Di Battista a Bersaglio Mobile: preferisco andare nei bar
Nella prima giornata di Italia 5 Stelle al Circo Massimo di Roma, il deputato Alessandro Di Battista rilascia un'intervista (qui il video integrale) adEnrico Mentana in diretta TV. Presenti in studio anche Antonio Padellaro, Filippo Facci, Marco Damilano e Jacopo Iacoboni.
Di Battista, nel suo lungo intervento, ha toccato svariati temi. Il deputato 5 Stelle è sempre parso a suo agio, anche di fronte alle domande del conduttore. Una di queste, ha avuto come argomento la decisione del Movimento 5 Stelle di non partecipare ai talk show televisivi. Il deputato 5 Stelle ha così risposto:
"E' evidente che in questo anno e mezzo sono sorte delle figure che mediaticamente, a livello comunicativo, funzionano più di altre. Questo non significa che siano migliori di altri [...]. E' evidente che è sorto un gruppo che è più capace dal punto di vista comunicativo. Il discorso è che la nostra battaglia è sempre stata anche contro i talk show, ormai in tracollo irreversibile, e contro un certo tipo di informazione legata al mezzo televisivo che tende a personalizzare la politica, e a staccare il cittadino dalla partecipazione politica.
Televisione deriva dal greco e significa "vedere da lontano". Noi abbiamo capito che per cambiare l'Italia devi vedere da vicino [...]. Si parla di slogan televisivi: il presidente del Consiglio dice una frase e quella frase, riportata in un determinato modo, è come se divenisse realtà. Quando poi io vado in Parlamento, negli uffici a vedere se ci sono degli atti parlamentari che dimostrino qualcosa che avvalori quella frase, e non c'è nulla. Oggi Renzi non c'è in parlamento. Si lavora pochissimo. Renzi è riuscito a rendere soltanto mediatica e televisiva la politica. Esattamente l'obiettivo opposto per il quale è nato il Movimento 5 Stelle. Per questo preferisco andare nei bar, ma anche in collegamento con lei dal Circo Massimo, piuttosto che partecipare a un talk show dove vedi la faccia di Gasparri, quella della Santanchè e la mia, e qualcuno potrebbe pensare che non c'è differenza, quando differenza c'è".
Di Battista, nel suo lungo intervento, ha toccato svariati temi. Il deputato 5 Stelle è sempre parso a suo agio, anche di fronte alle domande del conduttore. Una di queste, ha avuto come argomento la decisione del Movimento 5 Stelle di non partecipare ai talk show televisivi. Il deputato 5 Stelle ha così risposto:
"E' evidente che in questo anno e mezzo sono sorte delle figure che mediaticamente, a livello comunicativo, funzionano più di altre. Questo non significa che siano migliori di altri [...]. E' evidente che è sorto un gruppo che è più capace dal punto di vista comunicativo. Il discorso è che la nostra battaglia è sempre stata anche contro i talk show, ormai in tracollo irreversibile, e contro un certo tipo di informazione legata al mezzo televisivo che tende a personalizzare la politica, e a staccare il cittadino dalla partecipazione politica.
Televisione deriva dal greco e significa "vedere da lontano". Noi abbiamo capito che per cambiare l'Italia devi vedere da vicino [...]. Si parla di slogan televisivi: il presidente del Consiglio dice una frase e quella frase, riportata in un determinato modo, è come se divenisse realtà. Quando poi io vado in Parlamento, negli uffici a vedere se ci sono degli atti parlamentari che dimostrino qualcosa che avvalori quella frase, e non c'è nulla. Oggi Renzi non c'è in parlamento. Si lavora pochissimo. Renzi è riuscito a rendere soltanto mediatica e televisiva la politica. Esattamente l'obiettivo opposto per il quale è nato il Movimento 5 Stelle. Per questo preferisco andare nei bar, ma anche in collegamento con lei dal Circo Massimo, piuttosto che partecipare a un talk show dove vedi la faccia di Gasparri, quella della Santanchè e la mia, e qualcuno potrebbe pensare che non c'è differenza, quando differenza c'è".
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