Pensionato muore di Covid a 76 anni, e le figlie denunciano: lo hanno lasciato morire al pronto soccorso. È drammatica la storia di Franco Cavallo, deceduto nel reparto d'emergenza dell'ospedale Sant'Eugenio a novembre quando c'era stato il picco di contagi e non c'erano più posti: la figlia Elena, 50 anni, e le tre sorelle stanno preparando un esposto in Procura con il loro avvocato, Andrea Mariani, in cui raccontano quei drammatici giorni in cui hanno perso il papà.
Come racconta Alessia Marani sul quotidiano Il Messaggero, le figlie di Franco vogliono vederci chiaro: «A nostro papà per tre volte è stato bloccato il trasferimento in una terapia intensiva, alla fine è stato lasciato morire al pronto soccorso dove i pazienti erano stipati all'inverosimile. Noi temiamo che il Covid l'abbia preso proprio lì», le parole di Elena, la figlia maggiore. Ora le quattro donne vogliono anche creare un'associazione per aiutare coloro a cui è capitata la stessa cosa: «Al momento abbiamo contezza di almeno altre due vite spezzate, sempre a Roma», dicono.
Il sospetto della famiglia del 76enne è che si sia data la precedenza a pazienti più giovani, lasciando Franco a morire. L'uomo era entrato al pronto soccorso dell'Eur intorno alle 13,30 del 3 novembre: è morto una settimana dopo, alle 5,20 della mattina del 10 di novembre. Siamo in piena seconda ondata, con gli ospedali pieni e una situazione drammatica in corsia. Franco, racconta Il Messaggero, stava male da qualche giorno e aveva i sintomi di una polmonite dopo aver fatto un doppio vaccino anti-pneumococco in un lasso di tempo inferiore a quanto consigliato dai protocolli: appena arriva in ospedale, il sierologico dà esito negativo, ma dopo il ricovero risulta positivo. «Possibile che si sia infettato lì in ospedale?», si chiedono i familiari.
Dopo qualche giorno le sue condizioni si aggravano: una prima ambulanza che doveva portarlo al Campus biomedico viene fatta tornare indietro perché serviva un posto in terapia intensiva. Stesso destino per una seconda ambulanza, diretta al centro Covid di Casal Palocco, rimandata via perché serviva la dialisi. A una settimana dall'arrivo in pronto soccorso, Franco muore: «Una telefonata secca, quasi disumana, ci informava a che nostro padre era deceduto e che alle 8 sarebbero andate le pompe funebri a prenderlo. Di papà ci rimane una foto in un sacco. Questo dopo sette giorni in cui non lo avevamo più visto e sentito, poiché non aveva più accesso al telefonino», ricorda la figlia. Che ora, insieme alle sorelle, vuole sapere tutta la verità.
https://www.leggo.it/italia/roma/roma_morto_covid_pronto_soccorso_sant_eugenio_utime_notizie-5871029.html
Nessun commento:
Posta un commento