Fedez a Otto e Mezzo: mai offeso Napolitano
Fedez è ritornato su La7 per rispondere alle polemiche mosse dal Pdcontro il suo inno 5 Stelle. Fedez ha rispedito le accuse al mittente:
"Direi che l'accusa di vilipendio non sussiste, è molto simpatica ma non esiste l'offesa. Io semplicemente da cittadino a cittadino, qual è Napolitano, ho chiesto solo di prendere con responsabilità un argomento così complesso, come la trattativa Stato-Mafia. Mi sembra elementare che il Capo dello Stato debba per lo meno presentarsi a un processo che riguarda una tematica così sensibile".
Alla fine Napolitano si presenterà, ha puntualizzato Floris, chiedendo a Fedez se ora cambierà il testo dell'inno. Ma il rapper ha risposto a tono:
"Essendo lui un esempio di legalità, sarebbe stato bello se si fosse presentato spontaneamente. Certo, ho esagerato dando del fascista al Pd e accusandolo di censura. Io essendo un artista posso permettermi di esagerare. I candidati del Pd hanno chiesto una presa di posizione a un'emittente televisiva per delle dichiarazioni che io ho fatto fuori dal contesto televisivo. Lo trovo assurdo. E' come se un preside sospendesse un alunno perché preferisce Pollock a Chagall. Parlare di ritorno al fascismo è un po' eccessivo, ma è una provocazione viste le provocazioni pesante arrivate a me. Diciamo che si è passat dal metodo Boffo al metodo Goffo, che è più simpatico".
Alla domanda su cosa condivide del Movimento Cinque Stelle, Fedez ha risposto senza problemi:
"La scelta di fare l'inno è stata un modo per sopperire alla mia non presenza all'evento. Questo non significa che io tenga la bandiera a due mani del partito, diciamo che condivido i metodi, ma non i meriti. Mi piace il nuovo approccio al potere che hanno".
"Direi che l'accusa di vilipendio non sussiste, è molto simpatica ma non esiste l'offesa. Io semplicemente da cittadino a cittadino, qual è Napolitano, ho chiesto solo di prendere con responsabilità un argomento così complesso, come la trattativa Stato-Mafia. Mi sembra elementare che il Capo dello Stato debba per lo meno presentarsi a un processo che riguarda una tematica così sensibile".
Alla fine Napolitano si presenterà, ha puntualizzato Floris, chiedendo a Fedez se ora cambierà il testo dell'inno. Ma il rapper ha risposto a tono:
"Essendo lui un esempio di legalità, sarebbe stato bello se si fosse presentato spontaneamente. Certo, ho esagerato dando del fascista al Pd e accusandolo di censura. Io essendo un artista posso permettermi di esagerare. I candidati del Pd hanno chiesto una presa di posizione a un'emittente televisiva per delle dichiarazioni che io ho fatto fuori dal contesto televisivo. Lo trovo assurdo. E' come se un preside sospendesse un alunno perché preferisce Pollock a Chagall. Parlare di ritorno al fascismo è un po' eccessivo, ma è una provocazione viste le provocazioni pesante arrivate a me. Diciamo che si è passat dal metodo Boffo al metodo Goffo, che è più simpatico".
Alla domanda su cosa condivide del Movimento Cinque Stelle, Fedez ha risposto senza problemi:
"La scelta di fare l'inno è stata un modo per sopperire alla mia non presenza all'evento. Questo non significa che io tenga la bandiera a due mani del partito, diciamo che condivido i metodi, ma non i meriti. Mi piace il nuovo approccio al potere che hanno".
http://www.tzetze.it/redazione/2014/10/fedez_a_otto_e_mezzo_mai_offeso_napolitano/
Nessun commento:
Posta un commento