-Redazione- Le vetrine del teatro Colosseosu via Madama Cristina sono rischiarate da luci rosse che ricorda Amsterdam, con tanto di (finte) prostitute in guepière.
La gente sorride diverita e incuriosita, non sa di avere di fronte attrici e attori del registaLuciano Melchionna, ideatore di quello che lui definisce un "bordello artistico". Un'opera teatrale da otto anni in giro per teatri con una compagnia composta da 30 persone. Uno spettacolo che racconta la dignità della 'vita', il lavoro e l'esistenza.
Quattro tenutari, 'la frigida', la 'ninfomane' il trans, ad accogliere i clienti nel foyer del teatro, ossia gli spettatori, senza creare imbarazzo, ognuno con il proprio ruolo nella pièce teatrale.
Eliminate le poltrone, la prostituta slovacca che invita a seguirla a bordo di un'auto, un'altra esercita nei bagni, si paga con i dollari dei monopoli, ricevuti in cambio dei 27 euro del biglietto e su decide di spenderli con chi si vuole, sempre nella più casta finzione.
http://www.articolotre.com/2014/10/torino-via-madama-cristina-diventa-provocatoriamente-una-strada-a-luci-rosse/
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