lunedì 29 gennaio 2024

Il tramonto dell'occidente

 


"Un tempo non era permesso a nessuno di pensare liberamente. Ora sarebbe permesso, ma nessuno ne è più capace. Ora la gente vuole pensare ciò che si suppone debba pensare. E questo lo considera libertà"


Oswald Spengler, “Il tramonto dell'Occidente”


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Viviamo in un’epoca di apparente libertà, ma in realtà siamo schiavi di una mentalità omologante che ci impone cosa pensare, cosa dire, cosa fare. Siamo diventati incapaci di riflettere con la nostra testa, di esprimere la nostra personalità, di seguire la nostra vocazione. Siamo vittime di una civiltà in declino che ha perso il contatto con le sue radici e i suoi valori.

Spengler ci aveva avvertito: ogni civiltà ha il suo ciclo vitale, che passa dalle fasi di nascita, crescita, maturità e decadenza. La civiltà occidentale, che egli definì “faustiana” per la sua sete di conoscenza e di dominio, è entrata nella sua fase finale, quella della “civilizzazione”, caratterizzata dalla perdita di creatività, dalla standardizzazione, dalla massificazione, dalla tecnificazione, dalla politicizzazione.

Non c’è più spazio per il singolo, per la sua libertà, per la sua dignità, per la sua felicità.

Etica e morale 

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