Ecuador: scontri carceri, Cidh e Onu chiedono azione governo
Con il bilancio dei detenuti morti in 4 prigioni salito a 79
Rivolta nelle carceri in Ecuador
More than 60 dead in clashes between gangs in prisons in Ecuador
La Commissione interamericana dei diritti umani (Cidh) e il sistema Onu
in Ecuador sono intervenuti con preoccupazione sugli scontri avvenuti in
quattro carceri ecuadoriane che hanno avuto un bilancio di almeno 79
detenuti morti, sollecitando il governo ad assumere la gestione dei
centri di detenzione d'accordo con gli standard previsti dalla legge e
dai trattati internazionali. Lo riferisce oggi il quotidiano El Comercio
di Quito.
Attraverso le reti sociali la Cidh si è rammaricata per "l'accaduto in
diversi centri di riabilitazione sociale (due a Guayaquil, e uno a Turi e
Cotopaxi) e che hanno causato la morte di 79 persone". La Cidh, si
sostiene, "ricorda il dovere giuridico ineludibile che hanno gli Stati
di adottare azioni concrete per garantire i diritti alla vita,
all'integrità personale e alla sicurezza delle persone private della
libertà". La Commissione ha inoltre chiesto all'Ecuador di investigare e
con la necessaria accuratezza i fatti, adottando misure che evitino il
loro ripetersi come l'auento della sicurezza e della vigilanza nei
centri di riabilitazione e la prevenzione delle azioni delle
organizzazioni criminali al loro interno". Anche l'Onu si è pronunciata
sugli incidenti chiedendo allo Stato "un'indagine rapida e imparziale",
la punizione prevista per i responsabili, ed una gestione della crisi
coerente con gli standard della Costituzione e con i trattati
internazionali sui diritti umani". Le Nazioni Unite hanno infine rivolto
un appello alle autorità ecuadoriane ad "affrontare le cause
strutturali della situazione. affinché questo tipo di episodi non si
ripetano mai più".
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