Il centrocampista ivoriano ha vinto il titolo nel 2019 con la squadra di Brambilla. Un tumore al fegato lo aveva costretto ad abbandonare l'attività agonistica
A Pescara — Per movenze e caratteristiche fisiche lo avevano paragonato a Kessie: l'Atalanta lo aveva preso nel gennaio del 2019 dal Mimosas, squadra della Costa d'Avorio, e messo a disposizione della Primavera di Massimo Brambilla. Sette presenze e tre gol nella regular season (uno contro il Napoli, due contro l'Empoli), altre due partite nei playoff e la grande gioia per lo scudetto. Dopo la vittoria del tricolore, l'Atalanta aveva deciso di mandarlo in prestito a Pescara, dove Willy aveva trovato altri prodotti del settore giovanile nerazzurro (Bettella e Melegoni), ma la sua avventura in Abruzzo a settembre era già finita a causa di un grave infortunio muscolare. Nei mesi successivi, però, è subentrato un male ben più grave, un tumore al fegato, che lo ha costretto ad abbandonare l'attività agonistica. L'Atalanta non ha lasciato solo lui e la sua famiglia: Willy era tornato in Italia, ma le cure non sono servite.
Ciao Willy — "Il Presidente Antonio Percassi e tutta la famiglia Atalanta sono profondamente addolorati per la prematura scomparsa di Willy Braciano Ta Bi - si legge nella nota del club sul sito ufficiale -. Un destino crudele ha interrotto troppo presto un sogno che era cominciato proprio con la maglia nerazzurra nel gennaio del 2019. Gli erano bastati pochi mesi per ritagliarsi un ruolo da protagonista nella Primavera e contribuire a riportare lo scudetto a Bergamo, ma soprattutto per lasciare un grande ricordo di sé. Ciao Willy…".
https://www.gazzetta.it/Calcio/altri-campionati/23-02-2021/morto-willy-ta-bi-atalanta-primavera-400938289210.shtml
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