Oṃ Maṇi Padme hum
Descrizione
Letteralmente, il mantra può essere tradotto in «Salve o Gioiello nel fiore di Loto». Il suo significato è fortemente simbolico al di là della sua traduzione letterale, e viene raccomandato in tutte le situazioni di pericolo o di sofferenza, o per aiutare gli altri esseri senzienti in condizioni di dolore. Uno dei suoi significati più tenuti in considerazione è la collocazione del Gioiello, simbolo della bodhicitta, nel Loto, simbolo della coscienza umana. Ha altresì il potere di sviluppare la compassione, grande virtù contemplata dal Buddhismo.
- Oṃ
invoca la Natura di Buddha,
l’energia pura come cristallo del corpo, della parola e della mente del Buddha dal mondo di
pace e gioia esterne ed interne nella vita;
- Mani in sanscrito significa «Gioiello» ed esprime l’energia maschile
che, se purificata in beatitudine, aiuta a raggiungere il Corpo
illusorio, ossia la trasformazione del corpo sottile nel corpo puro e
astrale della divinità, fino a diventare per purificazione il Corpo della
forma di Buddha;
- Padme significa «loto» ed esprime l’energia femminile che, se
purificata in pace, aiuta a raggiungere la chiara luce e infine il corpo di
verità di un Buddha;
- Hūṃ
è la sillaba che riassume in sé ciò che il praticante è al presente e ciò che
diventerà in futuro. Implica il ricevere senza chiedere, in un principio di
felicità, al di là di un processo razionale. Indica la capacità di essere qui e
ora e al tempo stesso d'immaginarsi in uno stato di vuoto, la capacità di
dissolversi dal mondo per entrare in contatto con lo spazio.
Le sei sillabe sacre
L' intero mantra è formato da una sequenza di sei sillabe sacre, yig-drug in lingua tibetana, che vengono pronunciate dal praticante profondamente concentrato sull' essenza del bodhisattva che sta per invocare. Queste sei sillabe sono accompagnate ad una settima, Hrīḥ, sillaba della compassione. Le sei sillabe sono relazionate con i sei Buddha che agiscono nei sei destini, ṣaḍ jagati in lingua sanscrita, e gro-ba rigs-drug in tibetano e vengono iconograficamente rappresentate con diversi colori simbolici.Così Philippe Cornu ne riporta una delle simbologie:
- Oṃ, rappresentato dal bianco, è collegato al Buddha Ratnasaṃbhāva e a Indra, protegge dall'orgoglio quindi dal destino dei deva;
- Ma, rappresentato dal verde, collegato al Buddha Amoghasiddhi e a Vemacitra, protegge dalla gelosia, quindi dal destino degli asura;
- Ṇi, rappresentato dal giallo, collegato al Buddha Śākyamuni e a Vajradhara, protegge dall'ignoranza, quindi dal destino degli uomini.
- Pad, rappresentato dal blu, collegato al Buddha Vairocana e a Dhruvasiṃa, protegge dall'ottusità e dall'oscurità mentale, quindi dal destino degli animali;
- Me, rappresentato dal rosso, collegato al Buddha Amitābha e a Jvālamukha, protegge dall'avidità, quindi dal destino dei preta;
- Hūṃ, rappresentato dal nero, collegato al Buddha Akṣobhya e a Dharmarāja, protegge dall'ira e dall'odio, quindi dal destino infernale.
Francesco Ciaccia
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