sabato 11 ottobre 2014

La polizia: «Vostro figlio è morto» 
Ma sono i genitori sbagliati


Gli agenti comunicano a una coppia la morte del ragazzo in un incidente. Poche ore dopo i due vedono il figlio vivo: «Credevamo fosse un’allucinazione»

Justin Priest con il suo cagnolino (Ap)
Justin Priest con il suo cagnolino (Ap)

La polizia bussa alla porta di due genitori per comunicare loro che il figlio è morto in un incidente, ma si tratta della famiglia sbagliata e poche ore dopo la coppia scopre che il loro ragazzo è vivo e vegeto. Un clamoroso errore quello commesso dagli agenti di un piccolo paese in Alaska, negli Stati Uniti. Poco dopo la mezzanotte di venerdì un poliziotto si presenta a casa dei signori Priest, Jay e Karen, a Palmer per dare loro la terribile notizia: «Mi dispiace, ma devo comunicarvi che vostro figlio è morto in un incidente stradale». Disperati papà e mamma telefonano ad alcuni parenti per informarli della tragedia, poi salgono in macchina per andare nella città di Anchorage e dare di persona la drammatica notizia alla fidanzata del figlio.
Poche ore dopo la sorpresa
Arrivati a casa della ragazza, intorno alle 5 del mattino, i signori Priest bussano e, a sorpresa, ad aprire la porta si presenta il figlio Justin in carne e ossa. Il ragazzo, 29 anni, è sorpreso per l’insolita visita, ma il suo stupore è niente rispetto a quello dei suoi genitori che in lacrime lo abbracciano e si mettono a pregare. «Quando me lo sono ritrovato davanti agli occhi - spiega la mamma di Justin - pensavo fosse un’allucinazione. Lui non capiva nemmeno cosa stesse succedendo».
Le scuse della polizia
La polizia si è scusata con la famiglia Priest per l’errore, nato a quanto pare da un caso di omonimia. L’uomo morto nell’incidente aveva infatti lo stesso nome, ma la data di nascita era diversa. I signori Priest, felicissimi dopo il dolore provato, hanno accettato ben volentieri le scuse degli agenti e hanno poi rivolto un pensiero alla famiglia della vittima.

http://www.corriere.it/esteri/14_ottobre_11/polizia-vostro-figlio-morto-ma-sono-genitori-sbagliati-6e806070-5118-11e4-8503-0b64997709c2.shtml

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