giovedì 25 novembre 2021

Fabrizio Miccoli condannato!

 


Fabrizio Miccoli, “il Romario del Salento”, si è appena presentato al carcere di Rovigo. Ci dovrà restare abbastanza a lungo.


Un calciatore famoso che finisce in galera fa oggettivamente effetto. L'ex bomber di Fiorentina, Juventus e Palermo (ma pure della Nazionale: 10 presenze tra 2003 e 2004) è stato ritenuto colpevole in via definitiva di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Tre anni e sei mesi di carcere. La sentenza dei giudici della Cassazione non ammette alcuna misura alternativa alla detenzione.


Miccoli, riassume Il Fatto, “era accusato di avere commissionato a Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa, Antonino, detto u scintilluni – che sta già scontando in carcere una pena di 7 anni – il compito di recuperare 12mila euro dall’imprenditore Andrea Graffagnini, titolare della discoteca Paparazzi, per conto dell’ex fisioterapista del Palermo Giorgio Gasparini, il quale si è rivolto proprio a Miccoli per riscuotere il debito. È stato quest’ultimo a coinvolgere Lauricella con il quale era in rapporti d’amicizia quando indossava la maglia del Palermo”.


Agli atti dell’inchiesta anche alcune intercettazioni. La più orribile è quella tra Miccoli e il figlio del boss della Kalsa: il giocatore definì Giovanni Falcone “quel fango” mentre stava aspettando l’amico in via Notarbartolo, nei pressi della casa dove abitava il magistrato. Per quelle parole, Miccoli si scusò pubblicamente tra le lacrime.


Miccoli è stato un ottimo giocatore. Per un po’ divenne anche una sorta di “idolo di sinistra”, perché aveva il tatuaggio dei Che al polpaccio e si rifiutò di toglierlo quando (pare) la Juve glielo chiese. Aveva talento, che in parte ha saputo usare in campo e in parte è rimasto inespresso.


La sua vicenda giudiziaria è bruttissima e quelle parole su Falcone lo sono ancora di più. Gli auguro, una volta uscito, di imparare dai propri errori e di ripartire.

Andrea Scanzi 

Facebook 

Nessun commento:

Posta un commento