L’effetto luna di miele di questo governo si è esaurito molto prima dei cento giorni. Da subito si sono mostrati impreparati ad affrontare la sfida che avevano davanti ed è venuta allo scoperto tutta la propaganda con cui hanno conquistato un elettorato sempre più sconcertato.
Giorgia, con la sua ormai famosa agenda in mano, prova a giustificarsi ma le giravolte più clamorose riguardano proprio i loro più famosi slogan. Facciamo il punto:
▶️ Accise: nel programma di Fratelli d’Italia era prevista l’eliminazione. Invece proprio per il ripristino dello sconto sulle accise, il prezzo della benzina oggi è alle stelle.
▶️ Blocco navale: è sempre stata un’illusione e lo si è capito fin da subito. Secondo dati del Ministero dell’Interno, gli sbarchi in questi cento giorni sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
▶️ Pos: dopo settimane di proclami, alla fine l’Ue ha bocciato i limiti ai pagamenti elettronici facendo eliminare la misura dalla manovra.
▶️ Superbonus: in campagna elettorale si promettevano soluzioni, al governo, in perfetta continuità Draghi, hanno solo inflitto il colpo di grazia a cittadini e imprese.
▶️ Mes: all’opposizione accusarono Giuseppe Conte di “alto tradimento” inventandosi un’inesistente sottoscrizione del Mes. Ora Meloni si prepara a ratificare il nuovo Trattato del Mes perché “se rimaniamo gli unici che non la approvano blocchiamo anche gli altri”.
▶️ Trivelle: in occasione del referendum del 2016, una Giorgia Meloni ambientalista si dichiarava contraria alle trivellazioni perché “inquinano il nostro mare e sono un aiuto alle lobby”. Oggi invece sostiene che abbiamo l’obbligo di sfruttare appieno i nostri giacimenti di gas e così inserisce in un decreto Aiuti la norma che lo consente.
Era davvero difficile fare peggio in cento giorni. Siamo in ansia per i prossimi.
Marco Croatti
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