Droga e sesso con la babysitter 16enne: lei muore di overdose, marito e moglie sotterrano il cadavere in un bosco
di Federica Macagnone
Droga, sesso e morte. Doveva essere una serata come tante altre già vissute: lui, lei e la baby sitter di 16 anni che, dopo aver svolto il proprio lavoro occupandosi delle due figlie della coppia, si sarebbe lanciata tra le braccia dei datori di lavoro in un dopocena da “sballo” a luci rosse.
Droga e sesso con la babysitter 16enne: lei muore di overdose, marito e moglie sotterrano il cadavere in un bosco
Non era la prima volta che si incontravano per drogarsi e fare sesso insieme nella casa di North Ogden, nello Utah. Era cominciato tutto con droghe leggere, ma poi la giovane Alexis Rasmussen aveva chiesto a Dea Millerberg, 41 anni, e al marito Eric Millerberg, 38, di provare il brivido di qualcosa di più forte: eroina e metanfetamine.
Quella sera, il 10 settembre del 2011, però, l'uomo ha iniettato una dose di eroina e due di metanfetamina nelle braccia e nel collo di Alexis. Troppo per non essere letale. Avevano lasciato la ragazza in una stanza: non si sentiva bene, aveva freddo e aveva chiesto di fare un bagno.
Poi si era avvolta in una coperta e si era stesa sul divano mentre i due avevano continuato a fumare sul portico di casa. Ma quando sono tornati all'interno la ragazza era riversa sul pavimento. Dea, un'infermiera, aveva provato a rianimarla senza risultati.
A quel punto il panico. «Pensavo “perderemo i bambini, andremo in galera e non possiamo fare nulla per riportarla indietro”» ha detto la donna in udienza.
Lei e il marito, disperati, hanno messo il cadavere della ragazza in un sacco della spazzatura, lo hanno caricato nel bagagliaio della macchina e lo hanno abbandonato a 40 chilometri dalla cittadina. La madre di Alexis ha cercato per più di un mese la figlia: il corpo è stato ritrovato in posizione fetale dopo 38 giorni dalla scomparsa, in un bosco a nord dello Utah.
Dall'autopsia è emerso che la ragazza era morta per una overdose: aveva in corpo una dose di metanfetamine sette volte più alta di quella letale.
Per l'omicidio Eric Millerberg è stato condannato all’ergastolo, nel marzo scorso, per abuso su minore, omicidio, occultamento di cadavere e per aver ostacolato la giustizia. La condanna per la moglie è arrivata in queste ore: Dea, dopo aver patteggiato e aver testimoniato contro il marito, rimarrà in galera per cinque anni.
Rivolgendosi in lacrime ai familiari di Alexis la donna ha detto: «Sono inorridita e disgustata per quello che ho fatto. Ho distrutto la vostra famiglia. Spero che un giorno riusciate a perdonarmi».
Quella sera, il 10 settembre del 2011, però, l'uomo ha iniettato una dose di eroina e due di metanfetamina nelle braccia e nel collo di Alexis. Troppo per non essere letale. Avevano lasciato la ragazza in una stanza: non si sentiva bene, aveva freddo e aveva chiesto di fare un bagno.
Poi si era avvolta in una coperta e si era stesa sul divano mentre i due avevano continuato a fumare sul portico di casa. Ma quando sono tornati all'interno la ragazza era riversa sul pavimento. Dea, un'infermiera, aveva provato a rianimarla senza risultati.
A quel punto il panico. «Pensavo “perderemo i bambini, andremo in galera e non possiamo fare nulla per riportarla indietro”» ha detto la donna in udienza.
Lei e il marito, disperati, hanno messo il cadavere della ragazza in un sacco della spazzatura, lo hanno caricato nel bagagliaio della macchina e lo hanno abbandonato a 40 chilometri dalla cittadina. La madre di Alexis ha cercato per più di un mese la figlia: il corpo è stato ritrovato in posizione fetale dopo 38 giorni dalla scomparsa, in un bosco a nord dello Utah.
Dall'autopsia è emerso che la ragazza era morta per una overdose: aveva in corpo una dose di metanfetamine sette volte più alta di quella letale.
Per l'omicidio Eric Millerberg è stato condannato all’ergastolo, nel marzo scorso, per abuso su minore, omicidio, occultamento di cadavere e per aver ostacolato la giustizia. La condanna per la moglie è arrivata in queste ore: Dea, dopo aver patteggiato e aver testimoniato contro il marito, rimarrà in galera per cinque anni.
Rivolgendosi in lacrime ai familiari di Alexis la donna ha detto: «Sono inorridita e disgustata per quello che ho fatto. Ho distrutto la vostra famiglia. Spero che un giorno riusciate a perdonarmi».
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/droga_sesso_babysitter_16enne_muore_overdose_marito_moglie_sotterrano_cadavere_bosco/notizie/858462.shtml
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