precluso, ha raccolto 476 no e 103 sì.
LETTA, A RIFORME LEGATA VITA DI QUESTA LEGISLATURA - Al percorso di riforme costituzionali "si lega la vita di questa legislatura". Così il premier Enrico Letta, durante il suo intervento in Aula.
QUAGLIARIELLO,OGGI PARTE MODERNIZZAZIONE DEMOCRAZIA - "Ha avuto inizio oggi nelle aule del Parlamento un percorso di modernizzazione della nostra democrazia". Lo dichiara il ministro per le Riforme costituzionali Gaetano Quagliariello. "Il governo - prosegue - onorerà il mandato ricevuto dalla Camera e dal Senato per quanto di propria competenza, e sosterrà con convinzione il lavoro delle Camere per dare all'Italia istituzioni più autorevoli e più efficienti. Ciò in ossequio al testimone che i padri costituenti lasciarono alle successive generazioni, e con la consapevolezza - conclude Quagliariello - che uno Stato che funziona è il primo antidoto alla crisi economica e di sovranità in cui versa il nostro Paese".
EPIFANI, PD NON VUOLE RIVOTARE CON PORCELLUM  - "Il Pd, tutto il Pd non vuole più tornare a votare con questa legge elettorale". Lo ha detto il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, nelle dichiarazioni di voto alla Camera sulle mozioni riguardanti le riforme. "Le parole non cancellano i fatti - ha ammonito Epifani - che vanno avanti per loro conto. Solo le scelte orientano i processi e solo attraverso essi ricostruiscono il rapporto tra cittadini e istituzioni. Questo - ha concluso - è un impegno di serietà di fronte a Paese".
 (ANSA)

Nessun commento:

Posta un commento