Ale,
mi piacciono 'Claudia' e 'Congedi'; anke 'Orgasmo
estetico', meno.
L'organizziamno un reading e affini, qui?
Magari in metro, kiedendo permessi all'ATM (dipende dal
Comune di Milano, Albertini - ke come persona non è un bastardo né un marcione
- Polo...).
Vorrei avere un po' di soldi ke mi crescono, per
acquistare un po' di 'Rivelazioni', tenerne qualke copia e vendere le altre,
come faceva Campana,per esempio.
A t' salut...
ARBatro...
----- Original Message -----
From: Poeta d'Azione
Sent: Saturday, July 31, 2004 4:18 PM
Subject: [PoesiAzionArte] ALCUNE POESIE DI ALESSANDRO
D'AGOSTINI (II)
Alcune Poesie edite di Alessandro D'Agostini
(2)
Note biografiche sull'Autore all'interno di un sito spagnolo
http://www.poiesologia.com/poeta.php?codigo=&4
Narcisismo
- Ho bisogno di me -.
Assolutamente inutile, tutto!
Tutto è inutile
attorno, accanto a me.
Nulla è necessario,
di nulla
pur non avendo
è necessario
alcunchè.
Di tutto nulla mi serve,
tutto non mi basta:
tutto è inutile per me.
Di nulla tutto è troppo
per me
che di tutto nulla mi serve,
(poco sarebbe troppo)
se tutto mi è inutile -
Assolutamente!
Claudia
Appoggiati sul davanzale
del desiderio
i tuoi occhi
rotolano
monete
"acquoree"
verso il loro salvadanaio
che non sono io.
Chi? Che cosa bramano
altre all'aver determinato
il terrore che pulsa
nei miei polsi alle vene?
Non mi conviene -già curvo-
sobbarcar d'altri fardelli
il mio pensiero:
è meglio, dimentico di quegli occhi,
disparire per sempre alla loro vista
inchiodante la mia fragilità di poeta.
Devo essere più forte
e saper cancellare
dalla lavagna dei giorni
i futuri incubi notturni
che hanno in questo caso nome
Claudia.
I congedi (ultima revisione domenica 11 luglio 2004)
La cosa più orribile di tutte
i congedi
nel loro recidere brusco contatti ipotetici,
vicinanze intraviste
in una speranza
subito infranta dal distacco.
Congedi sempre improvvisi,
non voluti così alla svelta
(come la testa del condannato da lama di ghigliottina),
come precipizio concentrico
aperto-trappola
in un disteso piano deserto.
Congedo sempre ultimo o ripetuto spettacolo
rappresentante in un atto l'inappartenenza.
E sei andata via:
ora non mi resta
che il divorante senso di vuoto-
pressante realtà psichica
con la quale fare i conti
dalla vulnerabile postazione dell'impotenza.
Orgasmo estetico
Protendo l'arco della parola
in desuete direzioni,
oltre le parentele più prossime,
al di sopra delle concubine
che ammirate in deliquio
ne guardano l'elegante
plastico incurvarsi
lastricato lucente dei miei pensieri lucenti,/
lucidi e illimitati.
Incurvo l'arco-ponte
fino a saggiare il brivido del limite/
di sopportazione
alla flessione.
Congiunto l'incongiungibile
sotto il chiarore accecante della rivelazione,
tutto estenuo, e tutto m'estenua
in un 'orgasmo estetico'!
Poesie tratte da "Rivelazione" SEMAR - Roma, 1997
Sito Ufficiale del Movimento "Giovani Poeti d'Azione" www.poetidazione.it
Per richiederere il volume:
Note biografiche sull'Autore all'interno di un sito spagnolo
http://www.poiesologia.com/poeta.php?codigo=&4
Narcisismo
- Ho bisogno di me -.
Assolutamente inutile, tutto!
Tutto è inutile
attorno, accanto a me.
Nulla è necessario,
di nulla
pur non avendo
è necessario
alcunchè.
Di tutto nulla mi serve,
tutto non mi basta:
tutto è inutile per me.
Di nulla tutto è troppo
per me
che di tutto nulla mi serve,
(poco sarebbe troppo)
se tutto mi è inutile -
Assolutamente!
Claudia
Appoggiati sul davanzale
del desiderio
i tuoi occhi
rotolano
monete
"acquoree"
verso il loro salvadanaio
che non sono io.
Chi? Che cosa bramano
altre all'aver determinato
il terrore che pulsa
nei miei polsi alle vene?
Non mi conviene -già curvo-
sobbarcar d'altri fardelli
il mio pensiero:
è meglio, dimentico di quegli occhi,
disparire per sempre alla loro vista
inchiodante la mia fragilità di poeta.
Devo essere più forte
e saper cancellare
dalla lavagna dei giorni
i futuri incubi notturni
che hanno in questo caso nome
Claudia.
I congedi (ultima revisione domenica 11 luglio 2004)
La cosa più orribile di tutte
i congedi
nel loro recidere brusco contatti ipotetici,
vicinanze intraviste
in una speranza
subito infranta dal distacco.
Congedi sempre improvvisi,
non voluti così alla svelta
(come la testa del condannato da lama di ghigliottina),
come precipizio concentrico
aperto-trappola
in un disteso piano deserto.
Congedo sempre ultimo o ripetuto spettacolo
rappresentante in un atto l'inappartenenza.
E sei andata via:
ora non mi resta
che il divorante senso di vuoto-
pressante realtà psichica
con la quale fare i conti
dalla vulnerabile postazione dell'impotenza.
Orgasmo estetico
Protendo l'arco della parola
in desuete direzioni,
oltre le parentele più prossime,
al di sopra delle concubine
che ammirate in deliquio
ne guardano l'elegante
plastico incurvarsi
lastricato lucente dei miei pensieri lucenti,/
lucidi e illimitati.
Incurvo l'arco-ponte
fino a saggiare il brivido del limite/
di sopportazione
alla flessione.
Congiunto l'incongiungibile
sotto il chiarore accecante della rivelazione,
tutto estenuo, e tutto m'estenua
in un 'orgasmo estetico'!
Poesie tratte da "Rivelazione" SEMAR - Roma, 1997
Sito Ufficiale del Movimento "Giovani Poeti d'Azione" www.poetidazione.it
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- Per andare all'homepage del gruppo:
http://it.groups.yahoo.com/group/PoesiAzionArte/
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