sabato 11 ottobre 2014

Palermo. Condannati per droga, omicidio stradale e ubriachezza, guidavano le ambulanze

ambulanze-RedazioneAl volante di un'ambulanzamalgrado una condanna definitiva perguida in stato d'ebbrezza.
A raccontarla così, senza altri dettagli, sembra la trama del sequel di "l'ospedale più pazzo del mondo". In realtà è cronaca, nient'altro che quella: otto autisti-soccorritori della Seus, la società regionale che gestisce il "118" nell'Isola, sono stati licenziati perché nella loro fedina penale figurava una sentenza passata in giudicato per il reato meno compatibile con l'incarico professionale di trasportare i malati.
Quello, appunto, di guida in condizioni d'ubriachezza.
Da un'indagine interna sono risultati 304 gli autisti-soccorritori rimasti regolarmente in servizio negli ultimi anni nonostante avessero condanne definitive: il 10 per cento del totale degli addetti della società.
A leggere i reati accertati a carico dei dipendenti che vengono messi alla porta, si fa un facile ripasso del codice penale:12 gli impiegati con una condanna per droga, dieci per rapina, e poi vicende che riguardano truffa, estorsione, associazione per delinquere, in un caso c'è addirittura un sequestro di persona.
E un autista-soccorritore ha nel proprio casellario anche una sentenza per omicidio colposo legato proprio un incidente stradale.

http://www.articolotre.com/2014/10/palermo-condannati-per-droga-omicidio-stradale-e-ubriachezza-guidavano-le-ambulanze/

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