domenica 31 gennaio 2021

È morta la cantante France Gall, icona anni Sessanta della canzone francese

 


Aveva 70 anni, si era ammalata di cancro al seno un anno dopo la morte del marito, il paroliere Michel Berger, nel 1992. A dicembre era stata ricoverata ufficialmente per una grave infezione. Dal 97 si era ritirata dalle scene ma era uscita dal silenzio nel 2015 per la commedia musicale 'Resiste'

PARIGI - La cantante francese France Gall è morta a Parigi. Aveva 70 anni. "Ci sono parole che non si vorrebbe mai pronunciare. France Gall ha raggiunto il 'Paradiso bianco' il 7 gennaio, dopo aver combattuto per due anni, con discrezione e dignità, contro la recidiva di un cancro", ha affermato la portavoce dell'artista, Geneviève Salama in un comunicato. L'indimenticabile interprete era stata ricoverata a metà dicembre all'ospedale americano di Neuilly, vicino Parigi, ufficialmente per una grave invezione.

Figlia d'arte, nata tra musica e le sue parole. Suo padre, Robert Gall, aveva scritto canzoni per Aznavour e per Edith Piaf, suo marito, sposato nel '76 era Michel Berger, paroliere, ed è grazie a lui che rinasce, con lui che inizia una nuova carriera dopo anni all'angolo. Con Berger scopre il teatro e fa innamorare di nuovo i francesi.

France Gall comincia presto, diventa famosa non ancora sedicenne, incidendo nel '63 il suo primo singolo Ne sois pas si bête che la porta al primo posto delle classifiche.

 

C'è un episodio di cui France parlava raramente, ma che l'aveva ferita. Riguarda The Lollipops, brano di Gainsbourg, il cui tsto fu considerato scandaloso, quando uscì negli anni '60. "Annie ama i lecca-lecca / lecca-lecca con l'anice", cantava France, allora diciannovenne. "Non avevo capito il significato del testo e posso assicurare che non era un doppio senso percepito da tutti allora", raccontò Gall in un'intervista quasi 50 anni dopo, ai tempi dell'uscita di Resiste (afp)


Bella, sorridente, con la frangetta bionda, elegante e 'yèyè' canta pezzi di Serge Gainsbourg, Laisse tomber les filles, Les Sucettes o Poupée de cire, poupée de son che nel 1965 vince l'Eurovision Song Contest a Napoli. Si vedevano spesso, lui si faceva raccontare episodi della sua vita e poi scriveva pezzi per lei. Che, soprattutto, è francese pura, non rielabora brani anglosassoni come era di moda, consigliata dal padre. Con Sacré Charlemagne conquista perfino il Giappone. Poi però fa alcuni passi falsi.

Proprio a causa del brano Les Sucettes ci fu una polemica a distanza con Gainsbourg a causa del 'doppio senso' non compreso dall'allora 19enne Gall. 

E quando partecipa all'Eurofestival sotto la bandiera lussemburghese, i francesi non la perdonano. Perde qualche giro, ripassa dal via, continua a incidere in tedesco tra il '66 e il '72 con giocolieri di parole come Horst Buchholz o Giorgio Moroder. Va anche a Sanremo con La pioggia cantata in coppia con Gigliola Cinquetti, è il 1969.

 

France Gall con Elton John. Foto del 22 gennaio 1982 (afp)


Quando sposa Berger rinasce a teatro. Il pubblico se ne riappopria e la ama di nuovo. La guarda diventare madre dei due figli Pauline Isabelle nel 1978 (poi morta nel '97 a causa della mucoviscidosi) e Raphael Michel nel 1981, la apprezza mentre si dedica alla famiglia e la segue fiero nelle sue campagne umanitarie a favore dell'Etiopia e del Mali.

L'indimenticabile interprete si ammala di cancro al seno un anno dopo la morte del marito, nel 1992. Quando Pauline muore nel 1997, France Gall si ritira definitivamente. Ma poi esce dal silenzio ancora una volta, due anni fa, con la commedia musicale Résiste. Fino a oggi, fino al Paradis blanc.

https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2018/01/07/news/francia_morta_france_gall-185994130/

LePen71

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