Il 76enne lascia nel dolore il figlio Manlio e tantissimi amici. Tra i primi a ricordarlo la Biblioteca comunale: «Era un poeta schietto, sincero, profondo e appassionato»
Lutto a Valdobbidene, Giuseppe "Pino" Verri è morto a 76 anni a causa di una malattia contro cui combatteva da tempo. Residente a Bigolino e proprietario di una casera a Balcon di Pianezze alle pendici del Cesen, era considerato il "poeta delle montagne", tanto che molto successo hanno tutt'oggi le sue opere raccolte nei due libretti “L’è quasi sera” e “Pensieri in libertà”. Persona allegra e amante delle sonate con la fisarmonica, oltre che "uomo dalle mille capacità e sensibile ad ogni risvolto di vita", per usare le parole dello scrittore Carraro Verri era solito comporre "rime semplici ma profonde che ci fanno andare indietro nel tempo. Piccoli saggi di vita quotidiana, racconti di una montagna che ormai non c’è più". L'ex meccanico dell'ACME (Anonima Costruzione Motori Endotermici) di Valdobbiadene, già vedovo della compagna Renata, lascia così nel dolore il figlio Manlio con Emanuela, le adorate nipoti Angelica e Beatrice ed il fratello Giorgio con Beniamina. Le esequie si terranno venerdì alle ore 10 alla chiesa di Bigolino, mentre la salma sarà poi tumulato al cimitero di Segusino.
Questo il ricordo di Tommaso Razzolini, consigliere regionale: «Ci ha lasciato Pino Verri, segusinese di origine e valdobbiadenese di adozione, poeta della montagna a Balcon, suo luogo del cuore. Nelle immagini di Giovanni Carraro la sua ironia, la sua voce e la sua profondità che resteranno indelebili. Quei “Re della montagna” (ovvero i faggi secolari di Pianezze) oggi rendono omaggio a Pino, loro cantore, tristi come tutto il territorio che perde un altro suo appassionato protagonista, una persona solare che sapeva trasmettere le sue emozioni e sensazioni. Un uomo che ricorderò per aver sempre una poesia pronta per ogni occasione».
Così, invece, il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese: «Ciao Pino, Sindaco de Balcon. Eri una cara persona, un uomo di valore e autentico. Con la tua poesia hai avvicinato tutti noi alla natura. Ci siamo sentiti l'ultima volta a novembre per il tuo compleanno e dunque la tua scomparsa mi prende impreparato, mi mancherai».
Questo, poi, il pensiero della biblioteca comunale di Valdobbiadene: «"Il poeta della montagna". Vogliamo ricordarlo così, tra la natura che tanto amava e dalla quale traeva ispirazione. Poeta schietto, sincero, profondo e appassionato, ci ha tenuto compagnia la scorsa primavera partecipando alla rassegna Poesie in Libertà, dedicando i suoi versi dialettali, entusiasta di poter fare compagnia alle persone con le sue poesie romantiche. Se ne va un grande protagonista della nostra terra, della nostra montagna. Grazie Pino per aver cantato la montagna come solo tu sapevi fare...ciao!».
Infine, ecco il toccante messaggio in suo ricordo dello scrittore Giovanni Carraro: «Pino Verri non è stato solo il poeta delle nostre montagne. È stato un grande amico. Non trovando le parole, per ricordarlo voglio riproporre quel video che gli avevo dedicato qualche tempo fa e che lui amava tanto. Credo che in questa pellicola ci sia un po' tutto quel che era, allegria frammista di malinconia. E poi quel “ciao” finale che oggi ci rivolge per l’ultima volta. Te lo diciamo noi “ciao” adesso, Pino».
https://www.trevisotoday.it/cronaca/morto-pino-verri-valddobbiadene-gennaio-2021.html
Bossi71
Lutto a Valdobbidene, Giuseppe "Pino" Verri è morto a 76 anni a causa di una malattia contro cui combatteva da tempo. Residente a Bigolino e proprietario di una casera a Balcon di Pianezze alle pendici del Cesen, era considerato il "poeta delle montagne", tanto che molto successo hanno tutt'oggi le sue opere raccolte nei due libretti “L’è quasi sera” e “Pensieri in libertà”. Persona allegra e amante delle sonate con la fisarmonica, oltre che "uomo dalle mille capacità e sensibile ad ogni risvolto di vita", per usare le parole dello scrittore Carraro Verri era solito comporre "rime semplici ma profonde che ci fanno andare indietro nel tempo. Piccoli saggi di vita quotidiana, racconti di una montagna che ormai non c’è più". L'ex meccanico dell'ACME (Anonima Costruzione Motori Endotermici) di Valdobbiadene, già vedovo della compagna Renata, lascia così nel dolore il figlio Manlio con Emanuela, le adorate nipoti Angelica e Beatrice ed il fratello Giorgio con Beniamina. Le esequie si terranno venerdì alle ore 10 alla chiesa di Bigolino, mentre la salma sarà poi tumulato al cimitero di Segusino.
Questo il ricordo di Tommaso Razzolini, consigliere regionale: «Ci ha lasciato Pino Verri, segusinese di origine e valdobbiadenese di adozione, poeta della montagna a Balcon, suo luogo del cuore. Nelle immagini di Giovanni Carraro la sua ironia, la sua voce e la sua profondità che resteranno indelebili. Quei “Re della montagna” (ovvero i faggi secolari di Pianezze) oggi rendono omaggio a Pino, loro cantore, tristi come tutto il territorio che perde un altro suo appassionato protagonista, una persona solare che sapeva trasmettere le sue emozioni e sensazioni. Un uomo che ricorderò per aver sempre una poesia pronta per ogni occasione».
Così, invece, il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese: «Ciao Pino, Sindaco de Balcon. Eri una cara persona, un uomo di valore e autentico. Con la tua poesia hai avvicinato tutti noi alla natura. Ci siamo sentiti l'ultima volta a novembre per il tuo compleanno e dunque la tua scomparsa mi prende impreparato, mi mancherai».
Questo, poi, il pensiero della biblioteca comunale di Valdobbiadene: «"Il poeta della montagna". Vogliamo ricordarlo così, tra la natura che tanto amava e dalla quale traeva ispirazione. Poeta schietto, sincero, profondo e appassionato, ci ha tenuto compagnia la scorsa primavera partecipando alla rassegna Poesie in Libertà, dedicando i suoi versi dialettali, entusiasta di poter fare compagnia alle persone con le sue poesie romantiche. Se ne va un grande protagonista della nostra terra, della nostra montagna. Grazie Pino per aver cantato la montagna come solo tu sapevi fare...ciao!».
Infine, ecco il toccante messaggio in suo ricordo dello scrittore Giovanni Carraro: «Pino Verri non è stato solo il poeta delle nostre montagne. È stato un grande amico. Non trovando le parole, per ricordarlo voglio riproporre quel video che gli avevo dedicato qualche tempo fa e che lui amava tanto. Credo che in questa pellicola ci sia un po' tutto quel che era, allegria frammista di malinconia. E poi quel “ciao” finale che oggi ci rivolge per l’ultima volta. Te lo diciamo noi “ciao” adesso, Pino».
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