di Claudia Borsoi
Giovane e con una vita davanti sé, ma il male scoperto solo pochi mesi fa, e così aggressivo, non gli ha lasciato scampo. In questa partita per la vita Mauro Da Dalt, grande appassionato di basket, ha dovuto alla fine arrendersi. Aveva solo 27 anni e la notizia del suo decesso ieri ha distrutto tutti coloro che lo conoscevano e che avevano percorso con lui un tratto della sua breve vita.
LA TRAGEDIA
Dopo il diploma all’istituto alberghiero “Beltrame”, aveva trascorso un
periodo all’estero, in Germania, dove aveva lavorato in una gelateria e
con l’occasione studiato il tedesco. Quindi il rientro in Italia e il
lavoro nel locale Fen&Kee di San Vendemiano nel trevigiano, dove si
era fatto conoscere ed apprezzare da tutti, colleghi e avventori.
«Conoscerti è stato un onore, volerti bene assolutamente semplice –
scrivono i colleghi del Fen&Kee - Grazie per l’amico prezioso che
sei stato. Che dalle cime più alte e splendide che tanto ami, tu possa
guardarci con il sorriso e proteggerci. Che la terra ti sia lieve. Ciao
Mauro, ci mancherai infinitamente». In rete sono numerosi i messaggi di
cordoglio e i ricordi che gli amici hanno voluto condividere. C’è chi lo
ricorda ai tempi del basket, chi per la sua grande passione per la
montagna. Un giovane educato, con il sorriso che scandiva sempre il suo
volto. Una persona semplice e buona, attenta e sensibile, con una parola
o un consiglio sempre pronti per i suoi amici. Con alcuni amici delle
superiori i legami erano rimasti vivi anche dopo anni. Ad alcuni aveva
raccontato di quel male che solo pochi mesi fa gli era stato
diagnosticato. «Ce la farò» aveva confidato ad un caro amico. Lui ha
lottato fino all’ultimo. «Il tuo entusiasmo e lo spirito vitale che hai
sprigionato continuerà a sostenerci» dicono ora gli amici.
IL DOLORE
«Ho perso con lui un pezzo del mio cuore – le parole della mamma Teresa
affidate ad un post su Facebook - Ho dovuto lasciarlo andare perché
aveva sofferto troppo. Ora è sereno e lo immagino proprio tra le sue
montagne. Sarà dura. Mauretto è il mio piccolo grande campione. Ci
mancherai tantissimo». «Da fratello maggiore ho aiutato Mauro a
camminare quand’era bambino, l’ho aiutato con i compiti per casa,
passavamo ore e ore a chiacchierare la sera. Ci sono ricordi indelebili e
mi si spezza il cuore sapere che non potrò più sentire la sua voce» le
parole del fratello Matteo affidate ad un post. Mauro lascia i genitori,
il fratello Matteo e la sorella Marta. Il funerale sarà celebrato
martedì alle 10 nella chiesa di San Giacomo di Veglia.
https://www.leggo.it/italia/cronache/mauro_da_dalt_tumore_morto_treviso_oggi-5721710.html
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