Il covid si è portato via Velia Magno, e sono in tanti, e non soltanto nel mondo dello spettacolo, a piangerne la morte. La piange Peppe Barra, che le fu amico fin dall’infanzia, quando alla scuola di sua madre, Zietta Liù, imparava l’amore per il teatro e la ricorda “amica di tutta una vita, che mi ha accompagnato in tante scelte e incoraggiato in tante occasioni in cui dovevo sfidare un personaggio o inventare qualcosa di nuovo”.
La ricordano suoi social attori come Caterina De Santis, Giacomo Rizzo, Francesca Marini, Massimo Masiello, Gianni Lamagna, Sasà Trapanese, Lucia Cassini, Marcello Colasurdo, a testimoniarne la popolarità e l’affetto che sempre la ha circondata.
Sfida e coraggio erano non parole ma comportamento costante per Velia Magno, a novant’anni ancora forza indomita e allegria intelligente, sorriso contagioso ed energia sempre pronta a pensare, inventare, proporre, scrivere, comunicare. Spettacolo come passione e come lavoro, in platea a vedere e commentare gli spettacoli degli amici, dietro le quinte a lavorare per insegnare e per mettere in scena le sue idee e il suo sapere. Sapere ereditato dalla madre, Lea Maggiulli Bertorelli, la mitica Zietta Liù, presenza nel teatro per l’infanzia del secolo scorso, in lei era allegria portata in cuore ed esibita per dare coraggio e insegnare come dire una battuta, come gestire lo spazio e la voce.
Regista teatrale e televisiva, scrittrice, autrice di canzoni di successo, «ma sono anche laureata in Filosofia e specializzata in Psicologia e Pedagogia, oltre che giornalista pubblicista; inoltre suono bene la chitarra e mi piace cantare per gli amici» diceva sorridendo a chi le chiedeva cosa facesse nella vita. La vita per lei era sfida e servizio, dalla madre aveva ereditato il piacere di scrivere e di fare teatro, piacere con cui ha “contagiato” la figlia Valentina, che con una attenta attività di laboratori insegna ai bambini l’amore per il teatro, ed il nipote Andrea Carotenuto attore ed operatore di talento.
In “Eliot, un amico a quattro zampe” romanzo per l’infanzia ha coniugato la sua passione per i cani e quella per la scrittura che si esaltava in commedie musicali e testi di teatro giovane come “Gli angeli di Forcella”, “Un amore in dvd”, “A piedi nudi nel tempo”, o di trasmissioni televisive come “Concerto per Napoli” e “Tarantinella” per il grande Nino Taranto.
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