Bidoni sì, ma di rara eleganza.
Djbril Cissè nasce come giocatore ad Auxerre, club magari dal palmares non esagerato (ora milita stabile in League 2) ma di grande storia e, a quei tempi, allenata dal leggendario Guy Roux, allenatore che per ben 45 anni consecutivi ha allenato quella squadra.
Capocannoniere per ben due anni del campionato francese, in quel periodo (quando Arsene Wenger e l'Arsenal di Henry e Petit stravinceva) in Inghilterra il francese va di moda, Cantona allo United, Petit e Henry all'Arsenal e il Liverpool decide di investire su questo giovane dalle bizzarre capigliature.
Due anni al Liverpool, solo 24 goal segnati in tutte le competizioni giocate e una Champion's League vinta da comprimario ma pagine e pagine riempite sui giornali di gossip inglesi dopo di che viene ceduto.
La carriera prosegue senza acuti, a parte un paio di anni in Grecia al Panathinaikos (il campionato greco era quello che era...) e a trent'anni viene comprato dalla Lazio che voleva schierare un super attacco.
Un solo campionato in Italia, due goal (uno in campionato e uno in Coppa Italia) e con una leggenda come Miroslav Klose con cui misurarsi decide di andare a giocare altrove, avendo lasciato un ottimo ricordo a parrucchieri e barbieri romani ma meno ai tifosi laziali, finendo a bivaccare in squadre e campionati di seconda fascia.
Però pochi bidoni possono vantarsi di:
-comprare una proprietà in campagna a Liverpool acquisendo anche il titolo di Lord
-sfilare per Jean Paul Gaultier
-recitare in un paio di film di Luc Besson
-avere una serie di profumi e cosmetici da uomo a suo nome (seppur prodotta dalla Lenoir, più famosa per i suoi detersivi e i suoi ammorbidenti per bucato)
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