mercoledì 27 gennaio 2021

La notte fra il 26 e il 27 gennaio moriva Luigi Tenco.

 L'immagine può contenere: 1 persona, il seguente testo "Lascia che sia fiorito Signore, il suo sentiero Quando a te la sua anima E al mondo la sua pelle Dovrà riconsegnare Quando verrà al tuo cielo Là dove in pieno giorno Risplendono le stelle" 

"Ho inciso la canzone dei suicidi ancora sotto choc, dopo aver visto Luigi steso in quel piccolo obitorio vicino a Sanremo, pareva un ospedaletto da campo. Nella mia canzone c'è una specie di tentativo di riscatto, da parte di un ente supremo come Dio, che fa proprio il contrario di quello che han fatto gli uomini: cioè lo perdona. È una canzone che è stata considerata addirittura blasfema quando nell'ultima strofa dico per esempio: "Dio di misericordia, vedrai, sarai contento". Questo dialogo uomo-Dio a tanta gente non piace, da fastidio. Il discorso che ho voluto fare era questo: " Sta tranquillo, che se non ti abbiamo capito noi, ci sarà qualcuno che ti capirà meglio".
Anche se io, tutto sommato, non posso considerarmi né cristiano né cattolico, mi farebbe piacere che nel caso di Luigi ci fosse veramente un dio. “Preghiera in gennaio”, che scrissi sull’onda di quell’emozione, partendo da una poesia di Francis James Child".

Fabrizio De André.

La notte fra il 26 e il 27 gennaio moriva Luigi Tenco.
 
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