Quello andato in scena martedì sera è stato un Inter-Milan di Coppa Italia che ha lasciato dietro di sé moltissimi strascichi. A far discutere, più che i goal, le giocate o il risultato finale, è stato il durissimo scontro tra Zlatan Ibrahimovic e Romelu Lukaku.
Il tutto è avvenuto alla fine del primo tempo quando i due, a seguito di un parapiglia, hanno iniziato a cercarsi e a scambiarsi insulti che sono stati captati dalle telecamere e che hanno rapidamente fatto il giro del mondo.
Tra le frasi che si sono sentite indistintamente, una ha fatto discutere in maniera particolare: “Chiama tua mamma, vai a fare i tuoi riti voodoo di merda, piccolo asino”.
A pronunciarla è stato Ibrahimovic che evidentemente ricorda molto bene quanto accaduto più di tre anni fa, ovvero nel 2017 quando Lukaku lasciò l’Everton per trasferirsi al Manchester United.
Il principale azionista del club di Liverpool, Farhad Moshiri, all’epoca asserì di aver fatto di tutto per trattenere il centravanti belga, ma che poi si dovette arrendere di fronte ad un rito voodoo attraverso il quale la mamma di Lukaku, Adolphine, aveva ricevuto il suggerimento di far firmare il figlio per il Chelsea.
La vicenda fece discutere all’epoca in Inghilterra e ‘The Guardian’ riportò le esatte parole rilasciare dal miliardario britannico-iraniano relative alla vicenda nel corso di un’assemblea generale dell’Everton.
“Ho sprecato due estati a cercare di trattenerlo. La prima ho trascorso tre mesi dietro al suo agente, lui, sua madre e la sua famiglia e siamo riusciti a trattenerlo per un altro anno. La scorsa gli abbiamo offerto un accordo migliore di quello del Chelsea. Qualunque cosa loro offrissero noi l’abbiamo eguagliata, ma non è servito a nulla. In quel momento lui voleva solo il Chelsea. Le abbiamo provate tutte per farlo restare con noi, se vi dicessi quanto gli abbiamo offerto voi non ci credereste. Il suo agente è anche venuto per firmare il contratto poi, durante l’incontro, Romelu ha chiamato sua madre. Ha detto che era in pellegrinaggio in Africa o da qualche altra parte e che attraverso un rito voodoo aveva ricevuto il messaggio che il ragazzo doveva andare al Chelsea. Le ho provate tutte, ma in quel momento il suo cervello è sparito”.
Lukaku, che poi non è andato al Chelsea bensì al Manchester United, nel corso del derby ha evidentemente immediatamente capito a cosa Ibrahimovic si riferisse e, dopo aver risposto alla provocazione dello svedese, ha cercato - dopo la fine del primo tempo - il contatto fisico con lo stesso. Solo l’intervento di alcuni compagni e di alcuni uomini della panchina, ha poi evitato che la situazione degenerasse.
Lukaku e Ibrahimovic hanno giocato insieme al Manchester United e proprio Ibra in passato ha raccontato in maniera ironica di scommesse con il collega sulle sue doti tecniche (“Non accettò mai, forse aveva paura di perdere”).
L’asso svedese, con poche parole, è riuscito a tirare in ballo parenti, origini africane e idee religiose di Lukaku, pur senza avere intenzione di sfociare nel razzismo, così come spiegato dopo il triplice fischio finale dall’ufficio stampa del Milan.
Ibra ha in qualche modo toccato un nervo scoperto e tra l’altro non è un mistero che Lukaku sia molto legato a sua mamma. Il belga aveva raccontato a 'The Players' Tribune' i sacrifici che la donna ha dovuto fare per contribuire a portare avanti la famiglia, dopo che papà Roger, chiusa la carriera di calciatore (aveva giocato anche per l’allora nazionale dello Zaire) si era ritrovato a non avere più entrate.
"Ricordo il momento esatto in cui ho capito che eravamo al verde. Avevo sei anni e tornavo a casa per pranzo durante la nostra pausa a scuola. Mia mamma aveva sempre la stessa cosa sul menu: pane e latte. Quando sei un bambino neanche ci pensi, ma immagino che fosse quello che potevamo permetterci. Poi un giorno sono tornato a casa, sono entrato in cucina e ho visto mia mamma al frigorifero con la scatola del latte come al solito. Ma questa volta stava mescolando qualcosa, lo stava agitando. Poi mi ha portato il pranzo e sorrideva come se fosse tutto a posto. Ma io ho capito subito cosa stava succedendo. Stava mescolando l'acqua con il latte. Non avevamo abbastanza soldi per farcelo durare tutta la settimana. Non eravamo poveri, peggio".
Fu tra l’altro proprio alla mamma, che Lukaku promise che un giorno avrebbe fatto il calciatore e aiutato la sua famiglia.
"Ho fatto una promessa a me stesso, sapevo esattamente cosa dovevo fare e cosa avrei fatto. Un giorno tornai a casa da scuola e trovai mia mamma in lacrime. Così alla fine le dissi: 'Mamma, vedrai che cambierà. Giocherò a calcio nell'Anderlecht e succederà presto. Staremo bene. Non dovrai più preoccuparti'. Avevo sei anni".
https://www.goal.com/it/notizie/ibrahimovic-lukaku-riti-voodoo-everton/zhs8v5qqse7m12wjy1y51dwra?fbclid=IwAR0Zfw7PcKXhmSut7IEpEo7Oif6QfkYyYTPuTQI3_1DTCJxcPDROIh8slHA
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