Aveva 92 anni. Con Garcia Marquez e su richiesta di Fidel Castro fondò a Cuba la Escuela Internacional de Cine y TV de Tres Mundos
È morto, nella sua casa di Roma, il regista cinematografico argentino di
origine italiana Fernando Birri. Nato a Santa Fé nel 1925, a Roma dagli
anni giovanili, si formò al Centro sperimentale di cinematografia nel
clima del neorealismo e nell'entusiasmo degli insegnamenti di Cesare
Zavattini. A Roma conobbe anche la compagna della sua vita Carmen Papio
che divenne presto sua moglie. Tornato in Argentina, nella sua Santa Fé,
fondò l'Instituto de Cinematografia de la Universidad del Litoral e
girò la prima inchiesta di argomento sociale filmata in America Latina: Tire dié (1960). Del 1961 è invece il suo primo film a soggetto, Los inundados, che vinse il premio Opera prima alla 23/a Mostra del cinema di Venezia.
Viaggiatore instancabile in tutto il mondo, fu, come lo definì Garcia
Marquez, "il fondatore del Nuovo cinema latinoamericano", contribuendo
alla formazione di intere generazioni di cineasti. Nel 1982 fondò,
infatti, in Venezuela il laboratorio Ambulante de Poéticas
Cinematogràficas Càtedra Glauber Rocha, la cui esperienza ha diffuso poi
in tutto il mondo. Nel 1986 diede vita, con Garcia Marquez e su
richiesta di Fidel Castro, alla Escuela Internacional de Cine y TV de
Tres Mundos (America Latina y el Caribe. Africa y Asia) a Cuba, della
quale è stato direttore. Negli ultimi anni Birri, mentre si susseguivano
rassegne e retrospettive sul suo cinema, ha continuato a riflettere e
intervenire pubblicamente sui problemi più importanti che sono di fronte
all'umanità intera. Molto legato all'Archivio Audiovisivo del Movimento
Operaio e Democratico, Birri ne ha seguito l'attività facendo parte
dell'Assemblea dei garanti. La camera ardente sarà allestita nella sede
dell'Archivio Audiovisivo da domani mattina, 29 dicembre, alle 10.
https://www.repubblica.it/spettacoli/people/2017/12/28/news/fernando_birri-185387531/
Costanzo71
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