domenica 21 novembre 2021

Strage di Pietransieri Roccaraso

 


Si salvò solo lei, quel 21 novembre. Virginia Marcelli aveva 6 anni quando i tedeschi le ammazzarono madre e fratelli sotto gli occhi.


La madre, con il fratellino in braccio, cadde a terra e la “occultò” con il corpo. Lei, terrorizzata, rimase un giorno e mezzo sotto il suo cadavere, senza muoversi. Fino a quando la nonna non la trovò. 


Ne ammazzarono 128, i tedeschi. Quasi tutti anziani, donne. Di bambini sotto i 10 anni ne uccisero 30. Erano gli abitanti di Pietransieri, Roccaraso. Non avevano fatto niente, non erano neanche partigiani. Avevano solo del bestiame, la loro unica ricchezza. Avevano lasciato il paese come gli era stato ordinato, assistendo alla sua distruzione. E un assaggio della crudeltà tedesca l’avevano avuto quando questi ammazzarono l’unica donna rimasta in paese, una paralitica di ottant’anni, che non riusciva a muoversi e morì sotto le macerie. 


Sulle montagne, nei casali, pensavano di potersi salvare. E invece i tedeschi vollero accanirsi. Prima, a sfregio, spararono al bestiame. Poi li presero uno ad uno. Li uccisero a colpi di mitra, con le baionette. A una donna anziana, sola, che stava soltanto cucinando del pane, e che neanche aveva del bestiame, la fecero saltare in aria minandole la casa. 


I cadaveri dei martiri di Pietransieri rimasero lì per quasi un anno, nella neve. La zona era stata “resa sicura” e non c’era più nessuno. Un cimitero a cielo aperto.


Oggi, oggi che ricorre una delle stragi tedesche peggiori in Italia, il ricordo va a tutti loro. Ricordare sempre per far sì che non si ripeta mai più.

Leonardo Cecchi 

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